Dino Path Trail – La nostra recensione! (2025)

Sviluppato dall’emergente studio italiano Void Pointer e pubblicato da Human Qube Games, Dino Path Trail è un delizioso shooter roguelike isometrico con componenti survival, incentrato sull’esplorazione, la raccolta di risorse e il crafting.

Il gioco, in uscita oggi su Steam, a parer nostro è un esordio più che convincente per la software house italiana, che propone un’esperienza di gioco coinvolgente, dinamica e ricca di divertimento, e che soprattutto si distingue da decine di altri roguelike attualmente presenti sul mercato.

Storia

La trama del gioco è piuttosto semplice, ma efficace. Vestirete i panni di Lucy, una giovane ragazza segnata da un tragico evento: l’uccisione della madre e il rapimento della sorella. Spinta dal dolore e dal desiderio di giustizia, Lucy intraprende un viaggio pericoloso in un ambiente ostile pieno di dinosauri e nemici, determinata a ritrovare la sorella e a vendicare la madre.

Pur nella sua semplicità, la storia del gioco è riuscita a coinvolgerci dall’inizio alla fine e, col passare del tempo, ci siamo affezionati sempre di più a Lucy e alla sua missione.

Gameplay

Rispetto a molti altri roguelike attualmente sul mercato, Dino Path Trail introduce alcune interessanti novità pur conservando un sistema di combattimento piuttosto essenziale, ma divertente. Il cuore dell’azione si basa su sparatorie e schivate ben calibrate, con dei frametime per le schivate perfette ben bilanciato, e che rende ogni confronto con gli avversari dinamico e appagante.

Il sistema di crafting rappresenta uno degli aspetti più interessanti del gioco, aggiungendo una solida profondità al classico loop roguelike. Gli utensili, utilizzati per raccogliere risorse primarie come legno, pietre e cibo, si attivano automaticamente una volta ottenuti o craftati, eliminando la necessità di equipaggiarli manualmente e rendendo il ritmo di gioco più fluido. Il sistema di crafting e personalizzazione include una discreta varietà di utensili ed equipaggiamenti, onestamente più di quanti ce ne saremmo aspettati.

Come accennato in precedenza, il combat system rimane semplice, ma estremamente funzionale: il giocatore può equipaggiare un’arma principale e un esplosivo, da utilizzare strategicamente in base alla situazione. Ogni arma può essere potenziata con un massimo di tre migliorie, reperibili nei fortini disseminati sulla mappa o acquistabili nei negozi. Una volta sbloccate per la prima volta, queste migliorie diventano disponibili per la creazione al campo base nelle run successive, incentivando la progressione e la sperimentazione del giocatore.

Durante ogni run è possibile trovare uova di dinosauro sparse nel mondo di gioco: offrendo queste reliquie agli altari presenti nella mappa si sbloccano abilità passive che rimarranno attive fino alla morte del personaggio.

Nel corso dell’avventura, Lucy si ritroverà con una taglia crescente sulla propria testa: più alta è la taglia, più il mondo di gioco si farà ostile, con nemici più aggressivi e numerosi. Questo sistema di difficoltà adattiva si attiva sia sconfiggendo banditi che con l’avanzare dei giorni in-game, spingendo il giocatore a bilanciare esplorazione e velocità per evitare di essere sopraffatto.

Anche l’alimentazione riveste un ruolo strategico: nutrirsi non solo ripristina la salute, ma garantisce anche bonus specifici, che variano in base alla complessità del cibo consumato (i piatti più semplici offrono bonus standard, mentre quelli più elaborati forniscono bonus nettamente più significativi.

Prima di ogni run, è possibile tornare al campo base, un luogo centrale per la preparazione e la gestione del proprio equipaggiamento. Qui si possono cucinare piatti elaborati, creare utensili, potenziare armi già sbloccate e migliorare le strutture stesse del campo. L’espansione del campo base sblocca progressivamente nuove stazioni di lavoro, migliorie per utensili e ricette più complesse, favorendo una crescita tangibile tra una run e l’altra.

Comparto tecnico e grafico

Il comparto tecnico del gioco è di ottima fattura. Durante la nostra avventura non abbiamo mai riscontrato bug o glitch che potessero influenzare negativamente l’esperienza di gioco, e anche le performance si sono rivelate estremamente stabili.

Il comparto grafico del titolo è senza dubbio uno degli elementi che ci ha colpito di più. Nonostante lo stile visivo minimali, l’art direction è sorprendentemente curata e affascinante, con una buona varietà di biomi e ambientazioni generate proceduralmente.

Un plauso speciale va al design dei dinosauri, che ci ha pienamente soddisfatti: a nostro avviso, si tratta di alcune delle migliori reinterpretazioni viste nel medium videoludico. Le creature fondono con grande equilibrio elementi realistici e tratti immaginifici, risultando credibili ma al tempo stesso originali.

La software house ha collaborato con paleontologi per garantire una base anatomica dei dinosauri attendibile, senza rinunciare però alla propria libertà creativa. Il risultato è stato un bestiario affascinante e visivamente delizioso, capace di trasmettere carattere e identità a ogni specie di dinosauro incontrata nell’avventura.

Conclusione e Voto

Versione testata: PC

Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.

E voi giocherete a Dino Path Trail? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!