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PETER PAN E WENDY – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)

Uno dei film più riconoscibili dell’epoca d’oro della Disney, Peter Pan (1953) è un classico molto amato. La sua estetica e i suoi personaggi sono immediatamente riconoscibili e hanno avuto un posto di rilievo nella cultura pop. Trilli è un colosso iconico del merchandising, “You Can Fly” è un tormentone familiare e la dark ride di Peter Pan a Disneyland e Walt Disney World fa sempre una lunga fila. In Peter Pan e Wendy del 2023, il regista David Lowery (Il cavaliere verde, A Ghost Story) tenta di riproporre quell’estetica e quello specifico adattamento del libro di J.M. Barrie nella sua personale esplorazione di cosa significhi crescere e di cosa significhi crescere “male”.

In bilico tra l’omaggio e il tentativo di ritagliarsi qualcosa di nuovo, Peter Pan e Wendy si trova in bilico tra il discreto adattamento live-action e il film più dimenticabile di David Lowery.

Chi ci segue sa già che la recensione di “Peter Pan e Wendy” sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoiler, la parte dedicata ai personaggi e al cast, un ulteriore paragrafo dedicato all’aspetto tecnico e infine l’opinione finale con voto.

Peter Pan e Wendy
Peter Pan e Wendy

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Recensione No-Spoiler

Il romanzo originale di J.M. Barrie è così semplice da essere il candidato perfetto per vari adattamenti. Wendy Darling è riluttante a crescere, ma una notte l’eroe delle sue storie d’infanzia, Peter Pan, la porta con sé nell’Isola che non c’è, un luogo dove nessuno cresce mai. Wendy si unisce a Peter per alcune avventure, combattendo contro il suo acerrimo nemico, il malvagio pirata Capitan Uncino. Alla fine, però, sceglie di tornare a casa e accettare il suo destino, mentre Peter rimane nell’Isola che non c’è.

Peter Pan e Wendy tenta di essere sovversivo, ma allo stesso tempo è legato al materiale di partenza del film Disney. In Peter Pan (1953), all’arrivo sull’Isola che non c’è, Peter, Wendy e i suoi fratelli vengono colpiti dai pirati. Peter distoglie l’attenzione dai fratelli Darling concentrandola su di sé, salvandoli dal tiro a segno. In questo adattamento, diventa presuntuoso e i fratelli di Wendy vengono catturati.

Wendy (Ever Anderson) incontra poi i Bimbi Sperduti e tenta di salvare i suoi fratelli, ma tutti loro fanno ben poco e non sembrano voler essere lì. Tutti hanno un certo risentimento nei confronti di Hook e per lo più se ne stanno seduti mentre Peter decide di mettersi in mostra e per poco non ne paga le conseguenze. Wendy si arrabbia immediatamente per l’irresponsabilità di Peter, rimproverandogli di essere così poco attento agli altri e ingrato per il loro aiuto. A quel punto, Peter Pan e Wendy sarebbe potuto finire. Wendy è già disillusa dall’Isola che non c’è, così come tutti i Bimbi Sperduti, e tutti vogliono tornare a casa (tranne Peter). Eppure, c’è ancora un’ora di film.

Uno dei modi in cui Peter Pan e Wendy tenta di ampliare i temi della storia originale è attraverso il passato di Capitan Uncino (Jude Law). Come molti remake, il film cerca di approfondire le sue motivazioni e di dargli una storia più approfondita. Questa è una delle poche cose che funzionano nel film. Capitan Uncino è un uomo sfinito dalla vita, che agisce spinto da ragioni profonde, ma che nasconde una ferita causata da chi lo ha tradito senza pietà. Il film si preoccupa molto dell’idea che sia “cresciuto male” e che sia la personificazione della crescita senza una presenza positiva, poi però c’è il personaggio di Peter che dall’inizio alla fine non cresce mai veramente se non in qualche accenno sul finale e di conseguenza questo concetto perde valore.

Per molti versi, il realismo ostacola questo adattamento. Lo stesso David Lowery ha descritto il film come un incrocio tra Peter Pan e The Revenant, e il prodotto finale riflette certamente una visione così concreta. Neverland è dolorosamente privo di immaginazione. C’è un breve scorcio di alcune delle sue parti più magiche, anche se Wendy non riesce mai a esplorarle. Invece di un’isola piena di avventure, sembra vuota. Il direttore della fotografia Bojan Bazelli mette in risalto il verde dell’erba e il blu del mare, mentre i rari scorci di luce solare che filtrano attraverso le nuvole coperte hanno lo scopo di invogliarci.

A parte questo, le scogliere e i campi sono vuoti. Skull Rock è solo una grotta con alcuni scheletri all’interno. Wendy non incontra mai nessuna sirena. Il rifugio del Ragazzo Perduto è privo di qualsiasi personalità che rifletta i suoi abitanti, sovrastati dalla natura per negligenza. È difficile immaginare che si tratti di un luogo di meraviglia, come testimoniano le innumerevoli storie della buonanotte.

Voto: 6/10

Peter Pan e Wendy
Peter Pan e Wendy

Personaggi e Cast

Alcuni personaggi sono stati trascurati a favore di altri. Lowery riduce a un ruolo marginale Giglio Tigrato, che non ha più alcuna profondità, e ignora il rapporto tra Trilli e Wendy, che in tutte le altre opere è essenziale per generare il conflitto nel triangolo con Peter. Senza le sirene e altri elementi tipici dell’Isola, anche la banda di James Hook perde di personalità, e solo Spugna ha un ruolo chiaro: non ci sono più Starky, il braccio destro di Hook, né Ed Teynte, il suo furiere, e molti altri.

Anche i ragazzi sperduti, a parte Curly, che viene citato solo una volta da Giglio Tigrato e basta, non hanno più i loro tratti distintivi. Elementi che, se sviluppati, avrebbero reso più vivace l’Isola che non C’è, un luogo di sogni e meraviglie da scoprire. A livello di trama, in una visione più ampia, Peter Pan e Wendy non cade in scelte originali che rovinino l’incanto dell’opera: non è il caso del Pinocchio di Zemeckis, che sembrava dover raccontare la sua storia a tutti i costi.

Parlando più nello specifico del cast sicuramente spicanno fra tutti Capitan Uncino di Jude Law, un personaggio profondo, con un bel lavoro di scrittura dietro (ma che poteva sicuramente essere sviluppato meglio) e Wendy di Ever Anderson, la giovane protagonista perde quel lato materno di cui era stata investita nel classico disneyano, adottando così una rivisatizione molto azzeccata che era difficile da immaginare.

Purtroppo qui Peter Pan non è altro che una semplice spalla; La rigidità dei movimenti di Alexander Molony è quasi imbarazzante a momenti, le sue faccette non convicono per nulla. Una scelta estetica lontana sia dal Peter Pan disneyano, che dalle versioni cinematografiche a lui precedenti (ad esempio Peter Pan del 2003, o al Pan di Joe Wright del 2015).

Peter Pan e Wendy
Peter Pan e Wendy

Aspetto tecnico

La CGI è mediocre in generale (al di là del Big Ben di Londra, che si sfalda creando un effetto poco affascinante) soprattutto durante le sequenze di volo in cui i bambini sono illuminati in modo diverso rispetto agli sfondi. Per il resto la regia di Lowery è come sempre di buon livello ma lontana da quelle di un “A Ghost Story” o “The Old Man & The Gun”, gioca molto con la fotografia come detto prima anche se nella parte iniziale la fotografia è così scura da non capire a volte cosa stai esattamente guardando.

La Jolly Roger e la casa sull’albero di Peter sono i principali luoghi in cui si svolgono le avventure: così Lowery evita di dover rappresentare ampi scenari o isole volanti, e anche di dover gestire l’acqua, visto che la nave di Hook rimane quasi sempre sospesa tra le nuvole. Questa scelta sembra, ancora una volta, un modo per risparmiare sui costi e sulle difficoltà produttive.

Peter Pan e Wendy
Peter Pan e Wendy

Opinione finale con voto

Il film di Lowery è piacevole e tranquillo dall’inizio alla fine, il che è già un bel risultato vista la qualità dei live-action recenti. In alcuni casi, stupisce, e ci si domanda perché sia stato scelto lo streaming invece del cinema, dove invece tra poco vedremo La Sirenetta, che suscita più dubbi. Peter Pan & Wendy è un film in parte riuscito, soprattutto rispetto agli altri live action di Disney degli ultimi anni. David Lowery dirige la Jolly Roger con abilità, senza esagerare e senza azzardare troppo: la sua storia rispetta l’opera originale e si arricchisce di elementi che erano già stati sperimentati da altri che avevano immaginato le stesse origini di Hook, ma in un altro medium.

Si notano gli stratagemmi, così come alcune debolezze della sceneggiatura e delle personalità quasi superficiali, ma si tratta di un film che, senza voler copiare il Classico in live action, può divertirci nel modo giusto. Senza lasciare il segno, perché, in fondo, non era questo il suo obiettivo.

Voto: 6/10

Peter Pan e Wendy
Peter Pan & Wendy

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Cliff

Amante della settima arte, cinefilo in tutto e per tutto ma sempre disposto a conoscere cose nuove. Amo particolarmente il cinema di James Gray e ascolto Taylor Swift, i cinecomic Marvel sono la mia kryptonite 👀

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