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Dune: Prophecy 1×05 – Analisi del nuovo episodio della serie di Dune! (2024)

È stato da poco rilasciato il quinto episodio di Dune: Prophecy, e noi di NerdAlQuadrato siamo qui con la nostra analisi completa!

⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “Dune: Prophecy” ⚠️

Come detto in precedenza, la serie è ambientata 10.000 anni prima della nascita di Paul Atreides e poco dopo la distruzione del dominio delle Macchine Senzienti“Dune: Prophecy” vuole narrare le origini della congrega più importante del mondo di Dune, le Bene Gesserit, seguendo le gesta, tra i tanti, di due sorelle Harkonnen.

Il quinto episodio di Dune: Prophecy, intitolato “Nel Sangue, Verità”, continua a esplorare gli intricati giochi di potere e i segreti nascosti che caratterizzano questa serie spin-off ambientata nell’universo creato da Frank Herbert.

Vi ricordiamo che l’articolo sarà suddiviso in due parti: un’analisi completa di quanto visto (“L’inizio della fine”) e un parere conclusivo con voto (“Una ripresa quantomeno necessaria”)!

Dune: Prophecy
Dune: Prophecy

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L’inizio della fine

Desmond Hart, nominato Bashar dall’imperatore Javicco Corrino, cioè nominato comandante di alto grado (grado che garantisce il controllo delle truppe della casa imperiale), consolida la sua influenza sull’Imperium con il mandato di sradicare il tradimento nei confronti dell’impero stesso. Una rivelazione sconvolgente emerge dall’analisi del suo sangue: è il discendente di due grandi casate, gli Atreides e gli Harkonnen.

Questo solleva interrogativi sulla sua discendenza, soprattutto quando menziona che sua madre biologica era una Sorella. Informazione che sicuramente sarà la chiave per una svolta futura, considerando che l’unione di due famiglie di questo calibro provoca, secondo il piano delle Bene Gesserit, un unione sanguigna così poderosa da generare un erede dal potere immenso. E questo spiega l’iniziale dimostrazione di forza, o per meglio dire di potere immenso, da parte di Desmond.

Dune: Prophecy
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Nel frattempo, l’Imperatrice Natalya forma un’alleanza segreta con Desmond per contrastare l’influenza della Sorella Francesca sull’imperatore Corrino, mandata appositamente per riacquistare l’egemonia delle sorelle considerando, tra l’altro, l’interesse che l’imperatore prova per lei. Le tensioni aumentano quando Francesca cerca di riaffermare il controllo sulla Sorellanza. In mezzo a questi intrighi politici, Ynez, erede al trono, affronta sfide personali, tra cui la scoperta da parte di Constantine di piani di ribellione che coinvolgono il suo amante, Keiran, il quale occupa, o meglio occupava, anche il ruolo di addestratore.

Scoperta che conduce Ynez al rancore più totale verso quanto accade. Motivo per cui sfrutta i suoi poteri da veritiera per ottenere la verità dal traditore, in modo tale da capire come muoversi in una tale situazione. Successivamente, un tentativo di attentato, mosso da Keiran, un Atreides, contro Desmond in un lounge delle spezie fallisce, poiché costui sopravvive illeso scoprendo, tra l’altro, che la ragazza a capo del locale non era altro che una Sorella in borghese.

Su Wallach IX, Tula scopre che Lila, conservata in stasi, contrariamente da quel che immaginava la co-protagonista, è ora ospite dello spirito della nonna Raquella. Insieme, dopo attente analisi svolte in laboratorio, rivelano che il potere di “bruciare la mente”, e quindi il potere che spaventa tanto la sorellanza poiché risulta l’unico potenziale impedimento del loro dominio “nel dietro le quinte”, di Desmond è legato a un antico patogeno progettato e generato dalle macchine intelligenti, il quale attacca i centri della paura nel cervello umano fino a torturare sia mente che corpo. Un virus, così viene definito da Sorella Raquella nel corpo della giovane Lila.

Dune: Prophecy
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Una ripresa quantomeno necessaria

Nonostante il problema che ha influenzato fortemente la considerazione dei precedenti episodi agli occhi del pubblico, ovvero, nonostante la sua breve durata, la quale conta appena sei episodi, la quantità di carne al fuoco che è stata posta che risulta eccessivamente sostanziosa, motivo per il quale la visione dei vari episodi disponibili ad oggi genera una certa noia e dunque risulta difficoltosa, questo episodio si distacca considerevolmente dai precedenti. L’efficacia complessiva, che nei precedenti episodi è stata messa in discussione da una gestione non riuscita di numerose trame e della quasi totalità dei personaggi, stavolta risulta effettivamente efficace!

Quest’ultimo episodio, come detto, si distacca dagli altri a livello narrativo in maniera alquanto decisa: la gestione precedentemente definita “poco funzionale” e mal eseguito dei personaggi, qui risulta un buon connubio di trame e questioni che vertono, o meglio cominciano a vertere, su un unico finale. Detto ciò, per quanto riguarda la direzione registica, la quale in precedenza è stata definita manualista, non si ha alcuna sensazione di miglioramenti, se non per un’ottima gestione delle luci e delle ombre. L’accompagnamento sonoro, invece, risulta ancora una volta non del tutto coeso col resto, ma più vicino alle scene in questo episodio.

Insomma, a conti fatti, un episodio che riprende i dilemmi dei primi quattro episodi con, però, dei miglioramenti che rendono la narrazione più vicina a quel che sin dall’inizio doveva essere, siccome quelle impronte ha seguito, ovvero una trama in stile Game of Thrones.

7/10

Dune: Prophecy
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Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio?

Massimo Massullo

Massimo Massullo. Redattore di Nerd Al Quadrato. Studente iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia (articolazione di Filosofia), presso la Sapienza di Roma. Aspirante scrittore, filosofo e professore. Amante del cinema e del mondo nerd.

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