Blink Twice – La recensione del nuovo film con Channing Tatum! (2024)
Debutto alla regia di Zoë Kravitz, “Blink Twice” è il nuovo film thriller arrivato nelle nostre sale che racconta la vicenda di Frida sull’isola del miliardario Slater King, una vacanza che si trasformerà in un incubo dopo che vari avvenimenti sinistri inizieranno ad accadere. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo visto e siamo qui per dirvi la nostra!
La recensione di “Blink Twice” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, analisi del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.
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Recensione No-Spoiler di “Blink Twice”
Il film presenta Slater King (interpretato da Channing Tatum) come l’emblema degli uomini potenti e influenti. Dopo essere stato al centro di polemiche per il suo comportamento sul lavoro, Slater decide di prendersi una pausa e di dedicarsi alla terapia. Al suo ritorno, organizza un gala di beneficenza per risollevare la sua immagine pubblica, dove incontra Frida (Naomi Ackie) e la sua amica Jess (Alia Shawkat). Con Frida, si instaura subito una forte attrazione, tanto che Slater invita entrambe le donne a trascorrere una vacanza sulla sua lussuosa isola privata.
L’atmosfera iniziale è quella di un paradiso: alcol, droghe, cibo squisito e notti sfrenate sembrano allontanare ogni preoccupazione. Ma come sottolinea Frida, “quando sembra andare tutto bene, qualcosa di terribile sta per accadere”. E infatti, le cose prendono una piega oscura.
Il film, dalle tinte thriller, secondo me trae molta ispirazione da “Scappa – Get Out” di Jordan Peele, ma affronta il tema del maschilismo tossico anziché il razzismo. Le protagoniste si trovano intrappolate in un’isola dove strani fenomeni di amnesia si susseguono, lasciandole perplesse ma consapevoli che qualcosa di sinistro sta accadendo.
Zoë Kravitz, che debutta alla regia, offre un prodotto con un chiaro messaggio femminista, e ha anche scritto la sceneggiatura, forse il problema maggiore: alcuni personaggi e scene appaiono poco sviluppati o non del tutto convincenti, lasciando lo spettatore con più domande che risposte. Channing Tatum si adatta bene al suo ruolo, ma la sua interpretazione, così come quella del resto del cast, non va oltre il minimo indispensabile.
Un messaggio molto importante confezionato in un film che vuole osare, e lo fa, ma non come vorremmo. Regia, fotografia e colonna sonora superiori alle aspettative per un debutto di un’attrice, piacevoli e, in alcune scene, molto interessanti.
Voto: 6.5/10
Recensione Spoiler di “Blink Twice”
Come ho detto, il problema principale del film risiede nelle motivazioni dei personaggi maschili, che appaiono crude e inquietanti senza una giustificazione valida, se non per esprimere un senso di superiorità o per sostenere il messaggio anti-maschilista che Kravitz vuole trasmettere.
A tratti, sembra di assistere a un true crime ispirato alle vicende sull’isola di Epstein, con ragazze al posto dei minori e “predatori” che le attirano per abusarne. Questo approccio funziona parzialmente, soprattutto in alcune scene forti e ben strutturate, ma che avrei voluto vedere di più.
L’utilizzo delle droghe, e quindi l’utilizzo anche di fiori che causano amnesia, secondo me è un campanello d’allarme efficace lanciato alle giovani donne d’oggi, spesso alle prese con la sperimentazione della propria adolescenza e i rischi connessi.
Quante volte abbiamo sentito notizie di adolescenti drogati attraverso i drink nelle discoteche? Quante volte abbiamo provato disgusto di fronte a casi di stupro o abusi sessuali, perlopiù femminili? Questo film, come uno schiaffo in faccia, vuole avvertire le nuove generazioni di prestare maggiore attenzione a chi hanno intorno, anche se offuscate dai sentimenti.
E lo “schiaffo” che Zoë Kravitz sfodera è condensato nell’atto finale, dove le nostre protagoniste riprendono coscienza delle azioni subite, delle fughe nel prato per scappare inconsciamente dalle grinfie degli uomini, della morte di Jess. In un atto di ribellione, iniziano a uccidere i loro oppressori, ma vengono fermate dai colpi di pistola della guardia del corpo di King.
Anche la morte del personaggio interpretato da Levon Roan Thurman-Hawke (figlio di Uma Thurman e Ethan Hawke, nonché fratello di Maya) ha un significato profondo, evidenziando come anche gli uomini più deboli, “innocenti” e sensibili, possano diventare complici di atti osceni. Il suo personaggio sembra quasi inconsapevole di ciò che sta accadendo, come se anche lui fosse stato influenzato dal profumo Desideria, una trama interessante ma che non viene esplorata.
Il film affronta tanti argomenti importanti, ma non sempre riesce a svilupparli pienamente, in parte a causa di un finale un po’ confuso e frettoloso che lascia alcune questioni in sospeso.
Analisi del finale di “Blink Twice”
Slater King riesce a catturare Frida e Sarah, spingendo violentemente a terra quest’ultima e puntandole un coltello alla gola, pronto a ucciderla. Tuttavia, in un momento di confusione, mentre svapa, inizia a dimenticare cosa stava accadendo, vittima di continue amnesie. Frida, in un colpo di scena, era riuscita a inserire il Desideria nel suo vaporizzatore, rendendo King schiavo della sua stessa droga. Slater scivola su della cera sciolta, sbatte la testa e sviene.
Successivamente, in modo poco chiaro, vediamo Frida ad un gala di beneficenza prendere il controllo dell’azienda di King, diventando il simbolo del “potere femminista che ha sconfitto il maschilismo tossico”. Slater, ignaro che la sua sigaretta elettronica contenga ancora il Desideria, rimane sottomesso a Frida, condannato a una vita di oblio e manipolazione.
Un finale un po’ frettoloso, con un significato non dei migliori e accompagnato da un monologo orribile da parte di King ma recitato molto bene da Channing Tatum, che non risponde alle domande sul “come mai ha commesso ciò”. Un’ode al femminismo ma inserita in un film che non è riuscito a far trasparire completamente il suo significato.
Opinione finale con voto
Zoë Kravitz riesce a fare un discreto debutto, sorprendentemente affrontando temi forti e criticando una fetta di società particolarmente tossica. La tensione è palpabile, i personaggi pure, ma oltre a quello non riesce a trasmettere tutto quello che la regista avrebbe voluto.
Voto: 6.5/10
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E voi avete visto “Blink Twice”? Come vi sembra il debutto alla regia della Kravitz? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!