Varie

Lioness – La recensione in anteprima della seconda stagione della serie TV! (2024)

“Lioness”, conosciuta anche come “Special Ops: Lioness”, è una serie televisiva thriller spionistica statunitense creata da Taylor Sheridan, che ha debuttato il 23 luglio 2023 su Paramount+. La serie vanta un cast stellare, con Zoe Saldaña nel ruolo di Joe, Nicole Kidman nel ruolo di Kaitlyn Meade, Morgan Freeman come Edwin Mullins e Michael Kelly nel ruolo di Byron Westfield. La seconda stagione vedrà il ritorno del cast principale, oltre all’aggiunta di nuovi membri, la cui identità sarà rivelata nel corso della stagione. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo vista in anteprima e siamo qui per dirvi la nostra!

La recensione della seconda stagione di “Lioness” sarà strutturata in queste parti: una recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sulla serie ma non l’ha ancora vista), una recensione spoiler e, infine, un’opinione conclusiva riassuntiva.

L-R Zoe Saldana as Joe and Thad Luckinbill as Kyle in Lioness, episode 1, season 2, streaming on Paramount+, 2024. Photo Credit: Lauren Smith/Paramount+

PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATI SU TUTTE LE NEWS SUL MONDO DEL CINEMA, SEGUITE IL NOSTRO CANALE TELEGRAM!


Recensione No-Spoiler della seconda stagione di “Lioness”

“Lioness” non è una serie TV d’azione come le altre, poiché rispetto a molte sue simili esplora in maniera più approfondita la dimensione politica delle agenzie americane, come la CIA, l’FBI, la DEA e via discorrendo. Questo elemento rende la serie complessa, con dialoghi che possono risultare difficili da seguire per chi non è familiare con la politica contemporanea. Di conseguenza, alcuni episodi potrebbero sembrare lenti o poco dinamici, specialmente all’inizio, quando si stabiliscono le strategie per affrontare una determinata minaccia.

Nella prima stagione, questa minaccia è rappresentata da una rete terroristica internazionale, infatti la trama ruota attorno all’infiltrazione di Cruz Manuelos (Laysla De Oliveira) nell’entourage di una persona vicina al leader terrorista, con l’obiettivo di prevenire nuovi attacchi e smantellare l’organizzazione. Cruz è la “Lioness” della prima stagione, ma cosa rappresenta esattamente questa figura?

La “Lioness” è un’agente altamente addestrata che si avvicina a individui legati a figure di spicco in organizzazioni terroristiche o criminali, diventando loro confidente per ottenere informazioni fondamentali o per agevolare operazioni militari. Deve essere estremamente intelligente, fisicamente e psicologicamente resiliente, e capace di mantenere la sua copertura anche nelle situazioni più pericolose. Operare come “Lioness” significa essere parte di una squadra, ma anche agire in solitudine, spesso in contesti di guerra o in situazioni dove non è possibile ricevere supporto immediato.

L-R Morgan Freeman as Secretary of State Mullins, Michael Kelly as Bryon Westfield in Lioness, episode 1, season 2, streaming on Paramount+, 2024. Photo Credit: Ryan Green/Paramount+

In questa seconda stagione, la Lioness sarà Josephine Carrillo (la cui identità non possiamo rivelare per motivi di embargo), che viene incaricata da Joe (Zoe Saldaña) per aiutare lei e il suo team a smantellare un’altra organizzazione criminale. Rispetto alla prima stagione, ci si può aspettare un livello di recitazione di altissima qualità, grazie al cast stellare. Tuttavia, uno dei punti deboli della serie è che i dialoghi spesso non ricevono abbastanza spazio o profondità.

A volte vengono interrotti bruscamente o risultano ridondanti. Un esempio di questo è il personaggio di Joe, che più volte sceglie di concludere dei briefing alzando la voce e lasciando la stanza in maniera impulsiva, come se nulla fosse. Inoltre, durante alcuni incontri con figure di alto livello, usa un linguaggio volgare, che appare poco realistico, soprattutto considerato il contesto formale.

Anche la pianificazione delle operazioni militari lascia a desiderare, spesso sembra improvvisata e messa a punto in fretta e furia, un approccio irrealistico quando in gioco ci sono vite umane. Se non fosse per l’eccezionale cast, è probabile che la serie non avrebbe raggiunto lo stesso livello di successo. Forse, con una gestione del budget più mirata, avrebbero potuto costruire una storia più avvincente e ben strutturata, rendendo la trama più intrigante e coerente.

In sintesi, la seconda stagione di “Lioness” si distingue per la sua profonda esplorazione delle dinamiche politiche delle agenzie americane, un aspetto che la differenzia da altre serie d’azione e spionistiche. Nonostante la presenza di un cast di alto livello, emergono problemi significativi nei dialoghi e nello svolgimento delle vicende, che spesso risultano poco realistici. Pertanto, sebbene “Lioness” possieda elementi promettenti, la serie sembra non riuscire a coinvolgere abbastanza e a mantenere le aspettative, lasciando gli spettatori con un senso di insoddisfazione.

Il primo episodio della seconda stagione di “Lioness” sarà disponibile su Paramount+ da domenica 27 ottobre, e gli episodi rimanenti verranno rilasciati settimanalmente ogni domenica.

Voto:

L-R Jonah Wharton as Tex, Max Martini as Tracer, LaMonica Garrett as Tucker, Zoe Saldana as Joe, Jill Wagner as Bobby, Nicole Kidman as Kaitlyn Meade, James Jordan as Two Cups and Austin Hebert as Randy in Lioness, episode 2, season 2, streaming on Paramount+, 2024. Photo Credit: Lauren Smith/Paramount+

Recensione Spoiler dei primi quattro episodi della seconda stagione di “Lioness”

Premessa: come nella prima stagione, anche la seconda avrà un totale di otto episodi. Per motivi di embargo, possiamo discutere soltanto dei primi quattro episodi, e valuteremo di fare un aggiornamento non appena sarà possibile parlare di quelli rimanenti.

Non è chiaro quanto tempo intercorra tra la fine della prima stagione e l’inizio della seconda. Tuttavia, ciò che emerge è che essenzialmente nulla è cambiato. Joe (Zoe Saldaña) è sempre a capo del progetto Lioness e del suo team, che accoglierà delle nuove aggiunte, poi abbiamo Kaitlyn (Nicole Kidman) che è una supervisore senior della CIA che svolge un ruolo cruciale nella supervisione delle operazioni e nelle decisioni strategiche, Byron (Michael Kelly) che è il Vice Direttore della CIA, e infine, Edwin (Morgan Freeman) Segretario di Stato degli Stati Uniti, responsabile delle decisioni più importanti.

La seconda stagione inizia subito nel bel mezzo dell’azione, durante un’operazione notturna orchestrata da membri di un noto cartello messicano. Questi si introducono in una villa con l’intento di rapire una donna, uccidendo a sangue freddo sia il marito che il figlio della vittima. Scopriremo poco dopo che la donna rapita è la deputata Hernandez, una figura di grande rilevanza in questo nuovo capitolo.

Dopo una serie di complessi dialoghi, emerge l’ipotesi che la Cina sia in combutta con il Messico per fini strettamente economici, dato che il Messico è un grosso importatore di olio cinese e la Cina trarrebbe guadagno da un conflitto tra Messico e Stati Uniti. Di conseguenza, Joe viene subito incaricata di trovare un’infiltrata, o meglio dire, una Lioness, da utilizzare per capire chi abbia ordinato questo rapimento, considerato una minaccia significativa per gli Stati Uniti.

Tuttavia, prima di tutto, devono recuperare la deputata, che si trova ormai su suolo messicano. Come sappiamo, Joe e il suo team operano in una zona grigia, quindi non sono riconosciuti legalmente e, se venissero catturati o arrestati, gli Stati Uniti li disconoscerebbero immediatamente. Pertanto, possono entrare in Messico solo in maniera illegale. Curiosamente, questa operazione si rivela sorprendentemente semplice: arrivati al confine, a Joe basta fingersi la fidanzata del conducente, fare qualche smorfia e far finta di non parlare spagnolo per evitare i controlli e entrare indisturbati nel paese, senza nemmeno dover esibire i documenti. Questa è il primo degli avvenimenti incoerenti e irrealistici che si presentano nel corso della stagione.

L-R Thad Luckinbill as Kyle and Zoe Saldana as Joe in Lioness, episode 1, season 2, streaming on Paramount+, 2024. Photo Credit: Ryan Green/Paramount+

Una volta entrati in Messico, Joe e il suo team riescono a localizzare la deputata, che ha indosso un tracker e sta per essere spostata da un rifugio all’altro dai membri del cartello. Dopo aver speronato il veicolo dei rapitori, riescono a liberare la deputata, ma subito scatta un inseguimento da parte della polizia e dei militari messicani, che non vogliono saperne di lasciarli andare. Questo va sempre più a confermare che anche il governo messicano sia al corrente di quanto stia accadendo, suggerendo che non si tratti solo di un’operazione organizzata da un singolo cartello.

Durante l’esfiltrazione, il veicolo deve lanciarsi in un fiume per tornare in territorio americano, dove i messicani, non avendo autorità, non possono seguirli. Tuttavia, durante la caduta in acqua, un membro del team perde la vita in circostanze inspiegabili; non a causa degli spari o di altro, ma sembra solo per l’impatto, anche se questo non viene minimamente mostrato.

Durante tutto questo, è fondamentale ricordare che Joe ha una famiglia: suo marito Neal (Dave Annable) e le figlie Kate (Hannah Love Lanier) e Charlie (Celestina Harris), che ricoprono un ruolo marginale ma importantissimo nella vita di Joe, sempre assente a causa del suo lavoro ad alto profilo. Ogni volta che parte per una missione, potrebbe essere l’ultima volta che rivede i suoi cari.

Nella prima stagione, era già evidente come la relazione tra Joe e Neal stesse deteriorandosi, e nella seconda stagione le cose non migliorano affatto. È importante notare che, mentre nella prima stagione i figli di Joe erano all’oscuro della professione della madre, ora ne sono pienamente consapevoli e temono per la sua incolumità, piangendo talvolta quando lei parte per una nuova missione. Questo clima di costante tensione non crea di certo un ambiente sereno per i bambini.

Nonostante queste difficoltà, Joe è determinata a trovare la sua prossima Lioness. Verrà a conoscenza di Josephina Carrillo, che recluterà prontamente, essendo la nipote di uno dei capi dei cartelli della droga più potenti del Messico, Los Tigres, ritenuto responsabile del rapimento. Il capitano Carrillo è un pilota di elicotteri altamente qualificato e rispettato in Iraq, dove Joe si recherà per integrarla nel suo team, attraverso convinzione e coercizione.

In conclusione, la seconda stagione di “Lioness” si presenta come un mix intrigante di azione e profondità politica, ma con evidenti alti e bassi. Mentre la trama si sviluppa attraverso situazioni intense e inaspettate, l’assenza di realismo in alcuni passaggi e la superficialità di alcuni dialoghi rischiano di compromettere l’immersione del pubblico nella storia. Le relazioni familiari di Joe, mai trascurabili, aggiungono uno strato di tensione emotiva, sottolineando le sfide di una vita dedicata al dovere.

Sebbene ci siano elementi promettenti, la serie deve affrontare il compito di bilanciare l’azione con una narrazione più solida e coerente. La sua capacità di mantenere il pubblico coinvolto dipenderà dalla gestione di queste dinamiche nei prossimi episodi, mentre i fan attendono con interesse di scoprire come si evolveranno le avventure di Joe e del suo team.

Voto:

E voi la vedrete?

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *