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PAPMusic: Animation for Fashion – La Nostra Recensione! (2024)

PAPMusic: Animation for Fashion è una pellicola che, dopo aver avuto la sua première mondiale alla 81. Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia, ha fatto molto parlare di sé, nel bene e nel male (ma soprattutto nel male). È stata vista come immondizia a causa della sua animazione apparentemente scadente, il fatto che sia stato finanziato dallo stato (quindi con i nostri soldi) e per il cast vocale, composto dalla stessa regista, alla sua prima opera, LeiKiè, Rudy Zerbi, Jake La Furia, Luca Ward e tanti altri. Sarò rimasto soddisfatto dalla pellicola? Scopritelo nella nostra recensione!

Essa sarà divisa, questa volta, in due parti: una senza spoiler (anche se con qualche accenno di qualche scena specifica) e un’opinione generale finale.

Locandina ufficiale di “PAPMusic: Animation for Fashion”

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Recensione No-Spoiler

Il film, in teoria, narrerebbe le vicende di due persone, veramente chiamate Lui e Lei, che si innamorano nel contesto di una casa di moda italiana intitolata “PAPMusic”, con sede di fronte al Duomo di Milano. Ho detto “in teoria” perché, in realtà, la narrazione è inesistente.

La pellicola sembra più un’accozzaglia di scene assolutamente prive di alcun senso, in aggiunta sessiste, omofobe, grassofobiche e razziste. Il film di LeiKiè mirava infatti ad andare contro il politicamente corretto, ma alla cinquantesima inquadratura di un seno femminile si è superato personalmente il limite.

Le animazioni sono degne di “Barbie – La principessa e la povera“, raccapriccianti come poche. Inoltre, l’umorismo fa diventare il tutto ancora peggiore; solo per farvi qualche esempio: due cani che ballano “Gangnam Style“, il narratore che emette un peto, il protagonista che viene ripreso sul bidet, un bambino che si toglie il muco dal naso o ancora un animale che sputa in camera.

Il cast vocale fa pena, dal Rudy Zerbi narratore o ancora a Luca Ward o Jake La Furia. LeiKiè, oltre ad aver dato la voce a Lei, si è anche dilettata alla regia del tutto: e fa ribrezzo a dir poco. Zoom continui su seni, sederi e peni, inquadrature, movimenti di camera ed effetti sonori presi da “Paperissima Sprint“.

Non saprei sinceramente cosa dire, oltre questo, perché “PAPMusic: Animation for Fashion” è orripilante. L’unica nota positiva è stata la mia personale esperienza in sala con i miei amici, che con il film non ha nulla a che vedere.

Voto: 1/10

Voto:

"PAPMusic: Animation for Fashion"
“PAPMusic: Animation for Fashion”

Opinione finale con voto

In conclusione, “PAPMusic: Animation for Fashion” è ciò di più brutto che sia mai stato concepito dall’essere umano. Regia anomala, nel senso negativo della parola, umorismo da centenario rintronato (con tutto il rispetto per i centenari rintronati). E di questa maledizione è stato annunciato il secondo capitolo?

Per favore, salvate i vostri soldi per film più meritevoli.

Voto: 1/10

Voto:

"PAPMusic: Animation for Fashion"
“PAPMusic: Animation for Fashion”

E voi avete visto “PAPMusic: Animation for Fashion”? Siete d’accordo? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!

alexxvega

Alessandro, un giovane appassionato di cinema e videogiochi. Nel tempo libero scrivo recensioni e articoli per NerdAlQuadrato!

One thought on “PAPMusic: Animation for Fashion – La Nostra Recensione! (2024)

  • Alessandro

    Insomma, mi sembra di capire che non ti sia piaciuto

    Risposta

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