I Racconti delle Tartarughe Ninja – La nostra recensione della serie animata! (2024)
Sequel diretto dello splendido film che era ‘Tartarughe Ninja – Caos Mutante’, che vi consigliamo di recuperare al più presto, “I Racconti delle Tartarughe Ninja” è approdata sulla piattaforma streaming Paramount+ a partire dal giorno 9 agosto in tutto il mondo. Con un’animazione del tutto contraddistinta rispetto al suo predecessore, la serie presenta ben 12 episodi, di cui solo 6 arrivati qui da noi, per una durata di circa due ore complessive (per quanto riguarda l’Italia). Torna quasi tutto il cast vocale del film che lo ha preceduto ad agosto dell’anno scorso, compresi i doppiatori delle quattro tartarughe e la mitica Ayo Edibiri, giovane rivelazione già molto convincente, vista nei recenti ‘The Bear’, ‘Bottoms’ e ‘Inside Out 2’.
Se già ci seguite saprete già che questa recensione sarà divisa in due parti: una priva di spoiler, per chi non ha ancora visto la serie di cui stiamo per parlare, e una con spoiler, per i più temerari o per chi dovesse averla già vista. Infine troverete un breve paragrafo in cui riassumiamo la nostra opinione generale sul prodotto, con tanto di voto allegato.
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Recensione No-Spoiler de “I Racconti delle Tartarughe Ninja”
La serie è stata visionata in lingua originale.
‘Tartarughe Ninja – Caos Mutante’ venne rilasciato il 30 agosto dello scorso anno. Esso vantava un’animazione ispirata ai due film di ‘Spider-Verse’, ormai cult e conosciuti per essere tra i migliori film animati di sempre, perciò sbagliare su quel punto di vista era quasi impossibile. Ciò che però lo portava su un livello ancora superiore erano i personaggi protagonisti, le tartarughe: sono sempre state viste come esseri molto freddi e pronti a combattere, mentre lì li vedevamo inesperti e legati. Era straordinario vederli volersi bene, ed era davvero commovente come film.
Dopo l’incredibile successo di critica e pubblico avuto, Paramount non esitò a mettere in cantiere due seguiti: uno seriale e uno filmistico. Quest’ultimo è ancora in lavorazione e non lo vedremo prima di un paio d’anni, mentre il primo è stato rilasciato qualche giorno fa sulla piattaforma Paramount+, esattamente il 9 agosto, con il titolo di ‘Tales of the Teenage Mutant Ninja Turtles: I Racconti delle Tartarughe Ninja’.
Fatta questa premessa, analizziamo, seppur brevemente, questa serie animata in maniera del tutto priva di spoiler. Sottolineo “brevemente” perché essendo un prodotto animato di sei episodi rivolto a un pubblico piuttosto giovane, per un totale di due ore di durata, c’è davvero poco da analizzare senza poter rivelare elementi importanti. È per questo che la parte con spoiler sarà molto più approfondita.
In sintesi, lo show segue le nostre tartarughe alle prese con Josephine Bishop, una donna che, per motivi che non possiamo ancora rivelarvi, ha mandato dei robot chiamati “Mechazoid” a dargli la caccia. Una trama piuttosto semplice, com’è giusto che sia, e infatti non siamo qui per lamentarci di questo: anzi! Andando avanti, gli eventi vengono man mano scombussolati e rimarrete piuttosto appagati.
Parlando invece del lato tecnico, abbiamo davanti un prodotto davvero fortissimo. La regia è la migliore che si possa aspettare da un prodotto del genere, con delle trovate molto fantasiose e geniali. Le scene d’azione sono dirette in modo sopraffino, colorate e divertenti. Inoltre, l’umorismo mai soffocante dei protagonisti condisce il tutto con una ciliegina sulla torta. Infatti, quasi ogni personaggio è davvero carismatico e simpatico, ma ne parleremo meglio nella seconda parte di questa recensione.
Il cast vocale è azzeccatissimo! Non abbiamo grandi attori, eccezion fatta per Ayo Edibiri come April (anche se un po’ una macchietta), ma è tutto davvero gradevole. In particolare le Tartarughe Ninja hanno davvero degli spiriti giovani quali sono, senza risultare fuori luogo o fastidiose.
È un peccato che questo prodotto sia passato così inosservato, tranne che tra i fan più accaniti del franchise, perché è davvero un “pasticcino”. Non c’è un vero lato negativo, a parte per qualche episodio un po’ sottotono, ma anche lì: lo vedremo meglio nella prossima sezione, in cui analizzeremo ogni episodio.
Voto: 8-/10
Recensione Spoiler de “I Racconti delle Tartarughe Ninja”
La sezione con spoiler di questa nostra recensione sarà divisa in sei diversi sotto-capitoli: uno per ogni episodio, in modo da analizzare per bene la trama e dare un giudizio a ognuno di essi.
1. Leo in azione da solo
Questa puntata pilota si apre con un brevissimo riassunto di quello che era stato ‘Tartarughe Ninja – Caos Mutante’, mostrando la loro vittoria contro Utrom e la loro acclamazione come eroi della città. Dopo nemmeno tre minuti si entra nel vivo dell’azione: vediamo Leonardo, protagonista dell’episodio, per la prima volta combattere da solo, annunciando già ciò che verrà nel resto della serie, ovvero un grande conflitto con Bishop, il quale ha costruito dei robot al fine di distruggere i mutanti.
L’episodio è una lunga sequenza d’azione e gag davvero ottime e con tempismi azzeccatissimi, senza mai risultare troppo soffocanti o poco divertenti. Ed è così che il tono viene imposto sin da subito, brava Paramount!
2. Raff ci pensa
Su questa puntata c’è abbastanza poco da dire, se non che sia strepitosa! Un mix di commedia e azione unico, in particolare quest’ultima è diretta davvero ottimamente e ci è rimasta davvero impressa, sia nel cuore che nella mente. L’unico difetto che potremmo attribuirle è la caratterizzazione del personaggio di Raffaello. Sembra infatti di star vedendo Michelangelo all’azione, e non Ralph. In questo episodio lo vediamo scherzoso e, per quanto esilarante, non sembra lui.
In questa seconda vicenda seguiamo Raffaello venir rapito da una banda criminale, per poi coalizzarcisi per un epico scontro finale a suon di nunchaku e motoseghe contro un secondo robot inviato da Bishop. Come avrete intuito questo show è abbastanza ripetitivo nella sua narrazione, ma riesce comunque a essere assai apprezzabile e divertente nella sua banalità!
3. Miki fa la cosa giusta
Questo è l’episodio che, in assoluto, reputiamo il peggiore. Quasi insufficiente. Esso vede Michelangelo, purtroppo reso insopportabile, in missione per conto di un certo Rod, un umano che potrebbe fermare Bishop e i suoi robot con una sola parola; egli vuole essere trasformato in un mutante per motivi sconosciuti, ed è attorno a questo che ruota l’intera vicenda. Il fatto è che due personaggi come Micky e Rod non sono abbastanza carismatici per tenere un’intera puntata sulle loro spalle, dal momento in cui nessuno dei due è lontanamente divertente. L’azione è sempre al massimo del suo potenziale, magnifica. Anche la maggior parte della comicità è mediocre. Peccato.
4. Donni tiene duro
Subito dopo aver incontrato il peggior episodio, quasi del tutto indifendibile, ci troviamo davanti a quello che penso sia il più geniale e divertente di tutti, noi ci siamo divertiti moltissimo! In breve, l’intera durata vede un inseguimento di 22 minuti tra Donatello e un robot in una metropolitana del tutto hackerata da Bishop; già solo il concept vale tutti gli altri episodi.
Di contorno vediamo un perfetto Donny, doppiato magnificamente da Micah Abbey: per noi il casting più azzeccato di tutti. Oltre a delle sequenze d’azione molto fantasiose e adrenaliniche, grazie anche a un’ambientazione piuttosto insolita, abbiamo anche un’intrigante crescita del personaggio protagonista, perché a volte, come dice lui, “bisogna passare alla modalità bestia”. Una scena che ci è rimasta molto impressa è quella del racconto da parte di Donatello, realizzato con la stessa estetica di un antico videogioco Pokémon.
5. Bishop fa la sua mossa
Ebbene, questa quinta parte, per quanto interessante e divertente negli ultimi 10 minuti, è abbastanza noiosa nel complesso. La storia di Bishop è alquanto accattivante, ma non l’avrei piazzata una puntata prima del finale, perché così facendo si va a spezzare il ritmo del progetto, che aveva toccato punte altissime nelle prime quattro puntate. Bishop, come personaggio, non ci ha detto nulla nel corso della serie, ma è sicuramente una buona rivale per le nostre tartarughe ninja. Purtroppo, andando avanti con questi episodi c’è sempre meno da dire su ognuno, in quanto sarebbe ripetitivo ripetere sempre della splendida regia, azione e comicità: sappiate solo che, come al solito, son perfette.
6. La notte dei Mechazoid
Come finale di stagione è ottimo. La storia regge ed è molto coinvolgente e, talvolta, emozionante; una perfetta conclusione per questa prima stagione, in cui vediamo le Tartarughe allearsi con Bishop per combattere i suoi robot ormai fuori controllo. Per quanto pieno di cliché ed escamotage abbastanza banalotti, chiudendo un occhio la serie resta una delizia sotto ogni punto di vista.
Vedere i quattro fratelli combattere insieme per la prima volta è un sogno bagnato per noi fan del franchise e dell’animazione. Le scene d’azione con tutti i protagonisti compresi sono splendide, sperimentano diversi stili d’animazione (per esempio, Michelangelo ha delle animazioni giocose che richiamano i suoi su carta dei fumetti, Donatello invece richiama i videogiochi, e così via) e alla vista sono incredibili, per quanto lontane da quelle di Caos Mutante. Per favore, rilasciate subito quegli altri sei episodi subito anche qui in Italia, ne abbiamo bisogno disperatamente!
Per concludere questa parte spoiler, vorremmo farvi notare un dettaglio molto profondo mascherato sotto all’umorismo e al tono bambinesco della serie: ogni puntata, in qualche modo, tratta un tema assai importante. Nel primo episodio, Leo impara ad accettare la solitudine combattendo per la prima volta da solo. Nel secondo, Raffaello impara a controllare la sua rabbia. Nel terzo, Michelangelo, solitamente visto come goffo e guastafeste, riesce a salvare finalmente la situazione. Nel quarto, Donatello impara a essere paziente. Nel quinto è approfondito il delicato tema del trauma da perdita, con la storia di vendetta di Bishop.
Nell’ultimo, infine, si parla di amicizia: quell’abbraccio finale, quelle risate, sono cose che fanno la differenza. Un’ottima chiave di lettura per un cartone animato passato alquanto inosservato.
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Opinione finale con voto de “I Racconti delle Tartarughe Ninja”
Nel complesso, come sequel di quel grandissimo film che era ‘Tartarughe Ninja – Caos Mutante’, questa serie animata si è rivelata essere una grandissima sorpresa! Secondo noi, siamo allo stesso livello del film. Ogni personaggio funziona alla perfezione ed è piacevole da vedere sullo schermo, l’animazione è fluidissima e adrenalinica e la regia è davvero fantasiosa con le sue inquadrature.
Inoltre, la serie, oltre ad avere altri sei episodi in serbo per noi, è già stata rinnovata per una seconda stagione presso Nickelodeon e Paramount, e noi non potremmo esserne più felici. Quindi, fatevi un gran bel favore e recuperate questo piccolo gioiellino che è purtroppo passato in sordina, perché ne vale assolutamente la pena.
Voto: 8-/10
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E voi avete visto “I Racconti delle Tartarughe Ninja”? Fatecelo sapere nei commenti!