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NATE MOORE PARLA DELLE RIUNIONI CREATIVE TOP SECRET DEI MARVEL STUDIOS (2022)

In una recente intervista, il produttore dei Marvel Studios, Nate Moore, ha rivelato delle interessanti informazioni sui ritiri segreti della compagnia per pianificare i futuri progetti Marvel. Mentre l’MCU continua a rilasciare titoli ad un ritmo apparentemente esponenziale, ai fan verrebbe da chiedersi come vengo ideati questi progetti. Con decenni di fumetti a loro disposizione, i dirigenti della Marvel hanno una miniera d’oro di potenziali storie da raccontare.

Come accennato precedentemente da Kevin Feige, questi ritiri creativi sono un momento in cui i dirigenti dell’MCU pianificano il futuro del franchise.  Al ritiro del 2022, c’era persino un consiglio che ha portato il comparto creativo dei Marvel Studios “attraverso il prossimo decennio” di film dell’MCU. 

Dato che finora sono stati annunciati solo progetti fino al 2026, si può immaginare quanto sia necessaria la discrezione per quanto riguarda la logistica e gli argomenti di discussione in questi ritiri, di cui ha parlato Nate Moore . Tuttavia, la rivelazione di Feige sull’esistenza dell’evento lo ha trasformato nel segreto di Pulcinella tra i fan.

Nate Moore
Nate Moore

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I ritiri segreti dei Marvel Studios

Nate Moore, produttore di alcuni dei film dell’MCU tra cui Black Panther e Captain America , ha rivelato nuove interessanti informazioni sui ritiri creativi dei Marvel Studios in un episodio del podcast The Town. Moore ha spiegato al presentatore Matthew Belloni che questi ritiri creativi hanno dato ai dirigenti la possibilità di scatenarsi con le idee e le aspirazioni per il futuro dell’MCU.

Moore ha rivelato che in queste conversazioni, guidate da “persone [che] avevano passione per il materiale”, hanno condiviso “una quantità enorme di idee:”

Portaci attraverso il processo di sviluppo e di come voi avviate tutti i film che avete realizzato, come decidete, la direzione in cui state andando, i personaggi che state costruendo, gli scrittori e i registi con cui volete lavorare. Come vengono prese queste decisioni?

Belloni

Sì, sono realizzati in un paio di modi diversi ad essere onesti. Abbiamo un ritiro non così segreto ogni anno o due, di solito a Palm Springs e parliamo solo di personaggi o storie interessanti in cui ci piace dire “Ehi, se potessimo fare tutto ciò che vogliamo, cosa sarebbe? Chi sarebbe? Quali personaggi non abbiamo usato di cui siamo appassionati?” E in quella settimana, tendono ad esserci uno o due cose che poi si sviluppano, attorno ai quali iniziamo a essere in grado di costruire.

Cose come il Multiverso sono venute fuori da lì, cose come costruire la Fase 1 attorno al Guanto dell’Infinito, o immagino che anche durante la Fase 3, siano venute fuori quelle decisioni, perché le persone avevano passione per il materiale. E se pensi alla Marvel, abbiamo più di 50 anni di materiale da cui attingere, quindi non è che ci sia una carenza di idee. Semmai, c’è una quantità enorme di idee e deve esserci qualcuno che si appassiona a una data idea per capire come metterla in piedi

Nate Moore

Moore ha spiegato che questo tipo di ritiri offre ai dirigenti la possibilità di apprendere di quali personaggi hanno bisogno e da quali trame trarre ispirazione prima di nuovi progetti.  Dopo che un’idea è stata lanciata, secondo Moore, la ricerca sulla storia del personaggio “spetta al dirigente di quella proprietà:”

Va bene, quindi qualcuno dice: ‘Penso che dovremmo fare qualcosa con gli Eterni’ o, ‘Ant-Man è inutilizzato. Questo progetto potrebbe essere più family-friendly. Qual’è il prossimo?’

Belloni

Sì, quindi una volta che decidiamo di creare un determinato personaggio, spetta al dirigente di quella proprietà diventare un esperto di quel personaggio. E questo vale per qualsiasi cosa, ad esempio quando mi è stato affidato Captain America 2, ho letto letteralmente ogni comparsa di Capitan America nell’editoria. Ci vogliono circa, direi dai 3 ai 4 mesi.

Nate Moore

Moore ha continuato descrivendo l’enorme numero di creativi di fumetti della Marvel che servono per leggere e capire dopo aver presentato un’idea durante un ritiro, spiegando che avendo accesso a tutta la lore di un determinato personaggio o proprietà, si “inizia a costruire un documento interno” degli aspetti più interessanti.

C’è qualche assistente alla Marvel che va semplicemente nell’archivio e ti mette una grossa pila sulla tua scrivania?

Belloni

Essenzialmente sì. E a volte sono digitali, a volte sono copie fisiche. Ho… grandi raccoglitori di, ad esempio, tutti i fumetti Namor perché stavo preparando per Black Panther 2. E leggendo tutto, si inizia a costruire un documento interno delle cose che sono veramente interessanti, personaggi che sono davvero grandi, momenti che sono davvero grandi, fatti interessanti che forse non si conosce sotto la superficie o fuori da una voce su Wikipedia.

Anche le cose dell’editoria che sembrano più problematiche, cose che potremmo modificare, cose che abbiamo fatto in passato, quindi dobbiamo cambiare. E da quel processo, si esce con un documento che è un po’ indicativo di ciò che pensiamo il film potrebbe essere. E il motivo per cui abbiamo iniziato a farlo, parliamo di dieci anni fa, era tipo: ‘Ehi Matt, vuoi scrivere un film della Marvel? Ecco 50 anni di Dottor Strange.’

Nate Moore

Nate Moore conclude spiegando che, dopo che i dirigenti “hanno fatto i [loro] compiti” , filtrano le idee che gli piacciono di più e vogliono adattare di più. Poi arricchiscono ancora di più le idee:

Quindi devi dire loro: ‘Questo è ciò che pensiamo funzionerà dopo 50 anni di Captain America.’

Belloni

Queste sono le cose che ci interessa fare. Perché potresti leggere quei 50 anni di qualsiasi proprietà e per poi essere interessato a qualcosa di completamente diverso. Ma questo potrebbe non servire assolutamente a niente, giusto? Quindi abbiamo iniziato a fare i compiti prima fin quando non siamo arrivati al punto di pensare, “Ehi, abbiamo una buona padronanza di ciò che ci piace di una determinata proprietà “, nel frattempo, speriamo di aver incontrato gli scrittori giusti che possono dare vita a tutto

Riguardo al come pensiamo agli scrittori, di certo non è, ‘Ehi, chi ha fatto la cosa più grande, più bella ultimamente?’ Si tratta di, ‘Chi ha un pensiero molto specifico che pensiamo sia interessante? Chi farà di questo progetto la propria priorità?’ Perché come sai Matt, a Hollywood, a volte scrivi una bozza qui, mentre stai scrivendo un’altra bozza , e hai un altro show da un’altra parte.. la loro attenzione è divisa, perché hanno successo, e sono bravi, e quindi lavorano molto.

Quello che chiediamo a uno scrittore è: ‘Ehi, vogliamo che ti trasferisca nell’ufficio della Marvel e inizi a scrivere.’ Scrivere per noi inizia con: ‘Ehi, hai iniziato con questa cosa, sei entrato e l’hai lanciata, pensiamo che tu sia grande.’ In questo modo siamo tutti sullo stesso punto e stiamo muovendo la palla in avanti. Quindi, se, per esempio, vogliamo fare Shang-Chi, usciamo con Shang-Chi e facciamo, ‘Ok, quindi abbiamo circa due anni per far funzionare questa cosa.’ E così non hai tempo per i vicoli ciechi e i cul-de-sac che normalmente si hanno in fase di sviluppo.

Tutto è procede verso la produzione. Se non fossimo in linea con lo scrittore e poi con il regista quando entrano nel processo, perderemo troppo tempo per fare quel film. E di solito lavoriamo con una data di produzione precisa e la data di uscita in mente.

Nate Moore

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Cosa sta pianificando la Marvel dalla fase 6 in poi?

Con le informazioni di Nate Moore, così come i titoli già annunciati che compongono la Multiverse Saga – i titoli delle fasi 4, 5 e 6 – i fan possono dedurre quali discussioni possono essere state tenute in questi ritiri creativi.

I Fantastici Quattro e Secret Wars nella fase 6 implicano il potenziale per vedere il Dottor Destino come grande cattivo accanto al già devastante Kang il Conquistatore. La maggior parte delle storie dei Fantastici Quattro include Doom in qualche modo e il fumetto Secret Wars del 2015 di Jonathan Hickman – da cui il film in uscita sembra attingere, poiché tratta del Multiverso e delle incursioni, concetti già discussi in Doctor Strange in the Multiverse of Madness – vede Doom come suo principale antagonista.

Secondo Nate Moore, in questi ritiri vengono discussi e ampliati archi e personaggi specifici. Questo porta al fattore comune di Doom in almeno due dei tre film già annunciati per la Fase 6. Tuttavia, le informazioni sul futuro dell’MCU rimangono ancora scarse. Forse le discussioni dei ritiri creativi si sono concentrate su un argomento a cui Nate Moore e tutto lo studio non ha nemmeno accennato.  I dirigenti della Marvel potrebbero in questo momento fare ricerche e leggere un numero qualsiasi di storie dei molti decenni di tradizione dei fumetti da cui devono ispirarsi

Ad ogni modo tutti i fan sono avvisati, il meglio deve ancora arrivare.

Doctor Doom
Doctor Doom

Cosa vi aspettate dalle prossime fasi dell’MCU?

Fonte: The Direct

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