Monster Hunter Wilds – La nostra recensione! (2025)
Sviluppato e pubblicato da Capcom, Monster Hunter Wilds è il nuovo colossale capitolo della saga che da 20 anni appassiona fan di tutto il mondo, e che con questa nuova iterazione alza ancora di più l’asticella qualitativa, pur con qualche problemino tecnico di troppo.

Storia
Le Terre Proibite erano ritenute disabitate dagli esseri umani, popolate solo da mostri incredibilmente pericolosi che avevano fatto dell’Est la loro casa. O almeno, questo era ciò che la maggior parte delle persone credeva, fino a quando un giovane ragazzo fu trovato privo di sensi al confine. Nata, questo il suo nome, appartiene a un popolo chiamato i Guardiani, ma il suo villaggio è stato attaccato da un temibile mostro bianco, soprannominato lo Spettro Bianco.

Pertanto, la Gilda Dei Cacciatori è pronta a intraprendere una spedizione nelle Terre Proibite. Voi vestirete i panni di un cacciatore dell’Unità Avis, scelto appositamente per la sua straordinaria abilità e capacità di adattamento ai pericoli. Il vostro obiettivo è studiare le Terre Proibite e trovare i Guardiani, ma tra voi e la casa di Nata ci saranno moltissimi mostri pronti a ostacolarvi.

La storia del gioco, pur non essendo un capolavoro di narrativa, è di buona qualità. I personaggi sono fantastici e mette in risalto i temi ambientali tipici della serie. Inoltre, non richiede troppo tempo per essere completata: abbiamo raggiunto i titoli di coda in circa 15 ore, ma il fatto che la storia vi catapulta costantemente in nuove cacce, a volte immediatamente dopo la fine di una appena completata, è stata una scelta molto apprezzata.

Di solito c’è una o due cutscene tra una caccia e l’altra, ma Wilds non perde assolutamente tempo a farvi entrare subito in azione. Le cacce aumentano gradualmente di difficoltà nel corso della storia, e mentre il Chatacabra e il Doshaguma sono abbastanza facili da abbattere, provate ad affrontare un Ajarakan con un’arma che non conoscete bene e un’armatura non potenziata… e passerete dei brutti momenti.

Gameplay
Cacciare un mostro, poi potenziare il vostro equipaggiamento con le sue parti per affrontare mostri ancora più grandi è il fulcro del gameplay di Monster Hunter, e in Wilds questo ciclo di gioco è più appagante che mai. Le 14 tipologie di armi sono tutte fantastiche da usare, e grazie al Seikret potete portarne due in una singola caccia.
Mentre i vecchi titoli della saga tendevano a prevedere un processo molto più articolato tra una caccia e l’altra, la nuova era della serie si è concentrata nel perfezionare l’esperienza per riportare i giocatori in battaglia il più rapidamente possibile, e in Wilds questo concetto è stato migliorato esponenzialmente.

Wilds non introduce nuove tipologie di armi, ma considerando che ce ne sono già quattordici, ognuna con numerose opzioni di personalizzazione e nuove mosse, sembra chiaro che l’obiettivo del sistema di combattimento fosse affinare ciò che funzionava già piuttosto che espandersi ulteriormente.
Il gioco offre una maggiore manovrabilità negli attacchi rispetto ai titoli precedenti, che avvengono generalmente nella direzione in cui è rivolto il personaggio, piuttosto che essere determinati dalla telecamera, e non è presente alcuna meccanica per accorciare rapidamente la distanza con il nemico durante un attacco.

Il classico sistema di combattimento della serie raggiunge nuove vette in Wilds grazie alla reinvenzione del sistema di ferite e della rottura delle parti dei mostri. I giocatori sono sempre stati incentivati a spezzare parti dei mostri, sia per raccogliere materiali che per rendere la battaglia più semplice: se un mostro può avvelenarvi con gli attacchi della coda, mozzarla gli impedirà di farlo.

L’aggiunta della modalità focus, che offre ai giocatori melee un modo più preciso di indirizzare gli attacchi, rende infliggere ferite colpendo ripetutamente la stessa area una strategia molto più efficace. Se il giocatore colpisce una ferita (che brilla di rosso in modalità focus) con la nuova mossa speciale colpo focalizzato, si attiva un potente e spettacolare attacco di rottura della ferita, diverso per ogni arma ma incredibilmente soddisfacente da usare.
Anche se si manca il colpo di follow-up, il primo impatto infligge comunque enormi danni. È un’aggiunta entusiasmante, capace di offrire persino a un novizio una routine di combattimento efficace e divertente.

Il cambiamento più grande rispetto ai giochi precedenti, e di gran lunga, è la struttura del mondo di Wilds. In tutti i titoli precedenti, il giocatore era bloccato nell’hub principale fino a quando non accettava una missione, e spesso veniva persino costretto a prenderne una se provava a uscire dal cancello principale. Wilds, invece, si libera completamente da questa limitazione.
Le Terre Proibite, l’ambientazione di Monster Hunter Wilds, formano un vasto mondo aperto e interconnesso che rompe del tutto con questa tradizione. Salvo restrizioni legate alla storia, potrete uscire liberamente dal vostro accampamento ed esplorare l’ambiente aperto, affrontare mostri che compaiono dinamicamente e raccogliere materiali e ingredienti.

Questo cambiamento al mondo di gioco ha richiesto alcune modifiche, la più significativa delle quali è la cavalcatura. Il Seikret è personalizzabile, proprio come tutto il resto del Cacciatore, ed è accessibile con la pressione di un solo tasto. Può portarvi automaticamente in qualsiasi punto della mappa, potete usarlo per schivare attacchi e usare oggetti.

I mostri ora sono molto più mobili, quindi quando iniziano a fuggire, salire sul Seikret sarà essenziale per inseguirli. Le mappe sono semplicemente molto grandi per essere percorse a piedi, e potete persino raccogliere materiali senza smontare dal vostro fidato destriero. Sono cambiamenti piccoli ma eccellenti, che rendono il gioco ancora più fluido e privo di inutili interruzioni, permettendovi di concentrarti sui momenti migliori dell’esperienza.

L’altra grande differenza, che si allinea con la trama del gioco, è l’assenza di un hub principale. Invece, ogni zona del gioco ha un accampamento base e una città preesistente, che gioca un ruolo importante nella storia di quella regione. Potete viaggiare velocemente verso entrambe, così come verso mini-accampamenti posizionabili manualmente, una meccanica già presente nei titoli precedenti.

Questi accampamenti ora possono essere attaccati, danneggiati o persino distrutti dai mostri. Personalmente, non abbiamo sentito molto il bisogno di usare i mini-accampamenti, dato che bastava un minuto o due per raggiungere quasi ogni parte della mappa in sella al Seikret, ma è bello vedere che la funzione sia stata mantenuta.

Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico del gioco è decisamente altalenante. Durante le nostre 100 ore di gioco, non abbiamo riscontrato bug o glitch che potessero influenzare la nostra esperienza, ma lo stesso non si può dire delle performance. Con tutte le impostazioni grafiche al massimo, in 1440p il PC utilizzato per la recensione (un PC di fascia molto alta) ha più di una volta faticato a raggiungere i 60 fps, anche con DLSS e Frame Generation attivate (solamente durante scene e momenti molto dispendiosi di risorse). Durante il resto dell’esperienza, ci sono stati parecchi cali di fps, ma in media abbiamo giocato quasi costantemente sui 90/100 fps, pur essendo il frame-rate particolarmente instabile.

Il comparto grafico del titolo, seppur parecchio sporco, è eccezionale. Le varie macroaree sono tutte perfettamente distinte l’una dall’altra, e ognuna di queste ha un level design semplicemente eccellente. L’art direction è costantemente ad altissimi livelli, tanto che parecchi scorci sembrano dei bellissimi quadri, mentre il character design dei personaggi e dei mostri è di altissimo livello, con dettagli allucinanti e un sound design impeccabile. Ottima anche la colonna sonora, con tracce specifiche per i mostri di alta qualità e la sempre favolosa Proof of a Hero, che ritorna con un nuovo fantastico riarrangiamento.
Conclusione e Voto
Monster Hunter Wilds: In conclusione, Monster Hunter Wilds è un capolavoro, che migliora enormemente il suo già incredibile predecessore, e che porta il franchise in una nuova era grazie un vasto mondo aperto, ambientazioni mozzafiato e un combattimento ancora più soddisfacente. Purtroppo, subito dopo la storia, la mancanza di contenuti endgame si fa sentire, ma non abbiamo dubbi che i futuri aggiornamenti del titolo risolveranno questo problema. In mezzo a un gioco eccellente, l'unico vero enorme problema sono il comparto tecnico e in particolare l'ottimizzazione, che su un PC di fascia molto alta è a tratti terribile, con parecchi cali di frame pesanti e una stabilità degli fps non entusiasmante. – Cri1603
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.

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