A Quiet Place: The Road Ahead – La nostra recensione! (2024)
Sviluppato da Stormind Games e pubblicato da Saber Interactive, “A Quiet Place: The Road Ahead” è basato sull’omonima acclamata saga horror cinematografica ed è ambientato nello stesso universo narrativo dei due film della saga. Anche se raggiunge picchi di paura come “Alien: Isolation”, Stormind Games è riuscita a costruire un gioco pieno di tensione, costruendo una storia personale con intorno tutto il terrore visto nei brillanti film su cui è basato il gioco.
Noi di Nerd Al Quadrato lo abbiamo provato e siamo qui per dirvi la nostra!
Storia
In “A Quiet Place: The Road Ahead” interpreterete Alex, una giovane donna che attraversa una tragedia nei momenti iniziali della storia. Da quel momento dovrà evitare di essere fatta a pezzi dagli alieni e fuggire verso la salvezza, il tutto mentre affronta l’asma e una gravidanza appena scoperta. Già in un mondo normale tutto questo sarebbe abbastanza stressante da affrontare, ma quando trascorrete ogni secondo evitando la minaccia di inquietanti alieni pronti ad uccidervi in un attimo, è quasi insopportabile.
Quella paura è instillata in ogni passo del percorso, e dovrete camminare costantemente in punta di piedi attraverso edifici abbandonati e all’aria aperta cercando ogni volta di non fare rumore. Il più piccolo suono può innescare questi abomini e ci sono abbastanza oggetti sparsi in giro per attirarli a te semplicemente calpestando la cosa sbagliata. La storia di Alex è molto emozionante e ben scritta, anche se perde un po’ di qualità verso la fine, ma l’abbiamo apprezzata molto lo stesso.
Può diventare frustrante vedere la quantità di barattoli di vernice in giro, anche quando camminate nel bosco. Chi diavolo li ha lasciati lì?! Camminare in una pozzanghera o abbassare una porta di ventilazione troppo velocemente, calpestare il vetro o aprire una porta senza cautela, tutte queste cose e molte altre porteranno i mostri a darvi immediatamente la caccia.
Il problema più grande con “A Quiet Place: The Road Ahead”, oltre al posizionamento senza senso di oggetti che fanno rumore, è la lentezza con cui dovete muovervi per gran parte della storia. Possono volerci anni per spostarsi da un’estremità all’altra del corridoio, ma è pur vero che la protagonista ha l’asma, e correre ogni minuto da una parte all’altra della mappa non sembra un’idea brillante.
Gameplay
Non solo dovrete essere cauti quando vi muovete, ma dato che Alex è asmatica, esercitare troppa energia può portarla ad avere un attacco d’asma. Potete correre, ma l’icona dei polmoni diventerà gialla, poi arancione, poi rossa, provocando un attacco d’asma. Anche aggirare furtivamente un alieno aumenterà le possibilità di un attacco, così come qualsiasi cosa troppo stressante. Ci sono inalatori e pillole in giro che possono essere usati per calmare l’asma ma, sebbene non siano difficili da trovare, non ce n’è una scorta illimitata.
Alex ha anche alcuni strumenti per aiutarla a sopravvivere. Uno di questi è un fonometro fatto in casa che legge i decibel prodotti da tutto ciò che fate. Vi consente di monitorare il suono e quanto è consapevole l’alieno della vostra presenza, dandovi un’idea di quanto lontano potete spingerlo. Una delle caratteristiche più interessanti di “A Quiet Place: The Road Ahead” è la funzione “Rilevamento del rumore del microfono”, dove i suoni del mondo reale vengono rilevati tramite il microfono del giocatore, il che significa che qualsiasi rumore emetterete può uccidervi. Questa funzione è facoltativa, ma vale la pena farlo anche solo per divertimento.
Avrete a disposizione anche una torcia che richiede batterie per rimanere accesa, e usarne troppe può portare ad una rottura dell’oggetto nel peggior momento possibile. Dovete vedere in ogni momento quali oggetti si trovano sul pavimento e avere la torcia rotta quando siete nel mezzo di un parcheggio mentre la creatura è in agguato non è divertente. Potete raccogliere mattoni o bottiglie per fare rumore e distrarre i mostri, dandovi così un piccolo momento di tregua, ma ci sono molte volte in cui siamo semplicemente rimasti fermi consapevolmente, in attesa che giungesse presto la nostra fine.
Il fattore paura rende la maggior parte del tempo con “A Quiet Place: The Road Ahead” davvero emozionante. Infine, dato che il silenzio è parte integrante del modo in cui giocate, ci sono molte opportunità da cogliere per avere più informazioni sulla storia. I documenti sono sparsi negli ambienti di gioco e tutti dipingono storie personali di coloro che lottano per sopravvivere a seguito dell’invasione.
Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico del gioco è decisamente altalenante. Durante la nostra esperienza abbiamo riscontrato parecchi bug e glitch, che a volte hanno richiesto un riavvio dal checkpoint o un riavvio completo del gioco per sistemarsi. Le prestazioni invece si sono sempre rivelate molto stabili.
Il comparto grafico del titolo è davvero ottimo. Le texture sono ad alta risoluzione, è presente un’ottima illuminazione a l’impatto scenico di ogni zona del gioco ci ha stupito in positivo. Inoltre, il design dei mostri è molto fedele a quello visto nei film, e trovarsene uno a pochi metri di distanza è un’esperienza che non vi consigliamo se soffrite di cuore.
Conclusione e Voto
A Quiet Place: The Road Ahead: In conclusione, A Quiet Place: The Road Ahead è un titolo molto interessante, che fa riflettere su ogni passo che fate e su ogni decisione che prendete. Il ritmo è molto lento, il che potrebbe scoraggiare alcune persone, ma cattura perfettamente il tono dei film. La storia è interessante e il modo in cui è costruito il mondo di gioco attraverso varie note, immagini e ambienti è fantastico. È difficile non affezionarsi ad Alex (soprattutto dopo aver assistito alla scena della vasca da bagno di Emily Blunt nel primo film) nonostante un gameplay ridotto all'osso, ma il tutto è messo insieme da un ottimo comparto grafico, che massimizza l'esperienza di terrore, angoscia, stress e ansia del gioco. – Cri1603
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.
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