Tecnologia

Arresto Pavel Durov – Dalla nascita di Telegram alle accuse di favoritismo per le attività criminali! (2024)

Il miliardario Pavel Durov è il fondatore dell’app di messaggistica Telegram.

Lo scorso 24 agosto Pavel Durov, miliardario russo fondatore di Telegram, è stato arrestato dalle autorità francesi all’aeroporto Le Bourget, dove stata sbarcando dal proprio aereo privato. Su di lui sono state deposte diverse accuse pesantissime che riguardano le attività illegali che avvengono su Telegram.

Ripercorriamo quindi la fondazione della famosa applicazione di messaggistica istantanea e le motivazioni dettagliate dell’arresto del CEO.

Pavel Durov

La nascita e l’ascesa di Telegram

Telegram Messenger è un servizio di messaggistica istantanea basato sul cloud. È stato fondato dai fratelli Nikolai e Pavel Durov e debuttò su iOS il 14 agosto 2013 e su Android il 20 ottobre 2013. Il progetto è stato dichiarato no-profit, anche se recentemente, a causa dell’elevato numero di utenti e messaggi che fanno rallentare i server, sono state aggiunte delle pubblicità all’interno dell’applicazione, che non intasano però l’esperienza utente.

Telegram possiede diversi centri dati in tutto il mondo e la sede centrale è situata a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Nell’ottobre del 2013 gli utenti attivi giornalieri della piattaforma ammontavano a 100.000, fino ad arrivare ai 950 milioni di utenti attivi mensili da luglio 2024.

Telegram

I vantaggi dell’applicazione

Attualmente Telegram è disponibile per Android, iOS, iPadOS, Windows, macOS e Linux (in questi ultimi tre viene denominato Telegram Desktop). Se si vuole aggiungere l’applicazione su un nuovo dispositivo basta semplicemente inserire il numero di telefono e un codice di verifica sarà inviato all’utente (questa caratteristica è molto utile quando si cambia il proprio smartphone).

La piattaforma offre numerose funzionalità che vanno oltre i semplici requisiti che dovrebbe avere un’app di messaggistica. Anzitutto è fluida e semplice da usare. Le impostazioni sono accompagnate da piccole didascalie che descrivono le singole funzionalità che l’utente può modificare a proprio piacimento. Tra queste troviamo la possibilità di essere contattati solamente dagli utenti salvati in rubrica, la personalizzazione delle chat, l’abilitazione del tasto per tradurre i messaggi e molto altro.

L'accesso in Telegram

Per quanto riguarda l’esperienza utente in ambito di messaggistica, Telegram offre tre principali spazi di dialogo: i canali, i gruppi e le chat private. I primi vengono utilizzati per inviare i cosiddetti post, con lo scopo di divulgare informazioni. I secondi, che possono essere pubblici o privati (ossia che per entrarci serve un link o un utente che vi aggiunga), sono utilizzati per parlare con più di una persona. Infine le chat private sono utilizzate per comunicare con una sola persona.

Esiste anche un altro spazio di comunicazione che può essere considerato una chat privata: il dialogo con i bot. Questi sono numerosissimi, in quanto offrono svariate funzionalità molto utili. Infatti esistono bot che trascrivono i messaggi vocali (non sono precisi ma comunque sono una soluzione per chi non vuole pagare il piano Premium), gestiscono i post da pubblicare nei canali, aggiungono funzioni per arrichire e gestire i gruppi e altri ancora.

BotFather di Telegram

Le critiche che hanno portato all’arresto di Pavel Durov

Purtroppo non ci sono solo pregi in Telegram. Chi è inesperto o alle prime armi potrebbe trovarsi davanti a situazioni complicate. Infatti, all’interno dell’applicazione, possono avvenire truffe, per non parlare dei canali illeciti presenti sulla piattaforma: tra attività criminali, contraffazione di stupefacenti e diffusione di contenuti pedopornografici, Telegram ha una libertà molto incondizionata.

Queste sono tra le 12 cause che hanno portato all’arresto del CEO Pavel Durov, avvenuto il 24 agosto all’aeroporto parigino di Le Bourget dove Durov era appena arrivato col suo jet privato da Baku, in Azerbaigian. Il CEO è accusato inoltre di non aver applicato delle restrizioni all’interno della propria app per evitare l’attività criminale e di non aver collaborato con le autorità per contrastarle.

Pavel Durov

Secondo quanto riferito da diversi giornali, Durov si è presentato spavaldo, cercando di evitare l’arresto con il bluff che doveva incontrare il Presidente francese Macron. Quando è stato interrogato ha consegnato il proprio smartphone con codice d’accesso, apparentemente collaborando con le autorità, ma ha poi tirato in ballo il fatto che ha aiutato i servizi segreti interni (DGSI) nell’azione antiterrorismo.

Durov, dopo essere stato costretto a pagare 5 milioni di euro di cauzione, è ora in libertà vigilata con l’obbligo di presentarsi due volte a settimana a una stazione di polizia. Ciò significa che non potrà lasciare la Francia prima del processo.

La DGSI

Quale sarà il futuro di Telegram?

Con l’arresto di Durov la risposta di Telegram non si è fatta attendere, dichiarando che la piattaforma si attiene alle direttive dell’Unione Europea e che è “assurdo” affermare che il CEO sia responsabile dell’abuso della piattaforma. È molto probabile che in futuro ci saranno delle restrizioni nell’applicazione, ma nonostante l’evento accaduto sembra che ci sia stato un certo guadagno per la piattaforma.

Secondo AppFigures, sito che analizza l’andamento della popolarità nelle applicazioni, dopo poche ore dall’arresto di Durov Telegram è salito al secondo posto sull’App Store in USA tra i social network con più download. Questo boom è avvenuto in moltissimi Paesi, tra cui l’Italia. Sembra quindi che, involontariamente, si stia facendo una pubblicità positiva all’applicazione.

Utenti attivi di Telegram

E voi che ne pensate dell’arresto? Usate Telegram e sapete delle sue problematiche?

Nico_S06

Attualmente studente liceale, sono un'aspirante programmatore informatico appassionato di cinema e fumetti americani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *