JAMES GUNN DICE LA SUA SULL’AI! (2023)
Durante un tour per promuovere il terzo e ultimo capitolo della trilogia che vede i Guardiani della Galassia come protagonisti, James Gunn ha detto la sua sull’intelligenza artificiale e di come potrebbe essere applicata al mondo che lo riguarda.
Vi consigliamo di recuperare il nostro articolo sullo sciopero provocato dagli sceneggiatori in America, poiché abbiamo già parlato dell’argomento con alcune opinioni di altri sceneggiatori!
PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATI SU TUTTE LE NEWS SUL MONDO DEL CINEMA, SEGUITE IL NOSTRO CANALE TELEGRAM!
Tra l’interesse e la titubanza
Per prima cosa, durante un’intervista, il regista ha chiarito il ruolo dell’intelligenza artificiale all’intero della produzione di Guardiani della Galassia 3 ed è stato anche piuttosto onesto riguardo il suo interesse verso questo nuovo mondo, il quale prende sempre più piede nei social e nella vita comune.
L’IA non ha fatto parte della produzione. Onestamente non ne so molto dell’IA, non ho mai usato Chat GPT o qualcosa di simile. In realtà, come molte altre persone, sono diffidente nei confronti dell’IA, ma sono anche molto entusiasta di cosa significhi per la medicina, cosa significhi per le forze dell’ordine e cos’altro significhi per molte aree della vita in cui l’IA può effettivamente aiutarci.
James Gunn
Rivelandosi per quello che è, non ha voluto lasciare spazio a complottismi vari affermando che è un appassionato di fantascienza “all’antica” e denota il fatto che l’Intelligenza Artificiale può aiutare a rendere il mondo un posto migliore.
Sono un ragazzo di fantascienza vecchio stile, all’antica. Credo si possa creare un mondo migliore attraverso la tecnologia. Sì, credo sia possibile. Si tratta solo di concentrarsi su ciò che è più importante per noi, come fanno i film dei Guardiani.
James Gunn
Il regista ha concluso il discorso lasciando intendere il fatto che nutre speranze per il futuro dell’intelligenza artificiale e dell’utilizzo che se ne farà l’uomo.
Abbiamo un grande film che, in fondo, parla dell’amarsi l’un l’altro e delle connessioni tra gli esseri umani. Voglio che le persone entrino in sala e se ne vadano sentendosi meglio con la persona con cui sono entrati. E penso, allo stesso modo, che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata per scopi benevoli e, si spera, non ci trascinerà dappertutto tra qualche anno. Vedremo…
James Gunn
L’odierna Intelligenza Artificiale
Come non mani, oggi giorno si discute in maniera anche abbastanza affiatata la natura dell’AI e del suo ruolo che può assumere nel macro-discorso del lavoro. Anche il piano culturale e sociale è soggetto di discussioni particolarmente interessanti o, in base al caso, inquietanti. Ciò che è certa, però, è la natura di questa nuova tecnologia. Sovrascrivo il termine “tecnologia” poiché la suddetta ancora non ha raggiunto quello stadio necessario per far si che possa essere definita effettivamente “intelligenza artificiale”.
In pratica, l’intelligenza artificiale è costituita da una serie di algoritmi che imparano in base all’atto pratico. Ovviamente questa descrizione risulta estremamente approssimativa, ma questo rappresenta ciò che è ChatGPT, per fare un esempio. Quest’ultima AI, tra l’altro, è quella che, probabilmente, prenderà un posto nel mondo della cinematografia e forse persino della TV stessa.
Per onestà intellettuale, consigliamo di informarsi al riguardo attraverso i vari studi scientifici svolti da vari enti od organizzazioni come il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). In particolare consigliamo di consultare le ricerche svolte dal CNR sull’argomento.
E voi? Cosa ne pensate delle AI? Pensate possano essere considerate una risorsa anche per il mondo cinematografico? Diteci la vostra nei commenti!