Modì: Tre giorni sulle ali della Follia – La nostra Recensione in Anteprima! (2024)
Modì, secondo film in qualità di regista di Johnny Depp, presentato al Festival del Cinema di Roma. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo visto in anteprima in occasione del RoFF e siamo qui per dirvi la nostra!
La recensione di “Modì” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, concludendo con l’opinione finale riassuntiva con voto!

PER RESTARE SEMPRE AGGIORNATI SU TUTTE LE NEWS SUL MONDO DEL CINEMA, SEGUITE IL NOSTRO CANALE TELEGRAM!
Recensione No-Spoiler di “Modì”
Modì – Tre giorni sulle ali della follia, diretto da Johnny Depp, offre una visione intima e drammatica di Amedeo Modigliani, l’artista bohémien che, tra disillusione e genialità, ha segnato un’epoca con il suo stile unico. Il film si concentra su un momento cruciale della sua vita, ambientato in una Parigi cupa e vibrante, dove l’artista, interpretato da Riccardo Scamarcio, si scontra con una crisi artistica e personale durante 48 ore frenetiche, fuggendo dalla polizia e valutando se lasciare la città che tanto ha amato.
Scamarcio si cala nei panni di Modigliani con intensità, catturando la fragilità e l’ardore di un uomo in bilico tra grandezza, forse fittizia , e fallimento. Al Pacino, nei panni del collezionista d’arte Maurice Gangnat, aggiunge al film una presenza magnetica, come lo è stato per Marlon Brando in The Brave (che ricordiamo essere il primo film in qualità di regista di Johnny Depp, uscito nel 1997), incarnando una figura che rappresenta tanto una speranza quanto un ostacolo per Modigliani. Depp, che aveva a lungo desiderato raccontare la storia dell’artista, riesce a evocare un’atmosfera decadente e introspettiva che rispecchia la Parigi del primo Novecento, durante la Grande Guerra, e la sensibilità tormentata dell’artista.

Depp dimostra una regia matura e visivamente curata, influenzata da un amore per il dettaglio che immerge lo spettatore nel mondo bohémien, bisogna riconoscerlo. L’uso della luce e della fotografia di Nicola Pecorini conferisce alle scene un tocco pittorico che evoca, in un certo senso, le opere di Modigliani, mentre la colonna sonora di Sacha Puttnam ne amplifica l’intensità emotiva. Depp non si limita a mostrare il successo artistico di Modigliani, ma esplora le sue debolezze in qualità di “piccolo uomo” in una parigi bombardata, creando un personaggio reale e multidimensionale, piuttosto che un’icona idealizzata.
Il film affronta temi come la lotta per il riconoscimento, la dedizione all’arte e il sacrificio personale. Modigliani, circondato da artisti e amici come Maurice Utrillo e Chaïm Soutine, è spinto a rimanere e a non abbandonare i suoi sogni, anche quando il mondo sembra voltargli le spalle. Depp riesce a far emergere come le sfide e i dilemmi di Modigliani siano universali e senza tempo, risuonando anche con gli spettatori contemporanei.
Voto: 7/10

Recensione Spoiler di “Modì”
Per quanto riguarda la narrazione, la prima parte del film è lineare, euforica, simpatica, come se sapessero cosa fare… Eppure nella seconda parte del film questa sensazione di meta crolla e tutto sembra più vago. Tempi dilatati, conversazione fin troppo lente e prolisse… Come se nel secondo atto la narrazione non abbia più nulla da raccontare. Si suppone una certa evidenza del fatto che la sceneggiatura era fin troppo corta per un film di due ore piene, motivo per cui magari hanno deciso di allungare alcune scene e/o dialoghi verso la fine. In ogni caso, tutto ciò rende in parte noiosa la visione e difficile la continuazione del flusso narrativo. Ma c’è del buono in quest’opera.
Per quanto riguarda la regia, non cede mai. Non appare subito, ma successivamente si riceve effettivamente una regia ricercata, sperimentale, come se ci fosse un obiettivo nelle mani di chi governa la cinepresa. E questo rimane fino alla fine: il tentativo del regista si riconosce. E l’effetto del cinema degli anni 20, il quale naturalmente riprende il cinema muto di quel tempo, effettivamente genera quella curiosità per il senso di tale scelta e rende più intenso ciò che si mostra su schermo.
Per quanto riguarda gli attori, invece, risultano soddisfacenti nel proprio ruolo. Scamarcio è sicuramente una certa punta di diamante, ma non rasenta mai LA punta di diamante. La sua interpretazione a tratti fa anche ridere, e il dilemma sta nel contesto di quel momento: totalmente drammatico. In quel determinato contesto si ha una sensazione particolare, quasi di commedia architettata. E sotto un certo aspetto questo è ciò che più ci si aspetta da Depp.
Per non parlare della scena dei tavoli, probabilmente prima ad essere girata, poiché incarna ciò che Johnny Depp è stato nel precedente decennio: un pirata strambo e divertente con movenze particolari che si ritrova in situazioni impacciate. Questo, ovvero l’esperienza che Johnny Depp si porta dietro da ciò che ha esperito nel corso degli ultimi anni, in Modì, c’è. La fotografia riprende questo carattere dualista: drammatico, malinconico, ma al contempo ironico. Nel dramma, la suggestività.

Un secondo tentativo non malriuscito
In sintesi, Modì è una lettera d’amore all’arte e alla vita di un uomo complesso, che lotta contro le proprie insicurezze e la società, tracciando una linea tra il successo e l’integrità. Depp porta sullo schermo una narrazione intima che, attraverso interpretazioni buone ma non ottime e un’estetica raffinata e ricercata, dà nuova luce alla tragica bellezza dell’artista italiano.
in altre parole, Modì – Tre Giorni sulle ali della Follia è un film valido di cui si consiglia la visione, ma non caldamente. È bene dare a Cesare quel che è di cesare, e quindi una regia degna e una biografia ben eseguita, ma, a causa della stessa retorica, bisogna riconoscere anche il lato negativo della pellicola, poiché purtroppo è presente e coesiste con la controparte. Ciò che rappresenta la negatività in questo titolo è il fatto evidente di cui si è macchiata la sceneggiatura: l’improvviso rallentamento del flusso narrativo provoca nello spettatore una forte sensazione di noia nonostante l’interesse che è stato suscitato poc’anzi.
Voto: 7/10

SEGUITECI ANCHE SUL NOSTRO PROFILO X , SU CUI PUBBLICHIAMO LE PIÙ IMPORTANTI NOTIZIE DEL MONDO NERD!
E voi vedrete “Modì”? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!