Broken Rage – La stella di Takeshi Kitano torna a brillare e ci mostra perché i cinema sono ancora fondamentali! (2024)
Takeshi Kitano allunga la sua interminabile storia d’amore con il festival del cinema di Venezia, partecipando fuori concorso all’81. Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale con “Broken Rage“. A più di 77 anni, Beat Takeshi dimostra di avere ancora la voglia e la stoffa per far divertire il pubblico e stupirlo con un’opera tanto demenziale quanto originale e a tratti geniale.
Quella della sala cinematografica è un’esperienza che – negli ultimi anni – sembra stia piano piano svanendo a favore di una visione più intima e personale del cinema, vissuta sul proprio comodo letto o sul divano, grazie ai vantaggiosi servizi di streaming e home video. Il mondo sta cambiando e il modo di vivere il cinema pure. Forse dovremmo accettarlo… o forse no.
Dopo un annuncio dell’ultimo minuto che ha destato un certo stupore generale, Takeshi Kitano, con grande umiltà e una buona dose di coraggio, si è preso il pubblico di Venezia 81 con la sua ultima fatica, “Broken Rage“. Il regista nipponico, in soli 62 minuti, è riuscito a entrare nel cuore degli spettatori, facendoli divertire e ridere di buon gusto e riportando l’esperienza della sala cinematografica al centro della settima arte.

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Broken Rage e l’importanza della condivisione dell’esperienza
Immaginate per un attimo di trovarvi al Lido ai primi di settembre: siete stanchi, accaldati e provati dall’umidità; la Mostra sta finendo e dentro di voi si fa strada anche un leggero sentimento di tristezza. Entrate in una sala gremita di persone, dei semplici appassionati come voi che desiderano vedere l’ultima opera di Takeshi Kitano. Non c’è un solo posto libero. Tutte le poltrone sono occupate, siete interamente circondati da sconosciuti.
Inizia il film. Qualcuno comincia a ridere, qualcun altro lo segue. La risata diventa contagiosa, si diffonde a macchia d’olio, e finalmente arriva da voi. La sala sembra in festa, si ride in ogni angolo, tutti si stanno genuinamente divertendo. Improvvisamente la vostra malinconia passa, scavalcata da una gioia dirompente, e il broncio viene gradualmente soppiantato da un sorriso. Automaticamente, iniziate a ridere anche voi. La malinconia e i problemi scompaiono per un po’, grazie a una serena risata che cura ogni malanno.
È così che Beat Takeshi è riuscito a conquistare Venezia 81: con la semplicità e una comicità travolgente, che fa leva sulla potenza della sala cinematografica. “Broken Rage“ ci dimostra nuovamente che l’uomo è un animale sociale e ha bisogno di interagire, stare a contatto con i suoi simili. Ribadisce che la vera potenza del cinema è la condivisione dell’esperienza, lo scambio di opinioni, emozioni e persino calore umano. Per questo i cinema non possono e non devono morire, né ora né mai.
Purtroppo, è già tristemente noto che il film non avrà una distribuzione nei cinema della penisola; verrà, infatti, rilasciato su Amazon Prime Video nel corso del prossimo anno. Il nostro consiglio rimane quello di condividere l’esperienza in qualche modo: invitate degli amici, guardatelo con la vostra famiglia, cercate di coinvolgere più persone possibili. Insomma, guardatelo in buona compagnia.

Di cosa parla Broken Rage?
“Broken Rage” narra le vicende di Topo (Takeshi Kitano), un sicario al soldo della yakuza alle prese con la sua cattura da parte della polizia giapponese. La storia viene erogata in due modalità differenti: la prima, più seria e drammatica, e la seconda, più comica e demenziale; in questo modo, Kitano fonde perfettamente le due anime della sua poetica, quella più razionale, schietta e profonda, incentrata sul mondo della yakuza, e quella più divertente e pazza, dove fuoriesce pienamente la sua vena comica e demenziale.
E voi, cosa ne pensate di “Broken Rage”? L’avete visto alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia o siete in trepidante attesa per la sua uscita? Fatecelo sapere qui sotto con un commento!