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Citadel: Diana – La recensione in anteprima del nuovo capitolo della serie TV! (2024)

“Citadel: Diana” è il nuovo spin-off della serie internazionale di Prime Video, ambientato in Italia e diretto da Arnaldo Catinari. Il progetto amplia l’universo di “Citadel”, portando sullo schermo una nuova avventura di spionaggio globale, con protagonisti come Matilda De Angelis, Maurizio Lombardi e Filippo Nigro. Con atmosfere intriganti e location futuristiche, la serie promette un’esperienza ricca di suspense e azione. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo vista in anteprima e siamo qui per dirvi la nostra!

La recensione di “Citadel: Diana sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sulla serie, ma non l’ha ancora vista), recensione spoiler, analisi del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.

“Citadel: Diana”


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Recensione No-Spoiler di “Citadel: Diana”

Dopo gli eventi di “Citadel”, la serie principale di Prime Video, lo spin-off “Citadel: Diana” ci riporta nello stesso universo narrativo, questa volta con un capitolo ambientato interamente in Italia. Si tratta del primo di una serie di spin-off internazionali, con altre produzioni in fase di sviluppo in India, Spagna e Messico.

Nonostante i fratelli Russo siano ancora coinvolti come produttori esecutivi, la regia è affidata ad Arnaldo Catinari, noto per il suo lavoro su “Suburra: La serie”. Questo cambio di regia segna un allontanamento dal tipico stile d’azione frenetico dei Russo, offrendo una narrazione più focalizzata e meno spettacolare. Le scene d’azione, pur presenti, sono decisamente meno dinamiche e imponenti rispetto a quelle della serie principale.

Lo spin-off è un sequel diretto degli eventi di “Citadel”, ma si può tranquillamente seguire anche senza aver visto la serie originale. La trama ci introduce nuovamente nel mondo dello spionaggio globale, dove una nuova agenzia segreta, fondata da un gruppo di idealisti, opera al di fuori delle dinamiche politiche tradizionali con l’obiettivo di migliorare il mondo. Dall’altra parte c’è Manticore, l’antagonista della Citadel, che persegue fini opposti: controllo globale, traffico d’armi, collusione con la mafia e manipolazione della politica.

“Citadel: Diana”

Le vicende principali si svolgono nel 2030, in un’Italia dal sapore futuristico, con luoghi chiave come Milano e la Sicilia che fanno da sfondo alle operazioni. La narrazione è arricchita da numerosi flashback, che permettono di esplorare meglio il passato dei personaggi e di collegare gli eventi attuali a quelli della serie madre. Nel cast, spicca Matilda De Angelis nel ruolo di Diana Cavalieri, affiancata da Maurizio Lombardi nei panni di Ettore Zani e Lorenzo Cervasio nel ruolo del figlio, Edoardo Zani.

Nonostante l’impianto ambizioso, la serie soffre di buchi di trama e scelte narrative discutibili, che lasciano alcune situazioni inspiegate o poco credibili (di cui verranno forniti esempi nella parte spoiler della recensione). A tratti, più che una produzione italiana, “Citadel: Diana” sembra una “americanata” in stile italiano, ma senza riuscire a competere con le produzioni hollywoodiane. Il divario di budget rispetto alla serie originale, che aveva un costo stimato di circa 300 milioni di dollari, è evidente e si riflette soprattutto nelle scene d’azione e negli effetti speciali, che appaiono modesti.

Con soli sei episodi, la serie offre un’esperienza di visione tutto sommato piacevole, se non si ha di meglio da vedere, ma difficilmente soddisferà i fan della serie originale. Le scene d’azione sono equilibrate, senza eccedere in quantità o durata, ma mancano di memorabilità e intensità. In definitiva, “Citadel: Diana” può intrattenere chi cerca uno show di spionaggio leggero e senza troppe pretese, ma non è abbastanza avvincente per chi desidera un’esperienza più incisiva.

“Citadel: Diana” sarà disponibile su Prime Video da domani, giovedì 10 ottobre, alle ore 9.

Voto: 5/10

Citadel: Diana
“Citadel: Diana”

Recensione Spoiler di “Citadel: Diana”

“Citadel: Diana” è una rivisitazione italiana della serie originale, ambientata prevalentemente nella suggestiva cornice di Milano. In particolare, la città lombarda, con i suoi contrasti architettonici tra modernità e storia, diventa il palcoscenico principale delle vicende. Tuttavia, altre località come Lugano, in Svizzera, e Parigi, in Francia, arricchiscono l’ambientazione con sfumature internazionali.

Al centro della trama troviamo Diana Cavalieri, una donna determinata, interpretata da Matilda De Angelis. Diana non è una semplice agente: è un’infiltrata di Citadel, un’organizzazione globale segreta, inserita all’interno di Manticore Italia, una delle molteplici divisioni dell’organizzazione nemica. Ogni nazione ha la propria fazione di Manticore, che opera con obiettivi e modalità leggermente diverse.

Durante il corso della serie, vedremo l’influenza di Manticore Francia, una delle più potenti, e Manticore Germania, anch’essa implicata in un delicato equilibrio geopolitico. Queste fazioni si trovano costantemente in bilico tra il cooperare e lo scontrarsi, cercando di evitare una guerra globale. La posta in gioco non potrebbe essere più alta, soprattutto perché Manticore Francia ha sviluppato una temibile arma di distruzione di massa, in grado di minacciare la sopravvivenza dell’intera umanità.

Ma qual è il vero motivo che spinge Diana a rischiare tutto, facendo la vita di una doppiogiochista? Reclutata da Gabriele (interpretato da Filippo Nigro), un agente di Citadel, Diana ha un obiettivo molto personale. Non cerca solo di fermare Manticore, ma è alla disperata ricerca della verità sull’omicidio dei suoi genitori, un tragico evento avvenuto 13 anni prima rispetto agli avvenimenti della serie, ambientati nel 2030.

Diana scopre che l’abbattimento dell’aereo su cui viaggiavano i suoi genitori non fu un incidente: fu Manticore Italia a ordinare l’attacco, con lo scopo di eliminare un agente di Citadel che si trovava a bordo. I suoi genitori non erano altro che vittime di un crudele “danno collaterale”. Questo segreto, a lungo celato, diventa il motore principale della sua determinazione.

"Citadel: Diana"
“Citadel: Diana”

Diana, con la sua intelligenza e tenacia, riesce a infiltrarsi all’interno di Manticore e inizia a lavorare sotto copertura per ben otto anni. Durante questo lungo e pericoloso periodo, accumula informazioni e guadagna la fiducia dei membri di Manticore, cercando di identificare chi abbia emesso l’ordine che ha portato alla morte dei suoi genitori.

Tuttavia, proprio mentre si avvicina sempre di più alla verità, Manticore lancia un violento attacco contro il quartier generale di Citadel Italia. Il raid è devastante: tutti i membri dell’organizzazione vengono eliminati. Diana si ritrova sola, senza più una guida o un supporto. Deve ora trovare un modo per sopravvivere e portare a termine la sua missione in un ambiente ostile, dove i suoi ideali non trovano spazio.

In questa situazione complicata, anche i rapporti interpersonali all’interno di Manticore diventano cruciali. Uno dei personaggi più interessanti è Edoardo Zani, figlio del potente capo di Manticore Italia, Ettore Zani. Edoardo, interpretato da Lorenzo Cervasio, vive nell’ombra del padre. Desideroso di ottenere il rispetto e l’approvazione paterna, Edoardo è costantemente tenuto ai margini delle decisioni importanti, alimentando un crescente senso di frustrazione.

Ettore Zani, invece, è un uomo freddo e calcolatore, il vero leader dietro ogni mossa strategica di Manticore Italia. Il conflitto tra padre e figlio si sviluppa lungo tutti e sei gli episodi, con Edoardo che tenta disperatamente di dimostrare il suo valore, mentre il padre non lo considera mai quando bisogna prendere decisioni importanti.

Citadel: Diana
“Citadel: Diana”

Parallelamente, vediamo come anche Manticore Francia e Germania entrano in gioco. Tuttavia, mentre Manticore Francia, rappresentata dalla spietata Cécile, gioca un ruolo molto attivo, Manticore Germania ha un’influenza più marginale. Il leader tedesco, Wolfgang, appare solo durante le riunioni tra le varie fazioni, ma il suo contributo alla trama è limitato. Al contrario, Cécile e Manticore Francia diventano un elemento chiave nel finale della stagione, quando Diana e Manticore Italia si trovano a scontrarsi in un’operazione decisiva contro il quartier generale francese per ottenere l’accesso completo all’arma di distruzione di massa.

Una delle dinamiche personali più complesse della serie è il rapporto di Diana con sua sorella, Sara. Le due hanno un legame familiare abbastanza teso dopo la morte dei genitori. A causa del lavoro di Diana, Sara non conosce la vera identità della sorella e crede che lei sia una semplice economista. Questo crea un distacco emotivo tra le due, soprattutto perché Sara ha una vita normale, con un marito e una figlia appena nata, mentre Diana vive nel pericolo e nell’ombra, sempre a guardarsi le spalle.

“Citadel: Diana”

Analisi del finale di “Citadel: Diana”

Il finale della serie offre un colpo di scena inaspettato: Gabriele, che si pensava fosse morto, in realtà è vivo, aprendo così la strada a una possibile seconda stagione. La serie si conclude con un cliffhanger che lascia molte questioni in sospeso, facendo capire che la battaglia tra Citadel e Manticore è tutt’altro che finita.

“Citadel: Diana”

Opinione finale con voto

“Citadel: Diana” ha delle buone idee e un’ambientazione interessante, ma alla fine non riesce a coinvolgere come potrebbe. Anche se ci sono momenti di tensione e il finale con il ritorno di Gabriele aggiunge un tocco di suspense, la storia è spesso confusa e i personaggi non sempre convincono. Il ritmo è altalenante, e alcuni sviluppi sembrano forzati. Nel complesso, la serie non riesce a lasciare un forte impatto, risultando meno emozionante di quanto ci si aspetterebbe.

Voto: 5/10

Citadel: Diana

E voi avete visto “Citadel”? Siete in hype per questo seguito? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!

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