NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)
Basato sull’omonimo libro del veterano tedesco della Prima Guerra Mondiale Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale è una storia coinvolgente e brutale contro la guerra.
Adattato per lo schermo dal regista Edward Berger, il film studia gli estremi effetti fisici e psicologici dell’essere un soldato in mezzo a una violenza senza fine e a condizioni terribili. Raccontato dal punto di vista tedesco, vediamo in dettaglio come la propaganda del Paese abbia condotto i soldati a una morte quasi garantita durante la prima guerra mondiale. All Quiet on the Western Front è un film d’impatto, regia e fotografia splendidi.
Azzeccata la scelta di farci vedere la Prima Guerra Mondiale attraverso gli occhi di un soldato tedesco, non lasciando mai spazio all’eroismo bellico. Per noi di NerdAlQuadrato sembrava giusto dire la nostra su questo film che ha riscontrato un successione inaspettato durante il periodo delle premiazioni, il film è stato candidato pure come miglior film internazionale e miglior film nella 95esima edizione degli Oscar, anche se manca poco alla notte degli Oscar noi ci buttiamo subito nella recensione di questo film epocale.
Chi ci segue sa già che la recensione di Niente di nuovo sul fronte occidentale sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoiler, parte spoiler, la parte dedicata ai personaggi e al cast, un ulteriore all’aspetto tecnico e infine l’opinione finale con voto.
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Recensione No-Spoiler
Francia occupata, durante la Prima Guerra Mondiale. Tutto è tranquillo sul fronte occidentale, finché improvvisamente non lo è più. Granate, proiettili e mortai. Questi sono i rumori che risuonano quando i soldati tedeschi ricevono l’ordine di assaltare la Terra di Nessuno e conquistare le trincee francesi avversarie. Berger mette in evidenza la natura ciclica e ferita della guerra fin dall’inizio. Dopo aver introdotto lo stato della Prima Guerra Mondiale, incontriamo Paul Bäumer (Felix Kammerer), una nuova recluta dell’esercito tedesco che falsifica la firma della madre per arruolarsi con i suoi amici.
Come nel libro, l’obiettivo di Berger con Niente di nuovo sul fronte occidentale è quello di mettere in luce la crudele realtà della guerra, come dimostrano le scene ambientate nella “terra di nessuno”, che sono strazianti e spietate all’inverosimile. Niente di nuovo sul fronte occidentale segue principalmente il giovane Bäumer e i suoi compagni tedeschi mentre trascorrono anni nelle trincee, passando attraverso periodi di silenzio e di caos totale.
Siamo collocati in una posizione intima in cui si è portati a entrare in contatto empatico con i personaggi. Il film raggiunge il suo massimo splendore quando la macchina da presa di Friend passa ai primi piani, mettendo in evidenza il volto di Felix Kammerer ricoperto di fango, con l’unico barlume di vita nei suoi occhi. Kammerer offre un’interpretazione stupefacente.
Ambientando la maggior parte della storia nella seconda metà del conflitto storico, Niente di nuovo sul fronte occidentale pone l’accento su quanto tragica e probabilmente insensata sia stata la perdita di vite umane da entrambe le parti. Il film sottolinea con durezza come la guerra sia motivata e guidata principalmente da avidi leader politici e militari che mandano al massacro la gente comune per le loro ambizioni, senza mai essere apertamente predicatorio. È particolarmente pertinente oggi per coloro che hanno assistito alla guerra, sia in prima che in seconda persona.
Molti paragoni saranno fatti con epopee di guerra recenti come il deludente e vanitoso 1917 di Sam Mendes, ma l’adattamento di Berger di Niente di nuovo sul fronte occidentale si distingue per la sua prospettiva unica sulla psiche dei soldati. È molto più autentico, personale e grintoso sotto questi aspetti. Attraverso il montaggio, All Quiet on the Western Front mostra diverse prospettive da entrambe le parti per costruire la tensione. Questo è un aspetto che mancava a 1917, che mostrava solo una visione a tunnel della guerra.
Voto: 9/10
Recensione Spoiler
Torno a mettere a confronto il film con altre epopee che abbia visto negli anni. Ad esempio, nel film di Berger, quando si avvicina l’epilogo e la guerra sta per finire, vediamo un gruppo di uomini francesi sollevati, mentre il pubblico viene messo al corrente degli ordini contorti di un comandante tedesco senza emozioni e guidato dalla guerra, che invia i suoi soldati per un’ultima missione.
È attraverso questi montaggi che il messaggio tematico del film raggiunge il suo massimo effetto. Ovviamente, i registi hanno il diritto di strutturare il loro lavoro come meglio credono, ma la tecnica di Edward Berger nel rappresentare un grande evento storico come la Prima Guerra Mondiale è molto più efficace. È più simile a Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg.
Personaggi e Cast
Come detto in precedenza la prova attoriale di Felix Kammerer regge alla perfezione tutto il film, il resto del cast è di buona qualità certo, ma la prova attoriale di Kammerer rimane impressa nella mente di noi spettatori, con quel suo volto, sporco di fango, tutto viene trasmesso attraverso i suoi occhi; che si tratti di disperazione, orrore o scorci di gioia.
Aspetto tecnico
Il direttore della fotografia inglese James Friend si dimostra un’accoppiata vincente con Edward Berger, che realizza alcune delle scene più strazianti dell’anno. La macchina da presa di Friend non si sottrae mai allo spargimento di sangue, completando i temi della narrazione nel modo più potente. L’utilizzo dei primi piani sui personaggio, come detto prima, fa arrivare ai massimi livelli lo splendore e l’orrido che il regista vuole mettere in scena. Niente di nuovo sul fronte occidentale vanta una colonna sonora irregolare che irrompe regolarmente senza invito.
Tuttavia, è innegabile che la musica crei un efficace accumulo di tensione. Le entrate in scena potenti e ampie della colonna sonora hanno il potere di proiettare rapidamente lo spettatore nella natura brusca della battaglia. Inoltre, come in tutte le epopee di guerra meticolosamente realizzate, il sound design è fondamentale per immergere il pubblico. Il team sonoro di Edward Berger fa un lavoro eccellente nel creare un’atmosfera costante che si sposa perfettamente con le notevoli immagini di Friend per tutta la durata del film.
Opinione finale con voto
Niente di nuovo sul fronte occidentale è un successo assoluto. Si conclude con la stessa precisione del libro, dopo aver trasmesso il suo messaggio contro la guerra in modo brillante. Sarà sicuramente difficile dimenticare questo adattamento, che è davvero degno del suo nome iconico. Inoltre, dato che la Germania ha scelto Niente di nuovo sul fronte occidentale evidenzia da vicino l’aspetto umano mettendo in secondo piano la vicenda storica.
Sono le esperienze dei soldati al fronte che colpiscono, come nella scena in cui un militare non riesce a salvare un compagno che affoga nel suo stesso sangue. E anche la condivisione delle loro storie, ma anche le loro speranze future e il ricordo di chi è caduto. Proprio questa capacità di sottolineare una decisa contrapposizione tra vita e morte, incarnata da diversi dialoghi, è al centro del film.
Interrogandosi sulla possibilità che il decesso possa avere un valore liberatorio rendendolo addirittura preferibile alla quotidianità della guerra, il film in questo senso va oltre la trasposizione storica per elevarsi verso riflessioni sulla bestialità umana. Una brutalità che non emerge solo dai campi da battaglia ma anche tra i canali diplomatici che solo apparentemente vanno in parallelo con ciò che accade sul campo. Tra colombe alla ricerca di un armistizio e aquile pronte a continuare la guerra per motivi ideali più che realistici, non si riesce a trovare un compromesso che possa mettere fine velocemente al conflitto. Un ottimo film dalla forte attualità.
Voto: 9/10
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Cosa ne pensate? Avete già visto Niente di nuovo sul fronte occidentale?