Dynasty Warriors: Origins – La nostra recensione! (2025)
Sviluppato e pubblicato da Koei Tecmo, Dynasty Warriors: Origins è il nuovo capitolo della famosa saga musou che da decenni appassiona migliaia di persone, e che con questo nuovo capitolo reinventa l’intero genere musou in maniera eccezionale.

Storia
In Dynasty Warriors: Origins, interpreterete un vagabondo “senzanome”, che interviene in aiuto di varie figure storiche durante le loro battaglie più importanti. La ragione narrativa alla base di tutto questo è abbastanza solida: questo consente a Koei di farvi passare da una fazione all’altra e combattere in diverse battaglie attraverso tutta la Cina senza dover spiegare perché un personaggio storico reale si trovi in un luogo dove non dovrebbe essere. Sfortunatamente, per qualche motivo Koei ha poi deciso di dare a questo vagabondo un proprio arco narrativo, includendo amnesia, misticismo, destino e molto altro, ed è qui che per noi viene compromessa l’esperienza narrativa, che si fa sempre meno coerente.

Gameplay
Non c’è mai stato un combattimento Musou così soddisfacente come quello di Dynasty Warriors: Origins, per una moltitudine di ragioni. La consueta gioia di far volare via dozzine di soldati semplici con un singolo colpo di spada è una di queste, ma è nei combattimenti contro ufficiali e generali nemici che il combat system del gioco brilla davvero.
Questi avversari più potenti hanno barre di resistenza che dovrete esaurire per renderli vulnerabili a un potente attacco da parte vostra. Per farlo, però, dovrete schivare i loro colpi fino a quando non riuscirete a trovare un’apertura o, meglio ancora, parare i loro attacchi per ridurre più rapidamente la loro resistenza. Questo scambio di colpi, che si verifica su ogni campo di battaglia, è sempre emozionante e soddisfacente.

Tuttavia, limitarsi a falciare i nemici non basta per sconfiggere un esercito. Dovrete anche contribuire attivamente a cambiare le sorti della battaglia con le vostre azioni. Catturare basi ridurrà il morale nemico e rallenterà l’avanzata delle loro forze, e insieme agli altri obiettivi assegnati, vi terrà costantemente impegnati. Correre freneticamente sul campo di battaglia è fondamentale per vincere le battaglie e progredire nella vostra avventura, e abbiamo particolarmente apprezzato il ritmo frenetico che ne deriva.
Più di ogni altra cosa nel gioco, sono stati i grandi momenti epici a lasciarci a bocca aperta. Il senso di grandiosità nelle battaglie è più spettacolare che mai, e quando radunate le vostre truppe per caricare insieme è semplicemente magico. Origins sembra davvero un gioco che inaugura una nuova ed entusiasmante era per Dynasty Warriors, e speriamo che i futuri capitoli della saga attingano dalle novità presenti in questo capitolo come base per il gameplay.

Il combat loop di Dynasty Warriors: Origins è davvero coinvolgente e, grazie alla varietà di armi che acquisirete durante la vostra avventura, riesce a mantenersi fresco e interessante dall’inizio alla fine. La spada con cui inizierete la partita sarà l’arma più familiare per i fan della serie, con attacchi deboli che possono essere seguiti da attacchi forti per scatenare combo potenti sui nemici.
Tuttavia, tutte le altre tipologie di armi che troverete lungo il percorso presentano un po’ più di complessità, come i guanti che permettono di cambiare postura per variare gli attacchi o le ruote che, con un tempismo preciso durante le combo, offrono attacchi bonus devastanti. Ci sono persino armi più pesanti che ricordano quasi Monster Hunter, con attacchi caricati più lenti ma in grado di infliggere danni enormi, persino ai boss, se usati correttamente.

Non passerete però tutto il tempo a combattere in battaglie epiche, perché c’è anche una mappa del mondo da esplorare. La mappa è ricca di risorse da raccogliere, personaggi con cui parlare e mini-battaglie ripetibili all’infinito, perfette per i fan del grinding. È proprio in questo mondo aperto che il gioco cala di qualità. Non c’è un modo semplice per vedere dove si trovano missioni secondarie specifiche o personaggi sulla mappa, e vagare qua e là tra le province a cavallo o in barca richiede molto tempo, rendendo l’esplorazione parecchio noiosa.

Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico del gioco è di buona qualità. Durante la nostra partita non abbiamo riscontrato bug o glitch che potessero influenzare la nostra esperienza di gioco, e anche le prestazioni si sono mantenute sempre estremamente fluide e stabili.
Il comparto grafico del titolo è discreto. La qualità grafica generale è parecchio datata, così come il level design e il livello di dettaglio delle varie mappe, ma il design dei vari personaggi primari e secondari e dei nemici è davvero lodevole e di alta qualità.

Conclusione e Voto
Dynasty Warriors: Origins: In conclusione, Dynasty Warriors: Origins è un gioco spettacolare che manda avanti la saga in avanti in modi nuovi ed entusiasmanti. Il gameplay è sempre frenetico e coinvolgente, e con così tante tipologie di armi e attacchi speciali a disposizione, c’è una varietà di stili di gioco davvero eccezionale. Tolta qualche incertezza dal lato tecnico e grafico, tutto il gioco è estremamente solido e vi terrà incollati allo schermo per ore e ore, senza mai annoiarvi. – Cri1603
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.

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