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Conclave – La nostra Recensione in Anteprima! (2024)

Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Harris, “Conclave”, il nuovo film in uscita nelle sale italiane il 19 dicembre 2024, ci offre la possibilità di vivere per circa due ore una storia esclusiva e interna al vaticano. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo visto in anteprima in occasione del Festival del Cinema di Roma e siamo qui per dirvi la nostra!

La recensione di “Conclave” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, concludendo con l’opinione finale riassuntiva con annesso voto!

Conclave - La nostra Recensione in Anteprima! (2024)
Conclave

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Recensione No-Spoiler di “Conclave”

Conclave, diretto da Edward Berger, è un viaggio cinematografico intenso, dove il silenzio delle antiche mura nasconde segreti e cospirazioni. Ralph Fiennes interpreta il Cardinale Thomas Lawrence, un uomo di fede cattolica e di segreti anche politici, chiamato a presiedere l’evento più riservato e spiritualmente cruciale della Chiesa: l’elezione del nuovo Papa. Ma, appena varcata la soglia del conclave, Lawrence percepisce che la strada non sarà priva di ostacoli: Ogni cardinale riunito porta con sé un passato, un’ambizione, un’idea di cosa la Chiesa dovrebbe diventare.

Accanto a Fiennes troviamo un cast di eccezione: Stanley Tucci interpreta il cardinale Bellini, acuto e progressista; John Lithgow è Tremblay, cardinale conservatore canadese, mentre Sergio Castellitto presta il volto al tradizionalista cardinale Tedesco (di nome). In questo intreccio di ideologie, l’interesse del pubblico cresce a ogni sguardo, in ogni frase misurata, poiché se si misura ciò che si dice evidentemente esiste un pericolo. Questo si percepisce alla visione: esiste un pericoloso ed esso si può realizzare con l’elezione di uno dei contendenti (oppure tutti…)

Berger, che ha già dimostrato il suo talento in Niente di nuovo sul fronte occidentale, film del 2022 vincitore di un Oscar alla miglior scenografia e un altro per la Colonna Sonora. In ogni caso, il regista gioca con gli spazi chiusi e le luci soffuse, regalando un senso di claustrofobia che amplifica la suspense.

Isabella Rossellini, nei panni di Suor Agnes, è una figura enigmatica e silenziosa. Resta spesso in disparte, ma con una presenza che intriga e affascina: simbolo di quel mondo antico e silente che sostiene la Chiesa. Berger usa la sua immagine come una metafora della forza nascosta e invisibile di un mondo in trasformazione, un mondo in cui anche i più umili servitori possono nascondere segreti pericolosi.

Conclave è, così, un thriller che non si limita a svelare i meccanismi di un’elezione papale, ma scandaglia i temi di potere e spiritualità con eleganza e tensione, dipingendo un ritratto dell’anima umana quando è messa alla prova dalla fede e dalle ambizioni terrene, il tutto con uno sprazzo di ironia non del tutto visibile in alcune scene.

Voto: 8.5/10

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Recensione Spoiler di “Conclave”

Conclave è un messaggio, non una presa in giro nei confronti di un’istituzione che, si accetti o meno, è presente da millenni… Il messaggio non è altro che porre un punto, anche piuttosto fermo e deciso, ad una questione che soprattutto negli ultimi anni è stata affrontata in tutte le salse e contesti possibili.Ma non solo, questo messaggio riguarda la parte finale del film, gli ultimi venti minuti. Per tutto il resto del lungometraggio si ha la possibilità di vivere una situazione innanzitutto rara: un conclave.

non si può non dire, infatti, che il film ci dona una certa possibilità: ammirare non solo un contesto ma anche i luoghi che costituiscono un conclave, un’isieme di cardinali riuniti per porre un punto alla questione del trono vacante.

In esso, sono presenti tratti politici, sociali, economici. L’elezione di un papa, per lo meno nella narrazione di questo film, è un Game of Thrones che gira intorno ai valori della chiesa, su ciò che è giusto o sbagliato e sulla politica, la quale deve incarnare gli ideali cattolici e non politici della persona che ha il ruolo di cardinale.Il film inizia con la morte del papa attualmente in ruolo. La sua morte pone in subbuglio non solo il protagonista, ma tutti i vari cardinali che arrivano da tutto il mondo per riunirsi nel conclave e votare il successivo papa.

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Conclave

Durante la narrazione si scoprono questioni politiche controverse, socialmente inaccettabili e notoriamente negative. Ogni pretendente al trono della chiesa ha un lato oscuro e pian piano esso si scoperchia alla luce dei fatti che vengono, a loro volta, esposti dall’indagine che compie il protagonista di questa storia: Cardinale Lawrence. Costui ricopre il ruolo di organizzatore per il conclave e, di conseguenza, chi meglio di lui può effettivamente indagare sulla pulizia, sul piano sociale e legale, di uno o più colleghi.

La trama pone, così facendo, l’accento su un fatto inscindibile: coloro che entrano lavorativamente fra le braccia della chiesa, sono persone. Persone mortali che, inevitabilmente, commettono errori e vili azioni. L’exploit avviene verso il finale. Quando finalmente le carte si scoprono per alcuni contendenti, i quali vengono naturalmente esclusi successivamente fra le votazioni dei cardinali.

La perdita dei voti, naturalmente, pone la questione del voto in un piano più delicato: più ci si avvicina al finale più diventa tutto più rischioso nei confronti delle elezioni. Infatti, l’elezione di un santo padre non è cosa da prendere alla leggera, poiché, come in una direzione nazionale, la direzione di un’istituzione religiosa come quella della chiesa cattolica comporta riforme e notevoli cambiamenti da apportare al contesto sociale. E non sempre quest’ultimi risultano positivi…

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Conclave: un thriller nel papato

Conclave, come già detto, diretto da Edward Berger e interpretato da Ralph Fiennes, è un thriller politico che esplora il mistero di un conclave vaticano dopo la morte del Papa. Basato sul romanzo di Robert Harris, il film segue il Cardinale Thomas Lawrence (Fiennes), incaricato di gestire il conclave, con tutte le potenziali calunnie del caso.

Insomma, non un film perfetto e sorprendente, ma perfettamente godibile grazie alla regia claustrofobica e paradossalmente attraente, alle interpretazioni decisamente degne di nota di attori già molto conosciuti di per sé per numerose interpretazioni passate, alla narrazione fluida e non esageratamente intricata. Tutti questi valori costituiscono il bel film che Conclave è, motivi per cui, nonostante sia un racconto di nicchia, ci ritroviamo a consigliarlo.

Voto: 8.5/10

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E voi vedrete “Conclave”? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!

Massimo Massullo

Massimo Massullo. Redattore di Nerd Al Quadrato. Studente iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia (articolazione di Filosofia), presso la Sapienza di Roma. Aspirante scrittore, filosofo e professore. Amante del cinema e del mondo nerd.

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