Diablo IV: Vessel of Hatred – La nostra recensione! (2024)
A distanza di poco più di un anno dall’uscita di “Diablo IV”, Blizzard ha rilasciato l’attesissima espansione Vessel of Hatred, conclusione di un periodo di rinnovamento per il titolo che ha visto tantissime delle sue meccaniche venire completamente ridisegnate nel suo primo anno di vita, e che introduce una nuova storyline con decine di contenuti. Noi di Nerd Al Quadrato lo abbiamo provato e siamo qui per dirvi la nostra!
Storia
La campagna di Vessel of Hatred segue le orme di Neyrelle, la giovane donna del gioco base, che viene corrotta da Mefisto, il signore dei demoni dell’odio. La ragazza è in viaggio per Nahantu, la regione della giungla all’estremità meridionale della mappa del gioco e il vostro personaggio, il Vagabondo, la insegue per aiutarla.
Il nostro personaggio ha molto più da dire in Vessel of Hatred rispetto alla campagna originale, e siamo sorpresi da quanto ci abbia fatto piacere vedere l’eroe della storia fare di più che annuire e combattere i mostri. La campagna di Vessel of Hatred è più breve di quella originale (dura circa 12 ore) ma è densa di scene in cui i personaggi riflettono, piangono, discutono e persino raccontano barzellette.
Avere più personaggi umani al vostro fianco non priva “Diablo” della sua oscurità, ma anzi lo migliora, donando sollievo e contrasto ai suoi momenti più orribili. Niente sembra fuori posto quando il personaggio si prende cura dei suoi amici nei filmati e passa il resto del tempo a uccidere quanti più demoni possibile. Vessel of Hatred introduce la compassione nel mondo di “Diablo” quando ne aveva più bisogno.
La campagna originale era una fantasia cupa e determinata a trovare il mostro in ognuno di noi. “Vessel of Hatred” immagina un mondo molto più gentile. I suoi personaggi sanno che alla fine il mondo è destinato a sopportare una guerra eterna tra paradiso e inferno, ma si prendono comunque cura l’uno dell’altro. Per un gioco in cui combattete migliaia di demoni per sport, pensiamo che sia il massimo della speranza possibile.
Gameplay
La compagnia non è solo un tema della storia di Vessel of Hatred, è anche il fulcro di gran parte di ciò che l’espansione apporta al gioco. I mercenari sono tornati da Diablo 2 e 3 e questa volta sono un gruppo di disadattati esiliati che possono aiutarvi in combattimento.
I mercenari di Vessel of Hatred possono colmare le lacune nella build del vostro personaggio, seguendovi permanentemente come compagno o dandovi una mano quando attivate un’abilità scelta. E dopo aver passato più di 40 ore a esplorare i dungeon con il loro aiuto, non crediamo che potremmo nuovamente tornare indietro senza questa meccanica.
Spesso ci siamo fermati ad ascoltare le battute dei mercenari ogni volta che ci teletrasportavamo a The Den, la loro base sotterranea a Nahantu. Queste piccole scintille di umorismo e calore bilanciavano gli orrori amplificati della giungla corrotta e dei nuovi dungeon di Vessel of Hatred. Alcune sezioni di Nahantu sono inzuppate di catrame e piene di abomini ondulati e tentacolati. È disgustoso ed esagerato esattamente come dovrebbe essere un gioco di Diablo.
I boss dell’espansione sono semplicemente bellissimi, dove uno sembra un polpo appiccicoso che striscia sul pavimento, mentre sotto la città-tempio di Kurast abbiamo combattuto un boss serpente circondato da statue. I mostri di Vessel of Hatred sono significativamente più creativi e tatticamente più impegnativi di quelli del gioco originale, e questa è una delle cose che abbiamo più apprezzato dell’espansione.
La nuova classe introdotta con l’espansione, lo Spiritborn, ci ha fatto divertire tantissimo. Gli Spiritborn combattono con arti marziali intrise dei poteri soprannaturali dei loro dei animali. “Diablo 4” aveva già combattimenti impareggiabili in cui puoi sentire ogni colpo andare a segno e vedere ogni incantesimo illuminare le stanze dei dungeon, ma la velocità e la spettacolarità degli Spiritborn dimostrano fino a che punto potete spingere il combat system senza perdere l’attrito che tanti altri giochi di ruolo d’azione sembrano trascurare.
Il soft reset dei sistemi di progressione di “Diablo 4” da parte di Vessel of Hatred, in particolare il modo in cui fate salire di livello il personaggio e il passaggio attraverso livelli di difficoltà sempre più difficili e redditizi, è l’arco che lega perfettamente insieme gli ultimi mesi di gioco passati.
Portare un personaggio dal livello 1 al livello 60 è molto più breve rispetto a prima, ma è pieno di entusiasmanti bottini e sfide che vi aiuteranno a modellare la build del personaggio come mai prima d’ora.
Mentre raccogliete potenti oggetti leggendari che aumentano le vostre abilità, raggiungerete inevitabilmente un punto in cui dovrete considerare semplicemente la build più adatta alla sopravvivenza. È qui che brillano il bottino e l’albero delle abilità malleabili di “Diablo 4”.
Dopo l’importante rielaborazione del bottino all’inizio di dell’anno, ogni pezzo di equipaggiamento ha un impatto significativo sul modo in cui costruirete il vostro personaggio, e dovrete analizzare attentamente tutto ciò che avete ottenuto in modo da arrivare ai dungeon il più preparati possibile.
Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico dell’espansione è di ottima fattura. Durante la nostra esperienza non abbiamo notato bug o glitch che potessero influenzare la nostra partita, e anche le prestazioni si sono rivelate sempre estremamente stabili.
Il comparto grafico è, come per quello del gioco base, fenomenale. La nuova zona ha un’architettura molto diversa dalla mappa del gioco base, ma sono i design dei boss ad essere davvero eccezionali.
Conclusione e Voto
Diablo IV: Vessel of Hatred: In conclusione, Vessel of Hatred è un'ottima espansione, che introduce una nuova cupa storyline, un'interessante parte di mappa e diversi elementi di gameplay estremamente divertenti, come i mercenari e la nuova classe Spiritborn. Grazie anche al grosso rework che Blizzard ha effettuato nel primo anno di vita del gioco, tutti i nuovi elementi si incastrano alla perfezione con le meccaniche del gioco base, e non vediamo l'ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro del gioco con le prossime espansioni. – Cri1603
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.
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