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Dragon Ball: Sparking! Zero – La recensione del nuovo videogioco di Dragon Ball ! (2024)

Sviluppato da Spike Chunsoft e pubblicato da Bandai Namco, “Dragon Ball: Sparking! Zero” è il sequel spirituale dell’amatissima saga Budokai Tenkaichi, che ha portato i fan di Dragon Ball a divertirsi a suon di combattimenti, ma che ha latitato per gli ultimi 17 anni. Fortunatamente, Sparking! Zero raccoglie quest’eredità in maniera magistrale, scrivendo al tempo stesso un nuovo capitolo per la saga ma fungendo anche da bellissima lettera d’amore per tutti i fan del fenomeno mondiale scritto e disegnato dal compianto maestro Akira Toriyama.

Noi di Nerd Al Quadrato lo abbiamo giocato e siamo qui per dirvi la nostra!


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Storia

Come nei giochi precedenti, “Dragon Ball: Sparking! Zero” presenta una modalità storia particolarmente estesa che copre tutto il canone della saga dalla prospettiva di otto personaggi diversi. La modalità storia è dannatamente divertente da giocare. Sebbene non ci siano tanti combattimenti come nei giochi precedenti, dato che ogni modalità storia principale si attiene principalmente ai combattimenti canonici, non solo è sempre divertente giocare attraverso tutti gli archi narrativi di Dragon Ball, ma le poche volte in cui la modalità storia di “Dragon Ball: Sparking! Zero” ha un filmato completo, questo è sempre realizzato per apparire il più splendido possibile grazie all’ottima grafica del gioco.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Dove la modalità storia brilla davvero, ovviamente, è con le storie “What If” che si diramano in scelte alternative della storia. Molte delle storie “What If” di “Dragon Ball: Sparking! Zero” raccontano narrazioni coinvolgenti che portano i personaggi in nuove affascinanti direzioni, con alcuni esempi notevoli come Goku che salva Piccolo non appena Cell si mostra e due diversi “What If” di Goku che sopravvive alla lotta con Radish. Una delle cose più divertenti che un giocatore può provare è tornare indietro per trovare tutti i percorsi ramificati e, indipendentemente dal personaggio che userete, troverete sicuramente qualcosa di coinvolgente da fare.

Ovviamente chi non ha mai letto o visto “Dragon Ball” non saprà, al momento di compiere le scelte, quale sarà la scelta canonica e quella “What If”, ma secondo noi è proprio questo il punto di forza del gioco dato che chiunque, fan o novizio, potrà sperimentare colpi di scena di cui non era a conoscenza. Infine, secondo noi l’intera struttura della storia è ben pensata, e riassume in maniera molto veloce (a volte frettolosa, ma non è facile riassumere 40 anni di storie in poche missioni) praticamente ogni singola saga nella storia del franchise.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Gameplay

Per quanto riguarda il gameplay, “Dragon Ball: Sparking! Zero” utilizza praticamente lo stesso gameplay dei giochi originali Budokai Tenkaichi, ed è migliore che mai. Questo nuovo capitolo ha reso il combattimento molto più veloce e dinamico rispetto a qualsiasi altro gioco della saga Budokai Tenkaichi, con personaggi che si muovono sempre a velocità incredibilmente elevate e causano una distruzione massiccia dell’ambiente circostante a ogni turno.

Con un ulteriore tocco di classe, anche i loro corpi vengono sporcati e danneggiati a velocità maggiori.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Il combattimento in Sparking! Zero è in gran parte lo stesso di Budokai Tenkaichi, ma ci sono alcune aggiunte e modifiche notevoli nella qualità della vita. L’indicatore Blast Stock, ora chiamato “Skill Count”, si ricarica molto più velocemente rispetto ai giochi precedenti, rendendo più facile usare abilità, trasformazioni e mosse finali più volte per partita, ma l’aggiunta di nuove mosse difensive come Revenge Counter e Perception aggiungono ancora più profondità al combattimento rispetto a prima. Lo stile di combattimento di Budokai Tenkaichi non è mai stato così raffinato come in “Dragon Ball: Sparking! Zero”, e non potremmo esserne più entusiasti.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Come nei giochi precedenti, c’è una curva di apprendimento netta per il combattimento. Mentre è abbastanza facile cavarsela con gli elementi di combattimento di base, imparare le abilità più avanzate è la differenza fondamentale tra avere vita facile e lottare fin dall’inizio, anche se state solo giocando contro il computer. Fortunatamente, imparare il combattimento più avanzato di “Dragon Ball: Sparking! Zero” è in gran parte una questione di pazienza e tempismo, ed è abbastanza facile ottenere un minimo di abilità, sia che siate giocatori occasionali, sia che siate fan dei vecchi capitoli.

Un problema che i giocatori potrebbero avere quando sono da soli è con l’IA. Mentre l’IA è in gran parte coerente, ci saranno numerose volte in cui l’IA del gioco farà cose senza senso, che si tratti di uscire da una trasformazione solo per tornarci dentro poco dopo, uscire dai limiti del ring in modalità torneo o semplicemente non fare nulla mentre il nostro personaggio sferra un colpo dopo l’altro. Non capita molto spesso, ed è il tipo di problema che una futura patch risolverà sicuramente, ma può comunque rendere le campagne per giocatore singolo più fastidiose del necessario.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Ciò per cui i giochi Budokai Tenkaichi sono più noti dopo il loro gameplay è l’enorme elenco di personaggi che ogni gioco vanta, e “Dragon Ball: Sparking! Zero” porta questa filosofia agli estremi più folli. Infatti, vanta un elenco di 182 personaggi che coprono sia il materiale canonico che i film originali non canonici (anche se ci sono alcune notevoli esclusioni, come Pikkon e King Piccolo) e, fortunatamente, la stragrande maggioranza di essi è disponibile fin da subito.

Qualsiasi personaggio mancante può essere sbloccato giocando a varie modalità di gioco o acquistandoli dal negozio e, data la facilità con cui è possibile ottenere la valuta di gioco, è molto facile massimizzare l’elenco.

Ciò che rende i personaggi ancora più divertenti è quanta attenzione ai dettagli il gioco mette nel loro gameplay. Ogni tecnica che un personaggio può usare in “Dragon Ball: Sparking! Zero” è piena di easter egg di momenti classici sia canonici che non canonici, sia che si tratti semplicemente di un personaggio che usa un’abilità o quando una determinata abilità viene usata contro un avversario specifico. Ci sono decine di riferimenti di questo tipo nel gioco e vederli spuntare in momenti casuali è uno dei motivi principali per cui giocare è così divertente e non annoia mai neanche per un attimo.

Personaggi di “Dragon Ball: Sparking! Zero”

Una delle aggiunte più attese di “Dragon Ball: Sparking! Zero” è stata la modalità battaglia personalizzata e, per la maggior parte, è all’altezza delle aspettative. Il lato negativo è che, poiché il sistema deve tenere conto di qualsiasi scenario casuale che una persona potrebbe creare, i dialoghi nella modalità battaglia personalizzata del gioco tendono a essere forzati e decisamente insensati, a volte non corrispondono nemmeno al contesto della storia. Detto questo, la modalità è comunque fantastica da giocare.

Non solo offre un sacco di battaglie pre-create divertenti fin dall’inizio, ma la quantità quasi illimitata di scenari e dialoghi che il giocatore ha a disposizione consente un’incredibile quantità di creatività su cui è possibile trascorrere ore senza nemmeno scalfire la superficie di ciò che è possibile fare nel gioco.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Comparto tecnico e grafico

Il comparto tecnico del gioco ha alti e bassi. Durante la nostra esperienza siamo incappati spesso in bug e glitch, specie relativi all’IA nella modalità Storia, ma a parte ciò anche le performance, sebbene quasi sempre ancorate a 60 fps, hanno avuto diversi cali, specialmente in situazioni di combattimento con molti effetti particellari a schermo.

Il comparto grafico del gioco è sbalorditivo. I personaggi, le animazioni e le mosse sono talmente curati alla perfezione che a volte sembra di guardare una puntata dell’anime mentre le ambientazioni, sebbene molto varie tra di loro, pecchino un po’ di dettagli grafici, con texture che spesso risultano estremamente piatte e a bassa risoluzione.

“Dragon Ball: Sparking! Zero”

Conclusione e Voto

Dragon Ball: Sparking! Zero: In conclusione, Dragon Ball: Sparking! Zero è un'eccellente aggiunta al franchise di Budokai Tenkaichi, che giustifica ampiamente i quasi 20 anni di assenza. Ci sono sicuramente alcuni piccoli problemi con il gameplay dell'IA e la presentazione generale delle mappe, ma tra quanto affina il lavoro dei suoi predecessori e ogni nuova aggiunta stellare al gameplay, non potevamo chiedere di meglio. Che qualcuno sia cresciuto con i vecchi giochi o che si stia tuffando in quest'avventura per la prima volta, Dragon Ball: Sparking! Zero è estremamente divertente da giocare, ed è decisamente uno dei migliori giochi di Dragon Ball di tutti i tempi. Cri1603

9
von 10
2024-10-21T10:59:00+0200
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.
“Dragon Ball: Sparking! Zero”

E voi avete già giocato a “Dragon Ball: Sparking! Zero”? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!

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