Intelligenza artificiale e fumetti – Ecco cosa potrebbe comporre l’IA nella nona arte! (2024)
Ormai, la vera sfida odierna a cui i creativi devono adempiere è quella del confronto con l’intelligenza artificiale, che grazie alla praticità, alla riduzione dei tempi e soprattutto dei costi di lavoro sta minacciando i posti di migliaia di lavoratori nel mondo dell’arte, facendoli tremare. In effetti, passare all’altra fazione sarebbe molto più semplice, ma la qualità finale varrebbe la scelta fatta? Come si comporterebbe l’IA nella realizzazione di materiale artistico, specialmente fumettistico?
Negli ultimi mesi, sul web stanno uscendo sempre più scandali di disegnatori che si sono avvalsi dell’intelligenza artificiale per dare vita alle loro creazioni, per trasmutare in qualcosa di vero le loro idee. Andrea Sorrentino, Daxiong e Francesco Mattina sono questi i nomi dei tre principali imputati (sull’ultimo dei quali abbiamo realizzato un articolo che vi lascio qui). In campo fumettistico l’uso dell’IA è ancor più contradditorio del normale, dal momento che l’intelligenza artificiale non fa che recuperare elementi e tratti stilistici di altri disegnatori, producendo di fatto una copia delle opere altrui. Diventa, quindi, interessante capire e vedere cosa sono in grado di realizzare questi software tutt’oggi. Per farlo, sfrutteremo proprio i tre casi dei già citati artisti.
I tre esempi attuali
Il primo caso in ordine cronologico è quello di Andrea Sorrentino, illustratore italiano di 42 di anni per Marvel, DC Comics e Image. Nel corso della sua carriera ha disegnato personaggi di caratura mondiale, come Batman, Joker, Green Arrow e gli X-Men. Qualche anno fa, collaborando con lo sceneggiatore Jeff Lemire, ha creato la serie a fumetti “Gideon Falls“, che gli è valsa poi una vittoria agli Eisner Awards.
A generare le accuse su di lui è stato il suo lavoro sul Cavaliere Oscuro, nello specifico i numeri #142 e #143 della run di Chip Zdarsky. A differenza degli altri due artisti, però, Sorrentino è stato messo sotto accusa “solamente” sui social dai lettori, senza mai ricevere richiami ufficiali pubblicamente; tuttavia, nelle tavole dei due albi menzionati soprastante appaiono alcuni dettagli che rivelano un possibile aiuto dell’intelligenza artificiale.
⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “BATMAN #142 & #143” ⚠️
Per visualizzare alcuni dei disegni incriminati, è necessario cliccarci sopra, poiché le abbiamo oscurate siccome i due numeri presi in considerazione usciranno in Italia solamente ad agosto! Se non volete spoiler, scorrete fino alle prossime immagini.
Ciò che salta subito all’occhio è la strana anatomia dei corpi, in particolare quello di Joker: nella prima foto, le dita della mano sono rappresentate in modo bizzarro, inconsueto; sia nella seconda (dove J. ha un outfit particolarmente discutibile per i suoi standard) sia nella terza i capezzoli non coincidono, trovandosi su assi diversi, apparendo messi a caso; infine, il drastico cambio di rappresentazione del torace è un altro indicatore.
Arriviamo, poi, alla tavola con Catwoman, dove la folta chioma di capelli bianchi presenta delle curve troppo marcate e asciutte. Le pennellate stesse non sembrano particolarmente umane, apparendo sovrapposte in modo rudimentale.
⚠️ ATTENZIONE: FINE ALLERTA SPOILER SU “BATMAN #142 & #143” ⚠️
Ad aprile è finito Daxiong sotto i riflettori, disegnatore 45enne nativo di Jilin, Cina, a causa delle copertine variant realizzate per: “Power girl” #10, “Shazam!” #12 e “Wonder Woman” #10. Questa volta, le accuse arrivano dal colorista José Villarubia, il quale si è avvalso anche del software Hive Moderation per smascherare Daxiong. Costui ha provato a difendersi dalle insinuazioni del collega, ma senza successo. Tutte e tre le copertine, infatti, sono state ritirate poco dopo dagli editori.
L’ultimo a essere stato duramente accusato per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel processo di sviluppo delle sue copertine è il disegnatore italiano Francesco Mattina. Anche in questo caso, si possono notare i soliti errori: nella cover di “Superman” #18 la presenza di curve troppo nette; in “Batman: The Brave and The Bold” #17 il simbolo del pipistrello appare storto, disegnato male e nemmeno le due estremità del mantello coincidono; per concludere, in “Action Comics” #1069 il simbolo dell”iconica “S” presenta un errore grossolano, probabilmente sfuggito al controllo di Mattina. Anche in questo caso, le copertine sono state sostituite dagli editori dopo non molto.
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L’intelligenza artificiale sostituirà completamente i disegnatori?
È altamente improbabile vedere una netta/totale sostituzione dei disegnatori di fumetti nei prossimi anni o addirittura anche per sempre. È innegabile, infatti, il valore di una tavola interamente realizzata a mano, oltre alla bellezza, nel senso estetico, data dalle diverse cifre stilistiche dei vari disegnatori. Quanto è affascinante guardare i lineamenti del viso di un personaggio e il tratto con cui sono stati disegnati il corpo e i capelli solo per riuscire a risalire all’autore della tavola in questione? Ecco, questa sarebbe una cosa ahimè infattibile con l’IA.
Quello che, invece, potrebbe succedere in futuro è una parziale sperimentazione con l’intelligenza artificiale, quando questi sistemi saranno ancora più evoluti e in grado di comprendere meglio le istruzioni e di fare meno errori nella rappresentazione. Chi lo sa, gli editor potrebbero richiedere alcune copertine variant realizzate con l’ausilio dei vari software o ancora delle copertine speciali, dove andrebbe, però, specificato il fatto che è intervenuta l’IA nella realizzazione. In questo modo, i disegnatori non verrebbero comunque sostituiti, anche se potrebbe non apparire come il migliore scenario possibile.
E voi, cosa ne pensate dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella realizzazione dei fumetti? Pensate che in un giorno i software sostituiranno i disegnatori? Fatecelo sapere qui sotto con un commento!