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BORIS 4 – LA NOSTRA RECENSIONE! (2022)

Li abbiamo lasciati nel 2011 con Boris – Il film, e la promessa di non tornare per una quarta stagione, ma eccoli, dopo 11 anni di assenza, a grande richiesta da parte del pubblico, il cast di Boris torna per una quarta stagione, disponibile per intero su Disney+ dal 26 ottobre.

Com’è stato il ritorno sul piccolo schermo della troupe che ha sfornato capolavori come Gli occhi del cuore, Caprera e  La bambina e il capitano? Noi di NerdAlQuadrato l’abbiamo visto e siamo pronti a darvi un parere su Boris 4.

Boris 4

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Recensione No-Spoiler

C’è sempre grande preoccupazione quando si parla di sequel, soprattutto quando arrivano a distanza di molti anni.

Siamo contenti di dire che si, Boris tiene conto dei grandi cambiamenti che la serialità ha avuto in questi anni. La quarta stagione tratta infatti della possibilità di produrre una serie “di qualità” non più su una rete televisiva ma su una piattaforma streaming internazionale. Questo porta la troupe a reinventarsi e riadattarsi ai tempi che corrono, eccoli quindi aver a che fare con diversità razziali, sessuali, trame teen e tutto quello che caratterizza le serie prodotte dalle più importanti piattaforme streaming.

Boris non ha paura di affrontare i cambiamenti, pur rimanendo fedele al suo DNA, e questa era una delle maggiori preoccupazioni da parte dei fan della serie. La Disney, casa di produzione politicamente corretta per eccellenza che gestisce i diritti di una delle serie italiane più politicamente scorrette. La genialità di Boris sta nel fare di necessità virtù, contestualizzando il politicamente corretto e non renderlo un problema, anzi i personaggi sono perfettamente fedeli a quelli che abbiamo lasciato 11 anni fa e fanno esattamente quello che ci si aspetta da loro.

Certamente anche per i personaggi di Boris il tempo è passato dall’ultima volta che li abbiamo visti e inevitabilmente per qualcuno di la vita ha regalato gioie, per qualcun altro dolori, la serie riesce in alcuni casi a farci empatizzare con alcuni di loro, approfondendo aspetti o personaggi che nelle stagioni passate sono stati anche un pò trascurati, ma in altri casi ci sono stati aspetti trattati con superficialità, informazioni o rivelazioni importanti che ci vengono date ma non approfondite o affrontate come si sarebbe potuto.

Nonostante questo difetto, che comunque caratterizzava in parte anche le passate stagioni ci si affeziona ai personaggi, sia a quelli che già conoscevamo, facendocela vivere come una splendida reunion, ma anche ai nuovi personaggi, che completano un cast sempre all’altezza.

Uno dei motivi per cui Boris fa parte dell’immaginario collettivo è che ci ha regalato tanti tormentoni che ormai fanno parte del modo di parlare quotidiano, è bello vedere che la quarta stagione non è da meno. Boris 4 è davvero pieno di frasi pronte a diventare tormentoni cult anche per il grande pubblico, mantenendo così il carattere geniale dei dialoghi.

Voto: 7.5/10

Recensione Spoiler

La quarta stagione di Boris si distingue per il suo tono a tratti più malinconico rispetto alle altre. Come detto, sono passati molti anni dall’ultima volta che abbiamo visto i protagonisti, ed in questi anni sono cambiate molte cose, sia nella realtà che nella finzione della serie. Sappiamo che il cast ha subito delle perdite, tra cui uno degli sceneggiatori, Mattia Torre e l’attrice Roberta Fiorentini che interpretava Itala.

Boris 4 non ha paura di affrontare la loro scomparsa, infatti la prima puntata si apre con il funerale di Itala e si chiude con una commovente scena in cui capiamo che uno dei tre sceneggiatori è scomparso anche nella serie, ma non per i suoi due colleghi e amici, per loro lui è sempre presente e continua a guidarli nell’arco di tutta la produzione.

Il finale di serie chiude con un altro riferimento a Mattia Torre, l’ultima scena ci porta di nuovo in una sala di proiezione, come fu per il finale di Boris – Il film, qui i due produttori hanno riservato un posto al loro amico, che per loro è ancora lì presente, e una frase che si collega al film che hanno appena finito di girare, “A noi, il mondo, l’hai cambiato. Machi collega, sempre di più” che lascia spazio ai titoli di coda.

Possiamo dire che il finale di Boris 4 sia stato più toccante di quello delle precedenti stagioni, anzi a tratti questa è stata la stagione con la maggior componente emotiva, inoltre è l’unico in cui Renè sia effettivamente riuscito a realizzare qualcosa di qualità. Ricordiamo infatti che tutte le altre volte, per quanto ci abbia provato, c’è sempre stato qualcosa che gli abbia impedito di realizzare qualcosa positivo, di diverso dal resto dei prodotti della televisione italiana. In questo finale invece è riuscito a realizzare il capolavoro, premiando la sua testardaggine e la sua volontà di continuare a provarci sempre, nonostante le difficoltà e le delusioni.

Alla luce di questo finale ci rimane la volontà di rivedere questi personaggi, a cui ci siamo legati più di prima, ma dall’altra parte ci chiediamo se sia proprio necessario un seguito, se il film infatti chiudeva con un buon finale e sembrava che non si potesse chiudere meglio, questa quarta stagione riesce a mettere su un finale quasi perfetto, senza il bisogno di altre stagioni.

Un finale quasi perfetto, si perchè Boris 4, sebbene di altissimo livello, soffre comunque di alcuni difetti già visti nelle altre stagioni della serie.

Il difetto più ci sentiamo di rimarcare è il fatto che apre diverse trame secondarie che però non si chiudono realmente o con abbastanza cura, o ancora, è sicuramente una buona cosa lasciare allo spettatore la possibilità di capire da solo cosa sia successo tra i protagonisti in questi anni in cui non li abbiamo visti, però si sarebbe potuto dedicare più spazio ad alcuni aspetti.

Opinione finale con voto

Boris 4 ci ricorda ancora una volta che “Un’altra televisione è possibile”, lo fa cambiando quel tanto che basta per adattarsi ai tempi in cui le serie più importanti sono seguite in streaming sulle piattaforme internazionali, ma restando fedele a se stessa.

La serie riesce a mantenere le sue promesse, a far passare tutte le paure che nascono quando si porta in scena un sequel a distanza di molti anni, ed è bello vedere che l’Italia ha ancora il coraggio di provare a portare qualcosa di diverso.

Sperando che sempre più produzioni prendano esempio dal coraggio e dalla perseveranza di Renè Ferretti nel provare a portare del materiale di qualità, vi consigliamo di dare una possibilità a questa quarta stagione di Boris, che tra una lacrima di gioia e una di commozione riesce a riportare, a distanza di ben 11 anni, una ventata d’aria fresca nel panorama seriale italiano.

Voto: 7.5/10


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E voi, siete soddisfatti di questa quarta stagione di Boris?

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