DC ComicsFumettiTecnologia

Francesco Mattina – Un disegnatore colpevole di sfruttamento dell’IA? (2024)

Da diversi mesi sembra che il problema dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale in campo artistico non sia destinato a scemare, tutto il contrario. Da quando è iniziato lo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, è stato sollevato un vespaio e l’argomento, rimbalzando di qua è di là, è diventato una vera e propria polveriera pronta a esplodere. Recentemente la faccenda è divenuta oggetto di discussione anche nel mondo dei comics, dove diversi artisti sono stati accusati: Francesco Mattina, Daxiong, Andrea Sorrentino

Il caso più “recente” e curioso è quello di Mattina, accusato per la prima volta nel 2019, cinque anni fa, quando i generatori di immagini ancora erano bambini in fasce, e riaccusato nuovamente qualche giorno fa, a seguito dell’uscita delle sollecitazioni di DC comics per il mese di settembre. Questa volta, però, le incriminazioni provengono da qualcuno di più importante: Adi Granov, illustratore di livello per Marvel Comics, e Scott Williams, nientemeno che l’inchiostratore dell’acclamato disegnatore Jim Lee e candidato all’Eisner Awards nel lontano ’93, che ha lavorato per anni nell’industria su personaggi di grande importanza. Ora Francesco Mattina si trova in una situazione difficile, dovendo rispondere a delle dure critiche senza l’apparente possibilità di cavarsela tanto bene.

Francesco Mattina
Francesco Mattina

PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATI SU TUTTE LE NEWS, SEGUITE IL NOSTRO CANALE TELEGRAM!


Le accuse di Williams e Granov

Tutto inizia qualche giorno fa, quando la DC Comics ha rilasciato le sollecitazioni per il mese di settembre 2024, ovvero la lista di tutte le opere che usciranno in quel periodo dell’anno. Fra le molte, ci sono tre copertine in particolare che hanno attirato subito l’attenzione, nell’ordine: la variant di Superman #18, la variant di Batman: The Brave and The Bold #17 e la variant di Action Comics#1069, tutte quante realizzate dal disegnatore italiano Francesco Mattina.

Soprattutto nel caso delle ultime due sembra abbastanza evidente l’aiuto dell’IA nella realizzazione: nella seconda il simbolo del pipistrello è tutto storto, mentre nella terza la S del famoso logo della casa di El presenta una doppia fine.

Il primo a esprimersi sulla questione è stato Scott Williamson, l’inchiostratore di Jim Lee, che tramite un colorito post su X non ha lasciato a intendere la sua posizione:

Fanculo a questo imbroglione.

Chi l’ha detta

La mattina del 15 giugno è stata la volta di Adi Granov, che su Facebook ha fatto la voce grossa, chiarendo il suo punto vista:

Quando i generatori di immagini vennero alla ribalta, la prima persona che mi venne in mente fu il plagiatore seriale Francesco Mattina, perché pensavo che lui avrebbe pensato che tutti i suoi Natali dovessero arrivare a un certo punto. Se non ricordi, ha fatto tutta una carriera basata sul photobashing dell’arte di altre persone (inclusa la mia) in qualunque cosa tu voglia chiamare il suo “lavoro”.

Non pubblico post su artisti che non mi piacciono, ma né lo considero un artista né posso nascondere la mia antipatia per il continuo palese plagio. A ogni modo, ecco la sua nuova copertina. Non solo è un imbroglione, ma non è nemmeno abbastanza bravo da nascondere l’evidente errore su uno dei simboli più iconici di tutta la cultura pop.

Dopo che il suo post è andato virale, Granov ha continuato il suo attacco, spiegando ulteriormente la situazione:

La copertina che ho postato di Francesco Mattina, proprio come tutti i suoi lavori che abbia mai visto, è un’antitesi letterale di tutte queste cose. Ha avuto una carriera molto lunga costruita sull’inganno del pubblico con i suoi trucchetti digitali a buon mercato, usando sfocature e riflessi per mascherare e oscurare tutti gli elementi che ha rubato a tanti miei colleghi, me compreso. Non sono il primo a sottolinearlo, se ne è parlato molte volte nel corso degli anni, ma ha sempre avuto persone che lo difendevano anche quando le prove erano inconfutabili.

[…] Quindi torniamo a Mattina. Non voglio maltrattarlo o fargli del male, ma si sta prendendo gioco di tutti noi, ed è stata tutta la sua carriera. Vi sta vendendo un’appariscente spazzatura creata senza alcuna cura, abilità o onestà. Sta solo cercando di ingannare tutti per ragioni che solo lui conosce. Dal mio punto di vista, un lavoro del genere è estremamente dannoso per l’industria, per le aziende per cui lavora, per tutti noi artisti che in realtà si preoccupano ma poi hanno la loro arte rubata e riproposta.

È triste che solo una svista così evidente come la doppia S su Superman sembri essere finalmente inconfutabile, ma è il perfetto esempio di quanto poco gli importi. Anche se sta usando l’IA, o sta rubando il lavoro degli altri, anche se l’IA è il futuro, come tanti sostengono, almeno fallo bene. Ma è pessimo anche a imbrogliare e non riesce a vedere che l’elemento principale dell’intera copertina, il logo di Superman, è incasinato. Questo non è un errore, è pura svista da parte sua in cui il suo imbroglio è sfuggito perché era troppo pigro anche solo per guardare la sua “creazione” per assicurarsi che gli elementi più basilari fossero corretti.

Gli importa così poco dell’arte e del pubblico che non riesce nemmeno a sforzarsi di imbrogliare bene.

A prendere le difese degli editori e riportare un po’ di calma ci ha pensato, invece, Cian Tormey, famoso fumettista sempre per conto della DC Comics, che su X ha scritto:

Gli editori ti assumono per consegnare la copertina e in questo momento non sono alla ricerca di arte basata sull’intelligenza artificiale, si fidano del lavoro che invii. Non c”è nessuna cospirazione da parte della DC, nessun comportamento editoriale nefasto: è così raro che ovviamente le cose vengono sviste. Dipende esclusivamente dall’artista, se fare questa scelta.


SEGUITECI ANCHE SULLA NOSTRA PAGINA INSTAGRAM PER RIMANERE SEMPRE SUL PEZZO!


La nostra analisi dell’arte di Mattina

In seguito alla scoperta della accuse e alla fuga di notizie sul web, noi di NerdAlQuadrato abbiamo deciso di affidarci a tre software online per comprendere ulteriormente la faccenda e e avere un’analisi più approfondita delle cover realizzate da Francesco Mattina (o dall’IA). Nello specifico, i tre “aiutanti” sono stati: AI or Not, Illuminarty e Hugging Face.

Vediamo il caso di Superman #18:

Come si può notare dalle immagini, nel caso di Superman #18 i pareri sono discordanti, con AI or Not che suggerisce la presenza di una mano più umana, mentre gli altri due, che rappresentano la maggioranza, forniscono dati opposti. Al contempo, lo stesso esito è stato ottenuto per la cover di Batman: The Brave and The Bold #17.

Infine, i risultati diventano più incerti sul caso più chiacchierato, quello di Action Comics #1069, dove Ai or Not propone un’origine sconosciuta, Illuminarty una minor percentuale del lavoro dell’IA, discorso analogo per Hugging Face.

E voi, cosa ne pensate della faccenda? Siete dalla parte di Mattina o contro di lui? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!

Davide Citterio

Amante del cinema e dei fumetti, adoro follemente Richard Linklater, Hayao Miyazaki e la DC Comics. Nel tempo libero sono uno scrittore amatoriale e un aspirante sceneggiatore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *