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Daredevil: Rinascita – Analisi, easter egg, spiegazione della scena post-credit e pareri sul finale di stagione! (2025)

È stato da poco rilasciato il finale della prima stagione di ‘Daredevil: Rinascita’, e noi di NerdAlQuadrato siamo qui con la nostra analisi completa!

⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “DAREDEVIL: RINASCITA” ⚠️

Lo scorso episodio di ‘Daredevil: Rinascita’ ci ha ricordato tutto ciò che funziona al meglio nella serie TV, con una regia, una sceneggiatura e soprattutto un cast eccezionale, che porta i personaggi a un punto di non ritorno, puntando tutto nuovamente sulla rivalità tra Wilson Fisk e Matt Murdock, ma sottolineando anche la vera natura di entrambi. Infatti, Matt, nonostante il suo odio per Kingpin, ha deciso di salvargli la vita.

Questo perchè Benjamin Poindexter, meglio noto come Bullseye, è evaso di prigione in cerca di vendetta contro Fisk, ma, durante un gala, non è riuscito a portare a termine la sua missione e ha sparato all’avvocato interpretato da Charlie Cox. Dopo un evento così importante, ci si aspettava un finale che avrebbe soltanto alzato ulteriormente la posta in gioco, e per fortuna le aspettative non sono state deluse…


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Analisi dell’episodio

  • L’episodio inizia con un flashback a poco prima dell’inizio della stagione, quando Vanessa Fisk era andata a fare visita a Bullseye in carcere, promettendogli la libertà in cambio dell’omicidio di Foggy Nelson, come visto nellla scorsa puntata;
  • Inoltre, Vanessa conferma che Fisk è stato assolto a causa della corruzione dell’FBI nella terza stagione della serie Netflix, e c’è un breve riferimento all’agente Ray Nadeem, un agente che aveva aiutato Daredevil a dare la caccia a Fisk;
  • Red Hook si rivela essere un porto franco basato su un vecchio statuto di New York, il che spiega perché Vanessa e Wilson Fisk sono così interessati al luogo, che li permetterebbe di fare tutto ciò che vogliono senza conseguenze legali, creando una città-stato autonoma;
  • Fisk ordina la chiusura completa di New York a causa dell’attacco di Bullseye, il che sembra essere molto simile a quando, nei fumetti, Poindexter iniziò a uccidere i civili di Manhattan, costringendo a una grande chiusura della città, mentre la polizia ed Elektra Natchios tentavano di sconfiggere il villain;
  • Nell’episodio, Kingpin uccide a mani nude il commissario Gallo, che voleva rivolgersi allo Stato per fermare la sua gestione politica. La violenza usata da Kingpin segna uno dei momenti più cruenti mai visti nell’MCU, a pari merito con la decapitazione vista nella prima stagione della serie Netflix;
  • Poco prima del blackout di New York, si vede un messaggio della società di Hope van Dyne, proprio come già notato nel secondo episodio;
  • Frank Castle fa il suo ritorno per aiutare Matt Murdock a combattere la Task Force anti-vigilanti, dopo aver ricevuto una chiamata da Karen Page, che appare successivamente. I due hanno una storia molto intensa e diverse conversazioni, oltre ai loro battiti cardiaci, fanno ripensare al loro rapporto nella serie dedicata a Punisher;
  • Durante un combattimento, Daredevil e Punisher notano che i proiettili di Cole North sono personalizzati con un teschio, il che conferma che è stato proprio lui a uccidere Hector Ayala;
  • Approfittando del caos, due agenti uccidono un giovane ladro, giustificando l’azione mettendogli un cappuccio sul volto, che sembra richiamare l’iconica maschera nera di Matt Murdock nella prima stagione della serie originale;
  • Mentre analizza le vecchie cose di Foggy, Matt trova la scritta “Avocados at Law”, un ulteriore riferimento alla serie Netflix, in particolare a un flashback di quando i due amici si sono incontrati per la prima volta e Foggy, ubriaco, aveva confuso ‘abogados’ con ‘avocados’;
  • L’episodio punta davvero tanto sulle citazioni a cose viste in precedenza, perché Karen menziona il fatto che, anni prima, Matt le rivelò di non vedere un mondo di oscurità, ma, al contrario, un mondo con migliaia di soli;
  • Daredevil comprende di non poter fermare Kingpin e il suo governo da solo, specialmente perché è ferito, perciò si convince di aver bisogno di un esercito. Oltre alle persone viste nel finale, a lui potrebbero unirsi anche altri vigilanti, come i Defenders, nella seconda stagione;
  • Verso gli ultimi istanti, durante il discorso conclusivo di Matt Murdock, vediamo Angela Del Toro, nipote di White Tiger, che potrebbe decidere di ricoprire il ruolo in memoria dello zio in futuro;
  • Proprio nel monologo finale, sulle note di ‘Everything in Its Right Place’ dei Radiohead, Daredevil afferma che potranno riprendersi New York perché sono “la città senza paura”, riferendosi al suo iconico soprannome da eroe, ovvero l’uomo senza paura.

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Spiegazione della scena post-credit

Parliamo ora della scena dopo i titoli di coda, mostrata dopo l’intenso finale in cui abbiamo visto Matt Murdock reclutare una squadra di agenti di polizia per cercare di salvare New York City, mentre diversi vigilanti sono stati rinchiusi in gabbia da Wilson e Vanessa Fisk. Tra questi, oltre allo Spadaccino, c’è proprio Frank Castle, che è stato catturato dalla Task Force del sindaco. Incatenato, il personaggio si rivolge a uno dei poliziotti corrotti che lo sta sorvegliando, presumibilmente soltanto per fare conoscenza.

L’agente afferma di essere del New Jersey e inizia una breve conversazione piacevole, in cui Frank chiede se sappia qualcosa riguardo alla sua reputazione come Punisher. Nonostante il poliziotto sia consapevole di chi si tratti, si avvicina per stringergli la mano, che gli viene immediatamente spezzata. La scena si conclude, anticipando quindi che Punisher riuscirà a liberarsi dalle gabbie di Kingpin e tornerà in circolazione, probabilmente già nel suo speciale da solista oppure nella seconda stagione di ‘Daredevil: Rinascita’.

Pareri finali sul nono episodio di Daredevil: Rinascita

Come previsto, il nono, e ultimo, episodio di questa prima stagione si è rivelato essere una giusta conclusione, che riesce a unire tutti i diversi fili narrativi introdotti nel corso della serie, dando risposta anche a tutte le domande introdotte dalla precedente gestione, anche se alcune in modo molto affrettato. Il ritorno di Punisher e Karen Page è senza alcun dubbio molto profondo e ricco d’azione, e ci anticipa una seconda stagione che possa mantenere il livello qualitativo di Justin Benson e Aaron Moorehead.

L’evoluzione di alcuni personaggi viene messa, purtroppo, da parte e, in particolare, il ruolo di Heather Glenn e di Vanessa Fisk diventa pressoché inutile. Fino allo scorso episodio, Vanessa sembrava essere la vera villain della storia, mentre qui torna nuovamente a essere l’ombra di suo marito, che rivela la sua vera natura violenta come mai prima d’ora. La nuova fidanzata di Matt Murdock, invece, viene sostituita da Karen Page, evidenziando ancora una volta un conflitto creativo tra le due versioni della serie che, fortunatamente, non dovremmo vedere nella seconda stagione.

9/10

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio?

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IlSanniX

Fan del Marvel Cinematic Universe, del DCU di James Gunn, del personaggio di Superman e amante di molti altri franchise.

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