Festival di Cannes e Venezia 82 – Ecco i primi probabili titoli che saranno presenti! (2025)
Poche ore fa, Deadline ha rilasciato un articolo in cui speculava su quali titoli, quest’anno, avrebbero avuto la propria première mondiale ai festival di Cannes e Venezia, i più prestigiosi al mondo.
Una marea di film sono stati citati dalla sopracitata fonte, e noi di NerdAlQuadrato siamo qui per riportarvi il tutto!

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Tutti i titoli che si divideranno tra Cannes e Venezia
Come riportato da Deadline, tutto ciò che segue da qui in avanti è da prendere con le proverbiali pinze: tutto potrebbe essere stravolto all’ultimo minuto, come spesso succede.
Partendo dal Festival de Cannes: il film la cui presenza sembra esser certa è “Mission: Impossible – The Final Reckoning”; Cruise ha visto la sua carriera essere rilanciata nel 2022 proprio grazie al festival francese, con “Top Gun: Maverick”, pellicola che tra l’altro fu prodotta da Paramount+, così come è stato per l’ottavo capitolo di M:I; la première di questo film sarà al 70% alla Riviera.

Altri titoli quasi assicurati sono: “Father, Mother, Sister, Brother” di Jim Jarmusch (“Dead Man”, “Ghost Dog: The Way of the Samurai”, “Only Lovers left alive”), con Cate Blanchett e Adam Driver nel cast; “Young Mothers” dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne; “Sentimental Value”, diretto da Joachim Trier (“The Worst Person in the World”, “Olso, August 31st”, “Thelma”); “The Disappearance of Joseph Mengele” di Kirill Serebrennikov (“Limonov: The Ballad”); ultimo, ma non per importanza, “The Phoenician Scheme” di Wes Anderson, la cui data di rilascio statunitense è stata da poco fissata al 31 maggio.
Ci sono 4 film che invece Deadline ha assicurato non essere presenti nella line-up di Cannes: parliamo di “F1”, il film da 300 milioni di dollari di budget con Brad Pitt; “Superman” di James Gunn, che darà inizio al lato cinematografico del DCU; “Elio“, l’ultimissimo prodotto Disney Pixar, la quale è famosa per aver collaborato più volte col festival; “28 anni dopo”, terzo capitolo della saga di Danny Boyle, il quale sarà il primo di una nuova trilogia assestante.
Altre probabili pellicole: “Amrum” di Faith Akin, “An Affair” di Arnaud Desplechin, “Novelle Vague” di Richard Linklater, “The doctor says I’ll be alright, but I’m feeling blue” di Mascha Schilinski (il quale, secondo la fonte, dovrebbe concorrere per la Palma d’Oro), “Orphan” di Lazlo Nemes, “Cotour” di Alice Winocour, “Resurrection” di Bi Gan, “Yes” di Nadav Lapid, “De Gaulle” di Antonin Baudry e “Vie Privée” si Rebecca Zlotowski. A24 sarebbe invece propensa a portare due film: “Eddington” di Ari Aster e “Highest 2 Lowest” di Spike Lee.

Altri prodotti sono però incerti, visto che la lavorazione potrebbe non essere ultimata in tempo per la rinomata première in Riviera: “The Chronology of Water” di Kirsten Stewart, “Silent Friend” di Ildiko Enyedi, “The History of Sound” con Josh O’Connor e Paul Mescal, “Orwell” di Raoul Peck, “Eleonor The Great” di Scarlett Johansson, “Woman and Child” di Saeed Roustaee, “The Stories” di Abu Bakr Shawky, “Rosebush Pruning” di Karim Aïnouz, “The Secret Agent” di Kleber Mendonca Filho e “Calle Malaga” di Maryam Touzani.
C’è inoltre una sfilza di film che è in bilico tra la première a Cannes e quella a Venezia, un 50:50: “Die, My Love” di Lynne Ramsay, “The Lost Bus” di Paul Greengrass, “The Mastermind” di Kelly Richardt, “Unidentified” di Haifaa Al-Mansour, “Two Prosecutors” di Sergey Lotznitsa, “Fuori” di Mario Martone.
Due ultime grandi incognite sono “The Way of the Wind” di Terrence Malick e “Dracula” di Luc Besson. Il primo è un titolo che è in lavorazione da moltissimi anni, e che a ogni edizione punta a Cannes ma senza mai essere pronto entro il maggio dell’anno in questione. Ad aprile verrà annunciata la line-up del festival, ma del film non abbiamo alcuna notizia; ce la farà questa volta o verrà presentato l’anno prossimo? Il secondo, invece, ha una finestra di rilascio fissata per luglio 2025, rendendo Cannes l’unica mostra possibile a cui avere première; delle voci interne sembrerebbero contrarie a una tale presentazione.

Per quanto riguarda Venezia, la faccenda si fa più complessa. Questo perché al rinomato festival se ne accavallano altri due: Telluride e Toronto. Molti film che negli anni passati sembravano essere dati per scontato al Lido, sono stati accaparrati da questi due, principalmente quelli più mainstream.
I titoli più probabili sarebbero: “Bugonia” di Yorgos Lanthimos (in uscita a novembre), “Sacrifice” di Romain Gavras, “The Smashing Machine” di Benny Safdie, “Roofman” di Derek Cianfrance, “No Other Choice” di Park Chan-wook, “Hamnet” di Chloé Zhao, “Mother Mary” di David Lowery e “& Sons” di Pablo Trapero, “The Wave” di Sebastián Leilo, “Ann Lee” di Mona Fastvold e “After the Hunt” di Luca Guadagnino. Due film “in forse” sono “Alpha di Julie Ducornau (già vincitrice della Palma d’Oro e che, se dovesse essere pronta in tempo per Cannes, potrebbe rinunciare a Venezia) e il documentario su Elon Musk di Alex Gibney.

Anche Netflix potrebbe portare una buona scorpacciata di film: “Jay Kelly” di Noah Baumbach, “The Ballad of a Small Player” di Edward Berger (che è ormai famoso per evitare Venezia come la peste e che quindi potrebbe optare per Toronto) e “Frankenstein” di Guillermo Del Toro.
La più grande sorpresa è però il fatto che, secondo alcune indiscrezioni interne a Deadline, “One Battle After Another”, il prossimo film di Paul Thomas Anderson con Leonardo Di Caprio, potrebbe subire uno slittamento per essere presentato a Venezia. L’attuale data di rilascio è fissata all’8 agosto, bisogna vedere come evolverà la situazione.

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Cosa ne pensate? Andrete in presenza a uno dei due festival? Quale attendete di più?
Fonte: Deadline