House of the Dragon 2 – La Nostra Recensione! (2024)
La seconda stagione di House of the Dragon è uscita qualche settimana fa su Now TV, facendoci immergere ancora una volta nell’universo creato da George R.R. Martin. La prima stagione era riuscita a catturare tutti i fan grazie ad intrighi politici, battaglie e divergenze familiari. Questo seguito ne sarà all’altezza? Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo vista e ora siamo qui per recensirla!
La recensione di “House of the Dragon 2” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sulla serie, ma non l’ha ancora vista), recensione spoiler con analisi di ogni singolo episodio e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.
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Recensione No-Spoiler di House of the Dragon 2
La seconda stagione di “House of the Dragon” approfondisce le conseguenze devastanti che hanno chiuso la stagione precedente.
Dopo la morte del figlio Lucerys per mano di Vhagar, Rhaenyra vuole vendetta, un figlio per un figlio, ma non ne vuole uno qualunque, bensì Aemond Targaryen.
Con la rivalità tra Rhaenyra Targaryen e Alicent Hightower in pieno fermento, il dominio dei Sette Regni è sull’orlo della guerra civile. Le alleanze vengono forgiate e tradite in un gioco mortale per il Trono di Spade, mentre i draghi, le creature leggendarie che incarnano il potere dei Targaryen, idolatrate come dèi dal popolo, si preparano a scatenare la loro furia sui campi di battaglia.
La peculiarità di questa stagione non è lo scontro tra i Neri e i Verdi, seppur rimane il centro della storia, ma lo scontro interno nelle due fazioni, con i membri di ciascuna che pur avendo lo stesso obbiettivo, sono discordi su come affrontare questo conflitto. Rhaenyra e Alicent cercano la via più pacifica possibile, per quanto sia possibile in guerra, mentre altri, come Daemon e Aemond, preferiscono solo combattere.
Oltre ai vecchi personaggi che abbiamo imparato a conoscere nella scorsa stagione, ci sono volti nuovi, complici anche le ambientazioni variegate, troviamo infatti Ser Simon Strong, governatore di Harrenhal, dove Daemon si recherà per restarci per quasi tutta l’interezza della stagione, in compagnia della strega Alys Ryvers.
Fanno la prima comparsa anche Lord Cregan Stark e Ser Gwayne Hightower, fratello di Alycent, che si troverà in una battaglia per la corona accompagnato da Ser Criston Cole, e soprattutto vengono introdotti alcuni dei bastardi delle case Velaryon e Targaryen che avranno un ruolo cruciale nella guerra che sarà ricordata come la “danza dei draghi”, ovvero i fratelli Addam e Allyn di Hull, Hugh Martello e Ulf il Bianco.
La produzione resta di altissimo livello: i costumi, le scenografie e gli effetti visivi sono eccezionali, trasportando gli spettatori in un mondo fantastico ma credibile. Le sequenze di battaglia, in particolare, sono spettacolari e ben coreografate, rendendo giustizia alla scala epica della narrazione e alla distruzione che portano i draghi quando combattono tra loro.
Il numero degli episodi invece è stato ridotto da 10 a 8, di conseguenza anche un evento importante, la battaglia del condotto, è stato posticipato alla terza stagione della serie. Gli showrunner hanno affermato che non è stata una decisione dettata dal budget ma semplicemente dal modo in cui vogliono raccontare la storia, la notizia poi che la serie avrà 4 stagioni rende credibile la dichiarazione.
La stagione non è però esente da problemi, infatti sembra andare a rilento in alcuni episodi, soprattutto nella parte centrale in cui la storia prosegue con estrema lentezza, e la sensazione che sia una stagione di transizione si palesa dopo l’unica grande battaglia presente, battaglia che avviene verso la fine della stagione e di cui viene mostrato perlopiù il punto di partenza enormemente diluito.
Ovviamente gli avvenimenti importanti non mancano, ma sono destinati più che altro a mettere le basi per la terza stagione, mentre la prima, se non aveva ancora come macro-trama lo scontro tra i Neri e Verdi risultava più corposa e ricca di eventi, probabilmente complice il grande lasso di tempo raccontato grazie ai salti temporali tra gli episodi.
Alcuni personaggi soffrono di questo ritmo, uno su tutti Daemon, che si ritrova arenato a fare la stessa cosa episodio dopo episodio, escludendo forse il primo e l’ultimo, dove la sua storia ad Harrenhal trova finalmente una conclusione stabilendo un nuovo status per il personaggio, seppur la sua storia è quasi completamente marginale in questa stagione.
Altri invece, spiccano per la prima volta: Aegon infatti, che molti vedono come il cattivo della storia per aver usurpato il trono di Rhaenyra, ha finalmente trovato spazio e risulta il personaggio più realistico e convincente della storia (fortunatamente, perché Aegon è tra i personaggi più importanti nella Danza dei Draghi), merito anche della prova convincente di Tom Glynn- Carney, di cui si è complimentato lo stesso Martin.
La seconda stagione di “House of the Dragon” dunque, è un degno successore della prima, ampliando e approfondendo la storia, seppur lentamente, in modi che soddisferanno i fan della serie originale e i nuovi spettatori. Con una narrazione avvincente, personaggi complessi e una produzione di alta qualità, questa stagione si conferma come un must-watch per gli appassionati del genere fantasy.
Voto: 7.5/10
Recensione Spoiler di House of the Dragon 2
Ora che posso parlare senza freni analizziamo episodio per episodio cosa accade in questa seconda stagione di “House of the Dragon”.
Episodio Uno: Un figlio per un figlio
La prima puntata si apre in modo poetico ma soprattutto nostalgico, con la musica che i fan di “Game of Thrones” avranno sicuramente riconosciuto. Ci troviamo infatti a Grande Inverno e alla barriera, in compagnia di Cregan Stark, che parla con Jaeserys, rinnovando la sua fedeltà a Rhaenyra, perché il Nord non dimentica (e infatti vengono menzionati gli estranei).
Rhaenyra d’ altro canto è comprensibilmente scossa e furibonda, suo figlio è morto, ma invece di restare a Roccia del Drago con il suo concilio ristretto preferisce andare a trovare ciò che resta di suo figlio e del suo drago. Nel frattempo Daemon si muove nell’ombra all’oscuro di Rhaenyra e pianifica con gli scaccia topi di Approdo del re quello che nei libri viene chiamato “sangue e formaggio”, un evento tragico, che forse nella serie viene depotenziato da una prima stagione che ci ha presentato Rhaenyra come la buona della storia, e quindi appare meno tragico della controparte cartacea.
Nella realtà dei fatti ambe le parti commettono atti gravissimi, come succede infatti nel finale di questa puntata. Daemon ordina allo Scaccia topi, di uccidere Aemond Targaryen nelle sue stanze, nella fortezza rossa, non parla però di cosa fare se non dovessero trovare Aemond, o forse non ci viene mostrato appositamente, si perché lo Scaccia topi, insieme alla guardia corrotta, si introduce nelle stanze reali dei figli di Re Aegon, dove è presente Helena e assassinano nella culla il maschio, erede al trono, nonostante la madre cerchi di deviare gli assassini per sacrificare sua figlia a favore del suo maschio primogenito.
Helena viene lasciata andare con la figlia, e si precipita nelle stanze di Alycent a denunciare il fatto. La prima puntata di “House of the Dragon 2” si chiude infatti con Helena, senza parole né fiato, ai piedi del letto di Alycent, dov’è presente anche Criston Cole. Noi spettatori siamo del resto sorpresi quanto i protagonisti, la domanda dopo questo atto viene spontanea: quanto sangue verrà versato, e quanti traditori ci saranno?
Episodio Due: Rhaenyra la crudele
Il secondo episodio di “House of the Dragon 2” prosegue la notte tragica di “sangue e formaggio”.
Aegon è distrutto e vuole vendetta, d’ altra parte Otto Hightower vuole sfruttare la morte del nipote, denunciando il fatto pubblicamente e onorando il corpo di Jaehaerys per le strade della città. Alla fine il primo cavaliere l’avrà vinta e Alycent e Helena si mostreranno in lutto per le strade di Approdo del re. Criston Cole invece, già sgridato dal re per non aver montato la sua guardia quella notte, si rivolgerà a Ser Arryk Cargyll e gli ordinerà di andare a Roccia del Drago, fingersi il suo gemello, membro della guardia reale di Rhaenyra, e uccidere la regina.
Successivamente troviamo Ser Criston Cole e Aegon a colloquio, interrotti dal primo cavaliere che giudica imprudente le azioni del nipote, lanciano offese che forse sarebbe meglio non rivolgere a un re (Aegon infatti aveva fatto impiccare tutti gli Scaccia topi indistintamente solo per incriminare l’unico coinvolto nell’uccisione del figlio).
Ser Otto fa intendere a Aegon come Viserys non l’avesse mai disegnato come erede. Di tutta risposta Aegon dice ad Otto di togliersi la spilla e di darla a Cole. Spostandoci dai Neri, Rhaenyra all’ inizio crede che le accuse rivoltegli contro siano semplice diffamazione, prima di scoprire che in realtà sia stata tutta opera di Daemon.
I due hanno un accesa discussione, con Daemon che alla fine accusa Rhaenyra di non avere il giusto stomaco per regnare, proprio come Viserys, giustificandosi che, se l’ uccisione del neonato non fosse stata comunque programmata, comunque in guerra si sparge sangue.
Dopo questo dialogo è lecito pensare che in realtà Daemon non sia leale a Rhaenyra e che voglia regnare lui sul Trono di Spade.
L’episodio si chiude con Ser Arryk che si intrufola alla Roccia del Drago, e che cerca di assassinare la regina. Il fratello Erryk lo ferma uccidendolo e assolvendo i suoi doveri quale membro della guardia reale, ma dopo si suicida chiedendo perdono alla sua regina.
Alla fine di questo episodio possiamo tirare alcune somme dunque: i Verdi mostrano come i Neri non siano gli unici a poter entrare nella fortezza dei nemici di nascosto, e lanciano un chiaro segnale che la loro perdita li ha resi solo più agguerriti, e piano piano si stanno allineando i tasselli per l’inizio della Danza.
Episodio Tre: Il mulino in fiamme
Il terzo episodio di “House of the Dragon 2” rappresenta la quiete, che tanto quieta non è, prima della tempesta. La puntata si apre con la battaglia del mulino incendiato, uno scontro sanguinoso tra i Bracken e i Blackwood, rivali da troppi secoli per ricordare quando ebbe inizio il conflitto. La scusante per combattere questa volta è la lealtà opposta delle due casate al regno.
Spostandoci a Roccia del Drago, Rhaenyra ha disposto il funerale del povero Erryk e del fratello Arryk, qui ha un accesa discussione con Rhaenys, che le dice che ormai non ci si ricorderà più come la guerra è iniziata, perché ci saranno troppe ferite e troppi motivi che vanno ben oltre un trono usurpato.
Al castello, Rhaenyra spiega alla nipote Rhaena, ormai anche sua figliastra, che dovrà stare con Joffrey e gli altri bambini al sicuro presso Lady Jeyne Arryn, a cui sarà dato anche un drago. Rhaena quindi starà con loro invece che a combattere come la sorella Baela a dorso del drago.
A dorso del drago invece c’è Daemon, che raggiunge e rivendica Harrhenal prima dei Verdi, e dice al castellano Simon Strong di voler rivendicare il Trono di Spade. Nel frattempo Criston Cole e Dwayne, il fratello di Alicent, partono per la loro missione. In questo episodio ritroviamo Ulf il bianco, un uomo che aveva fatto solo una comparsa nel episodio precedente. Lo vediamo che si dirige alla taverna dove, bevendo con i suoi amici, afferma di essere il figlio bastardo di Baelon Targaryen, ovviamente tutti lo prendono in giro, ma la conversazione è interrotta proprio da Re Aegon che entra nella taverna con i suoi cavalieri per bere.
Successivamente Aegon porta una guardia reale vergine al bordello noto di Approdo del re, dove c’è anche Aemond. Quest’ultimo viene schernito dal fratello poiché dorme ancora con la sua prima donna. Aemond non ha reazioni (e come potrebbe?): è il Re che il ragazzo si trova davanti, ma nel suo sguardo scrutiamo occhi pieni d’odio. Parlando di odio e rancori, Daemon, che risiede ora nel castello maledetto, comincia ad avere degli incubi, forse lo hanno drogato, o forse no. Nelle sue visioni però vede Rhaenyra da piccola (interpretata ancora da Milly Allock) che si rivolge a Daemon dicendo di dover sempre sistemare i suoi casini.
L’episodio si chiude con Rhaenyra che si intrufola ad Approdo del re grazie all’aiuto di Mysaria per parlare con Alicent al tempio degli dei. Il piano va a buon fine e le due finalmente si ritrovano, e dopo le giustificazioni con cui entrambe affermano di non centrare niente con la morte dei figli iniziano a parlare della guerra. Rhaenyra vuole sapere perché Alicent l’ abbia tradita e abbia mentito sulla successione, Alicent in effetti dice di non aver mentito ed è in buona fede, perché non aveva capito le ultime parole del marito morente.
Ma quando fa cenno al fatto che Viserys disse che avrebbe riunito i sette regni Rhaenyra capisce che l’amica non ha mentito, ma semplicemente ha mal interpretato la profezia del ghiaccio e del fuoco. Rhaenyra spiega la profezia ad Alicent che capisce che forse ha commesso un errore, ma purtroppo è tardi per fermare la guerra e lo dice alla vecchia amica. Effettivamente la guerra, arrivati a questo punto, sarebbe impossibile da fermare, tra debiti di sangue e guerre civili già scoppiate la danza dei draghi è solo più vicina.
Episodio Quattro: Il drago rosso e il drago dorato
All’inizio della nuova puntata ritroviamo di nuovo Daemon ad Harrenhal, che tra visioni e cibo avvelenato incontra Oscar Tully, per discutere dell’esercito che Daemon desidera. Il ragazzo spiega che il lord supremo delle terre dei fiumi rimane suo nonno, molto malato, e che non vuole, come suggerisce Daemon stesso, ucciderlo per prenderne la posizione. Viene dunque congedato essendo per Daemon inutile.
Spostandoci sulle coste Rhaenyra incontra finalmente un marinaio, già apparso al comando di Lord Corlyns nei precedenti episodi insieme a suo fratello.
Rhaenyra vedendolo, capisce ciò che si poteva intuire: lui è un bastardo di casa Velaryon. Prosegue intanto la vittoriosa campagna militare di Cristone Cole e del Gwayne Hightower, che hanno conquistato anche Duskendale.
Il lord locale, Gunthor Darklyn, viene decapitato, non prima di parole di orgoglio definendo cole” creatore di re”. Gli amanti di “Game of Thrones “ sicuramente avranno colto il parallelismo con Jaime Lannister, chiamato per l’appunto sterminatore di re. E viene da pensare dunque se Cole possa subire un percorso simile, con un futuro arco di redenzione.
Rhaenyra torna finalmente a Roccia del drago e, compreso che ormai non può più evitare la guerra che incombe, decide di attaccare e di impedire ai verdi e alla campagna guidata da Cole di proseguire. Rhaenys si offre volontaria per partire e attaccare Riposo del corvo con Maelys, il suo fedele drago, chiamata la regina rossa. Qui assistiamo probabilmente al miglior evento della stagione e forse della serie in generale, la battaglia di riposo del corvo è carica di tensione.
I verdi avevano previsto un attacco dei neri, e per questo Aemond si era accampato con Vhagar lì vicino. Una cosa non prevista era l’ attacco di Aegon, che, sentitosi sottomesso dal fratello e dalla madre che lo avevano giudicato inutile, decide di mettersi in proprio con il suo drago dorato, Sunfyre. “A quel punto si scatenò la tempesta, e i draghi danzarono.”
Aegon arriva sul suo drago e si scontra con Rhaenys, che già arrivata sul campo, aveva iniziato a bruciare le forze nemiche. Maelys è un drago con molta più esperienza e combatte e quasi uccide Sumfyre con facilità. È proprio in quel momento che arriva Aemond con Vhagar, per la gioia, solo momentanea, di Aegon. Aemond infatti urla Dracarys, e Vhagar colpisce e infiamma i due draghi.
Sunfyre, già debole, precipita insieme al suo re. E mentre Aegon precipita Meleys-Rhaenys affrontano i più grandi Vaghar-Aemond e se la cavano benissimo, Meleys riesce a ferire Vhagar che atterra sul campo di battaglia uccidendo numerosi soldati. Alla fine però Vhagar spunta da dietro a un castello e strozza Meelys, uccidendo lei e la sua cavalcatrice.
Criston, intanto, dopo l’arrivo di Aemond aveva subito un colpo che lo aveva fatto svenire nel bel mezzo della “danza dei draghi”. Quando si riprende si ricorda di dover cercare il suo re, e in mezzo alla devastazioni della guerra si rende conto quanto era stato sciocco a pianificare insieme ad Aemond un attacco con i draghi. Cole trova proprio Aemond affianco ai resti del fratello intento a rinfoderare la spada,e dopo essersi appropriato della spada del fratello se ne va. Con Cole che cade in ginocchio. Ovviamente Aegon non è morto ma è gravemente ferito.
Le altre quattro puntate di House of the Dragon 2
“House of the Dragon 2” ha un problema: dopo la 4 puntata, ci sono troppe cose secondarie e pochi eventi importanti nei restanti 4 episodi. Quindi adesso riassumerò velocemente le cose importanti e farò poi delle considerazioni. In queste altre 4 puntate Daemon continua ad avere visioni, anche di nuove con il fratello, ma questa situazione lo rende il personaggio più fastidioso della stagione.
Nel frattempo i bastardi trovano spazio. Infatti Rhaenyra si rende conto di aver bisogno di cavalieri di drago, e prova a far cavalcare un membro della sua guardia il drago del precedente marito, mare infuocato. Il drago rifiuta il cavaliere e scappa da roccia del drago,ma nell’ episodio successivo lo stesso troverà da sé un cavaliere, in questo caso, infatti, è lui ad averlo scelto, e si tratta di Addam, bastardo Velaryion.
Rhaenyra dopo aver scoperto questa cosa prova a radunare bastardi Targaryen ed è qui che Hugh Martello e Hulf il bianco vanno a roccia del drago insieme a decine di altri cittadini per provare a reclamare il secondo drago più grande ancora vivo, Vermithor. Hugh Martello sarà colui che riuscirà a domarlo, lui che in realtà è figlio di Saera Targaryen, una principessa esiliata.
Hulf il bianco invece scappa davanti al drago per non morire e si ritrova però nella tana di un altro drago, Ali d’ argento. Hulf riesce a cavalcare il drago, ma questo si sposta di sua volontà fino ad arrivare ad approdo del re, dove Aemond, accorgendosi del drago, corre da Vhagar e vola all’inseguimento. Quando però arriva vicino a Roccia del drago vede i draghi in lontananza, e capisce, per la prima volta, di essere in svantaggio.
Nell’ ultima puntata di “House of the Dragon 2” finalmente alcune cose trovano una conclusione, Daemon ha la sua ultima visione, dopo aver radunato tutto l’esercito che gli occorre per conquistare Approdo del re. Nella visione vede la profezia del ghiaccio e del fuoco, vede i draghi che cadono sotto al gelo dell’inverno, e vede perfino gli estranei. Quando Rhaenyra arriva ad Harrenhal, preoccupata che Daemon possa tradirla, trova un Daemon cambiato, che le spiega che dopo la sua visione capisce che la guida per il popolo, contro la morte, sia lei, e non lui, e che insieme al suo esercito, è pronto a servirla.
L’ ultimo dialogo della stagione però è tra Rhaenyra e Alicent. Questa volta è lei ad andare a Roccia del drago di nascosto, e parla con Rhaenyra. In questo caso ci sorprendiamo perché Alicent vuole concedere la vittoria a Rhaenyra, orchestrando la sua entrata ad Approdo del re. Rhaenyra dice che l’ invasione della città non basterà, e che le serve la testa di Aegon. Alicent capisce che è l’ unico modo per far cessare la guerra, ma quello che non sa è che Aegon, aiutato da lord Larys, sia scappato da Approdo del re.
Ora possiamo fare solo speculazioni per quello che accadrà, o per chi ha letto i libri, per come metteranno in scena la battaglia del condotto. Sì, perché la stagione si chiude anche con Lord Corlyns e il figlio bastardo pronti a combattere con la flotta e con i Lannister che hanno acquisito una flotta oltre il mare stretto. Si preannuncia dunque una terza stagione fuori scala, con forse troppe battaglie sanguinose e poco tempo per riposarsi. Citando Cole nell’ ultimo episodio: “I draghi danzano e gli uomini sono polvere sotto di loro”
Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Durante questa stagione di “House of the Dragon” ci sono numerosi accenni alla profezia di Aegon, che è stata anche modificata sotto consiglio di Martin, che ha voluto aggiungere già nella prima stagione il sogno di Aegon, che nei libri non è stato mai menzionato. Rhaenyra ne parla anche con il figlio, poichè suo erede, e Alicent dopo il confronto con Rhaenyra ne cerca traccia nei manuali di storia.
Lo stesso Daemon ha una visione al castello, forse complice l’albero diga. Ma perché ci sono così tanti indizi sulla profezia e sul principe promesso, in una serie ambientata 200 anni prima circa la venuta del principe? Possiamo fare alcune teorie, possiamo supporre che magari la serie in lavorazione di Jon snow non sia stata del tutto cancellata o che magari la serie da poco annunciata chiamata “Aegon il conquistatore“ non si riferisce al primo re dei sette regni, ma proprio a Jon il cui vero nome è Aegon Targaryen.
D’ altronde non è da escludere che vogliano semplicemente cercare di portare nell’idea degli spettatori il nome e la profezia di Aegon, facendo pubblicità ancora prima che la serie sulla conquista di Westeros esca. Sarebbe del tutto comprensibile infatti una trama e un colpo di scena basato sulla visione di Aegon con magari la rivelazione su chi sia il principe promesso (anche se la risposta dovrebbe essere Jon) o magari qualche rivelazione sulla natura degli estranei.
Opinione finale con voto di House of the Dragon 2
Posso dire di essere abbastanza soddisfatto di questa stagione, ci sono sicuramente dei personaggi deboli e delle situazioni allungate, ma la costruzione ben assestata degli altri personaggi e la promessa di numerose battaglie nella terza stagione, la cui prima sarà la battaglia del condotto, rallegrano sicuramente l’animo.
La danza dei draghi sarà sicuramente leggendaria e questo preludio, con una cinematografia mozzafiato, dei dialoghi a volte poetici e dei personaggi ben costruiti , non è affatto male.
Voto: 7.5/10
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E voi avete visto House of the Dragon 2? Fateci sapere la vostra!
Recensione scritta da Nightcurve, un nostro utente!
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