I Saw the TV Glow – La Nostra Recensione! (2024)
Uscito negli ultimi mesi e in Italia disponibile in alcuni servizi streaming, “I Saw the TV Glow” di Jane Schoenbrunn è uno degli ultimi film prodotti da A24, casa di distribuzione che si sta dimostrando tra le migliori nel settore. Noi di Nerd Al Quadrato siamo riusciti a regalarci questa visione e siamo qui per recensirla!
La recensione di “I Saw the TV Glow” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, spiegazione del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.
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Recensione No-Spoiler di “I Saw the TV Glow”
“I Saw the TV Glow”, presentato in concorso al Sundance Film Festival e nella sezione Panorama della 74ª Berlinale, è un’opera straordinaria che fonde una molteplicità di generi, tra cui horror, dramma, grottesco, sci-fi e dark fantasy, sotto l’influenza evidente di un’estetica “lynchiana”.
Nel 1996 Owen (interpretato da Justice Smith) e Maddy (interpretata da Brigette Lundy-Paine) fanno amicizia parlando di “The Pink Opaque”, un programma televisivo che racconta le storie di Tara e Isabel, due ragazze con una speciale connessione psichica con l’obiettivo sconfiggere il malvagio Mr. Melanconia, capace di alterare il tempo e la realtà, che con il suo design omaggia il primo film di fantascienza della storia: “Le Voyage dans la Lune” di George Méliès uscito nel 1902. Una citazione che mi ha fatto impazzire.
Tuttavia, man mano che Owen e Maddy si affezionano sempre di più nella serie, iniziano a mettere in discussione la propria realtà e, addirittura, la propria identità. Il film quindi esplora in modo emozionante e disturbante il ritratto grottesco che dipinge la regista verso l’attrazione ipnotica per un prodotto mediatico. Una critica perfetta su quanto i media possano effettivamente influenzare e distorcere le menti delle persone.
Ma il film non vuole avere solo questo significato: dietro questa trama inquietante si cela anche una riflessione personale del regista, Jane Schoenburn. La sceneggiatura è stata scritta poco dopo che Schoenburn aveva iniziato la terapia ormonale sostitutiva, in seguito a un pressante coming out come transgender. Il film affronta temi legati alla transizione e al coming out, non in modo esplicito, ma attraverso una narrazione molto intelligente che mette in scena il terrore derivante dal sentirsi estranei alla propria identità.
La regia è potenziata da una fotografia e una messa in scena impeccabili, caratterizzate da colori neon e atmosfere nostalgiche degli anni ’90, oltre a una cura meticolosa nella creazione del programma fittizio “The Pink Opaque”.
“I Saw the TV Glow” si configura come un “gioiellino di nicchia”, destinato a non piacere a tutti a causa di una scrittura complessa, soprattutto nel finale, e di una tematica che potrebbe risultare indifferente a molti. Tuttavia, rimane un film straordinario, da non perdere.
Voto: 8/10
Recensione Spoiler di “I Saw the TV Glow”
L’omaggio a film come “Donnie Darko” e a serie tv anni ‘90 come “Buffy l’ammazzavampiri” è evidente e spero riesca a trasmettervi il senso nostalgico ricercato dalla regista, che li cita nella regia, nella fotografia e nei ritmi.
Tutta la trama, d’altronde, è un messaggio nostalgico mirato ad una precisa fetta di pubblico: quegli spettatori che da ragazzi si sentivano soli e per colmare quel vuoto rimanevano ore davanti ad uno schermo, guardando la TV “brillare” mentre si immergevano in mondi più interessanti del loro, con “amici” più affascinanti.
Un rimedio che poteva risultare efficace, ma dove la pellicola ne esplora il lato più oscuro, più tossico, mostrando la completa perdita di conoscenza e di razionalità dovuta a questa “fuga in un altro mondo”, causata da traumi infantili e adolescenziali.
Il film segue l’evoluzione dei protagonisti nel corso di circa quarant’anni, una completa discesa nella pazzia, in primis il personaggio di Maddy. Fuggita a 17 anni, Maddy scompare, e con lei anche la serie “The Pink Opaque”, cancellata misteriosamente dopo la quinta stagione. Maddy è tormentata da pensieri inquietanti sulla propria identità, arrivando persino a chiedere ad un uomo di seppellirla viva, replicando il destino di Tara, uno dei personaggi della serie, nel finale della stagione.
Maddy crede di essere intrappolata in un mondo che non le appartiene, un’allegoria della vita del regista, che si è sentito intrappolato in un corpo che non rispecchiava la sua vera identità. Il finale di stagione provoca un attacco di panico a Owen, una sequenza eccellente che mescola horror e grottesco,dove il ragazzo sbatte la testa contro lo schermo della TV, quasi come per voler essere risucchiato in quella dimensione.
Ora il televisore è in fiamme, e richiama quello lasciato da Maddy dieci anni prima, quando fuggì di casa. Owen, senza altra scelta, va a cercarla. Inizia così una scena da brividi, dove Brigette Lundy-Paine interpreta un perfetto monologo in cui descrive come, dopo essere stata seppellita viva, abbia avuto un’esperienza extracorporea, vedendosi come attraverso uno schermo televisivo mentre si allontanava sempre di più.
Lo scambio avvenne e lei si ritrovò nello stesso campo estivo della serie televisiva, andando alla ricerca di Isabel per anni e anni. Capendo che di lei non c’era traccia, tornò nel “falso mondo”, che lei crede essere il Regno di Mezzanotte di Mr. Melanconia, per avvisare Owen di seppellirsi con lei, credendo che sia lui Isabel, per far proseguire lo show.
Owen rifiuta. Scappa da Maddy, chiudendosi in casa per giorni, lasciandola da sola ancora una volta, senza mai più rivederla. Inizia così un terzo atto enigmatico, un teso epilogo dove il ragazzo vive una crisi esistenziale, domandandosi se quel che la sua migliore amica gli avesse detto fosse tutto vero.
Vent’anni dopo, Owen lavora in un parco di divertimenti per famiglie senza provare più gioia, vittima di un annientamento fisico e mentale, provocato anche dalla sua asma che è peggiorata drasticamente. Ora ha una famiglia, ma l’unica cosa che vediamo dentro la sua casa è la sua nuova grande televisione, che utilizza per rivedere “The Pink Opaque” in streaming.
Ma la serie non è più come prima. Non fa più paura, i personaggi sono diversi, più infantili, suggerendo come la percezione adulta distorca le verità che ci affascinavano da bambini, le nostre passioni, le nostre favole.
Durante una festa di compleanno al parco di divertimenti, Owen inizia ad urlare, complice l’ansia repressa che ha avuto per tutto questo tempo. Continua ad urlare chiedendo aiuto, dicendo che sta morendo. Tutte le persone sono completamente immobili nella stanza, nessuno può ascoltarlo.
In preda al panico, Owen corre in bagno e vomita la stessa sostanza che Mr. Melanconia somministrò a Tara nel finale della serie, il “succo di luna”. Si apre il petto con un taglierino, rivelando una televisione al suo interno che probabilmente trasmette “The Pink Opaque”. Owen esce dal bagno, scusandosi con i clienti che aveva disturbato, lasciandoci con un epilogo surreale e inquietante.
Analisi del finale
L’epilogo è complesso e denso di significati nascosti che rendono il finale molto più tragico di quanto ci si possa aspettare. Ma quindi, cosa accade esattamente nel finale di “I Saw the TV Glow”?
Owen, capisce che l’asma che ha da tutta la vita è un riflesso del soffocamento che sta subendo nel suo vero mondo, l’universo di “The Pink Opaque”. Capisce, con questo plot twist molto velato, di essere sempre stato Isabel, e per confermarlo corre in bagno per “guardarsi dentro” aprendosi il petto: quell’universo televisivo è stato dentro di lui per tutto il tempo.
Chiede scusa, sapendo che di lì a poco sarebbe definitivamente morto. Un finale estremamente tragico, ma che riflette sulla paura delle persone di accettarsi per quel che sono. Maddy è coraggiosa, lei si seppellisce viva per tornare nel corpo di Isabel e riprendere il suo cuore sottratto da Mr. Melanconia, la sua vera lei, tutto ciò che la simboleggia. Owen non ci riesce, fallisce nel comprendere che si trova nel corpo sbagliato, ed è troppo debole per cambiare.
Nella vita reale, questo potrebbe tradursi in piccoli cambiamenti, come un nuovo taglio di capelli, l’acquisto di nuovi vestiti, il cambio di nome, o la coltivazione di passioni che prima ci si era negati per paura del giudizio. Maddy riesce a vivere la vita che ha sempre desiderato, mentre Owen muore intrappolato in un mondo che non è mai stato il suo. Un finale amaro, folle, ma di un’attualità disarmante.
Opinione finale con voto
“I Saw the TV Glow” per me rimane un film incredibile, capace di trasmettere allo spettatore le esperienze della comunità LGBT, quali ostacoli deve oltrepassare. Una pellicola semplice ma anche difficile da seguire data la sua confusione, necessaria per trattare il tema della transizione ma anche il tema della crescita, del potere dei media e della loro influenza. Un’opera originale, fresca, con due attori fenomenali e un comparto tecnico davvero ben studiato.
Voto: 8/10
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