Emilia Pérez – La recensione del musical che Cannes ha amato! (2024)
“Emilia Pérez” è il nuovo film di Jacques Audiard. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo visto in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e siamo qui per dirvi la nostra!
La recensione di “Emilia Pérez” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler (“Esta gente habla”), analisi del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.

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Recensione No-Spoiler di “Emilia Pérez”
“Emilia Pérez” è l’atipico musical diretto dal grande Jacques Audiard che ha sbalordito, nel senso positivo della parola, il Festival di Cannes. Atipico per l’argomento che tratta: un’avvocatessa di nome Rita (Zoe Saldaña) viene rapita dal boss mafioso Manitas del Monte (Karla Sofía Gascón), che ha bisogno di lei per soddisfare il suo sogno: diventare una donna di nome Emilia Pérez. Dopo 4 anni, però, Emilia comincia a sentire la mancanza di sua moglie Jessi (Selena Gomez) e dei suoi figli.
La punta di diamante del film sono le 4 attrici protagoniste, che hanno tra l’altro vinto il premio in ex-aequo a Cannes: Karla Sofía Gascón, Zoe Saldaña, Selena Gomez e Adriana Paz. La migliore è stata forse la Saldaña, che riesce per la prima volta a mettere in risalto il suo vero talento, visto anche il suo passato da ballerina; le sue canzoni sono le più memorabili, insieme a qualcuna di Selena Gomez, già affermata da anni e anni nel mondo della musica internazionale.
Le sequenze musical (e sarò anche di parte da amante del genere) sono ben realizzate, coreografate ed eseguite. Aggiungono molto alla narrazione, invece di rubare tempo a schermo. È però un peccato che giusto un paio restino realmente impresse, ma non ci addentriamo nel discorso per evitare di fare spoiler.
La sopracitata narrazione è forse l’unico vero problema del film: vedendolo, si percepisce la mano di Netflix (che l’ha infatti acquistato). È sensata la scelta di mandarlo direttamente in streaming piuttosto che nelle sale (anche se in Italia verrà rilasciato il 9 gennaio al cinema grazie a Lucky Red), vista anche la componente visiva che non resta particolarmente stampata negli occhi dello spettatore.
Voto: 8-/10

Esta gente habla
Questo paragrafo, che conterrà spoiler, è intitolato alla canzone “El Mal”, cantata e performata internamente da Zoe Saldaña. Questo pezzo musicale è forse il più memorabile e orecchiabile di “Emilia Pérez”, ed è simbolo di un grande messaggio che porta avanti il film: quello della discriminazione.
Infatti, il film ha protagonista proprio una donna transgender che, a un certo punto, comincia a frequentare un’altra donna. Un tema delicato, considerando che la comunità LGBT è spesso bersaglio di discriminazioni, e portare un film così al cinema è di per sé un rischio. Audiard getta però una critica sull’intero mondo e sulla sua discriminazione nei confronti di tutto ciò che è visto come “diverso”.
Prendiamo come esempio “La La Land” di Damien Chazelle: quel film è un musical tipico, usuale, in cui tutti cantano insieme canzoni pop e allegre, piene di colori nelle scenografie e con delle coreografie di gruppo. “Emilia Pérez”, eccezion fatta per qualche numero, vede delle coreografie che mettono in risalto un unico personaggio, con una fotografia spenta, e a volte fermano addirittura quelli di contorno.
Infatti, più che un inno alla gioia e all’amore, le sequenze musical di questa pellicola evidenziano l’astio tra le persone. La canzone “El Mal”, già citata prima, ha protagonista la Rita di Zoe Saldaña, che in un momento di sconforto ferma il tempo e critica uno a uno tutti i presenti in sala durante il discorso di Emilia per promuovere Lececita. Sale sui tavoli e, tra un ballo e un altro, lancia brutte parole su chiunque. Nel titolo abbiamo citato le parole del ritornello: “Esta gente habla”, ovvero “Questa gente parla”.

Analisi del finale di “Emilia Pérez”
Nel finale di “Emilia Pérez”, la protagonista viene rapita da nientemeno che Jessi e il suo amante e futuro sposo Gustavo. Questi ultimi spediscono delle dita nell’ufficio di Rita, ricattandola: le ridaranno Emilia in cambio di una notevole somma di denaro. Rita recluta però dei soldati che la accompagneranno in questa missione, nascosti e pronti all’attacco.
Sul posto, però, vengono sgamati e scoppia una sparatoria. La situazione si conclude quando Emilia fa intendere a Jessi di essere in realtà suo marito, che lei credeva morto. Così Gustavo mette in macchina le due, ma la giovane la dirotta, facendosi esplodere. Rita assiste alla scena della morte di tutti e tre. La scena finale del film vede una processione in onore di Emilia, guidata proprio da Epifania.

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Opinione finale con voto
lIl film, in confusione, è un ottimo prodotto cinematografico. Audiard, grazie alla sua regia, condisce un cast stellare: Zoe Saldaña ha probabilmente già la statuetta degli Oscars in mano (nella categoria attrice non protagonista). La componente musical, a differenza di un “Joker: Folie À Deux”, aggiunge molto alla storia e manda un messaggio ben preciso. Promosso a pieni voti.
Voto: 8-/10

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E voi avete visto “Emilia Pérez”? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!