The Idea of You – La nostra recensione del nuovo film con Anne Hathaway! (2024)
“The Idea of You” è il nuovo film romantico che figura tra le aggiunte di maggio di Prime Video, che vede come protagonisti Anne Hathaway (nonché produttrice) nei panni della quarantenne Solène Marchand e Nicholas Galitzine nelle vesti del ventiquattrenne rubacuori Hayes Campbell. Prodotto original della piattaforma su cui attualmente si può recuperare gratuitamente, il lungometraggio vede alla regia Micheal Showalter – che ha contribuito alla realizzazione anche della sceneggiatura insieme a Jennifer Westfeldt. Tratto dall’omonimo romance scritto da Robinne Lee, il film sta rapidamente scalando le classifiche di visibilità, divenendo oggetto di chiacchierate discussioni, ma è davvero all’altezza di tutta questa fama? Scopritelo nei paragrafi successivi!
La seguente recensione sarà ordinata secondo questo esatto modo: recensione no-spoiler (per coloro che sono insicuri e vogliono racimolare pareri prima della visione), recensione spoiler, aspetto tecnico e opinione finale.
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Recensione No-Spoiler di “The Idea of You”
Solène Marchand è un’attraente madre single prossima ai quarant’anni, dedita a gestire una galleria d’arte contemporanea. La sua favola romantica è finita già da tempo, a causa di alcune scelte prese dall’ex marito Daniel, e ormai tutto fa pensare che i capitoli più passionali della sua vita siano finiti e destinati a prendere la polvere per sempre, nonostante sia felice con sua figlia Izzy. La vita, però, è assolutamente imprevedibile e dalla più misera casualità, dalla più piccola coincidenza può nascere la più grande delle storie. Da questi parte “The Idea of You”.
Tutto inizia quando un imprevisto richiama inaspettatamente Daniel al lavoro e Solène si vede costretta a portare la figlia e due dei suoi amici al Coachella, un festival musicale che si tiene negli USA con cadenza annuale. Lì – in modo quasi del tutto fortuito – farà la conoscenza di Hayes Campbell, il frontman della boyband August Moon, un ragazzo ventiquattrenne, alto, muscoloso e divertente. Appaiono sin da subito in sintonia tra di loro, cosa che ribadiscono i dialoghi nei minuti seguenti. C’è solo un problema: l’età. Cosa dirà la gente di una coppia del genere, con una disparità di anni così elevata?
Questo in principio frena molto la protagonista, anche se si lascerà poi vincere dai sentimenti, dando il via a un’inaspettata e inusuale storia d’amore, che vivrà alti e bassi, alternando momenti di grande spensieratezza ad altri più seri. Ma è proprio qui il problema principale di “The Idea of You”, che non riesce mai davvero a centrare il punto delle molteplici tematiche che si propone di affrontare e degli spunti che lancia allo spettatore. La sceneggiatura, infatti, gira a vuoto per un discreto quantitativo di tempo, affrettando assai la costruzione dei rapporti, che è sempre ridotta allo stretto necessario, e l’arrivo ai momenti clou. Questo influisce anche sul ritmo, terribilmente lento, dell’opera, che viene risollevata dall’ultima mezz’ora.
In generale, si può dire che “The Idea of You” ha delle idee e degli spunti riflessivi molto interessanti, che però non riesce mai ad approfondire realmente, limitandosi a scalfirne quanto basta, senza mai scrollarsi di dosso quell’estetica, quella poetica della fiction per adolescenti. Anne Hathaway si carica sulle spalle l’intero film, sfruttando la sua vitalità espressiva e il suo sorriso luminoso, ma non basta.
Voto: 4.5/10
Recensione Spoiler di “The Idea of You”
Proprio quando stava imparando a vivere felicemente una vita da single, un inatteso avvenimento cambia la vita di Solène Marchand. La donna, che aveva pianificato di andare in campeggio, si vede quasi forzata a portare sua figlia Izzy e i suoi due amici, Zeke e Georgia, al Coachella, un festival musicale che si tiene annualmente in California. Questo perché il padre della ragazza, Daniel, aveva comprato dei pass per ottenere l’accesso alla zona VIP, dove si sarebbe tenuto un incontro con i membri della celebre band “August Moon“.
Manco a farlo apposta, la donna – quando si reca al bagno – fa la conoscenza del frontman, Hayes Campbell, che se invaghisce subito, tanto da dedicarle una canzone sul palco, “Closer”. Purtroppo, finito il festival, le due anime si separano. Tuttavia, dopo non molto, Solène si ritrova Hayes davanti agli occhi presso la galleria d’arte contemporanea che gestisce. Il ragazzo, in cerca di opere per “riempire” la sua casa a Londra, le occupa tutta la mattinata e le scrocca anche il pranzo presso la sua dimora. È qui che i due si baciano appassionatamente per la prima volta. Ed è proprio in questo punto che è riscontrabile la fretta nella costruzione dell’intreccio amoroso e passionale.
La faccenda si conclude inizialmente con un nulla di fatto, ma – quando Izzy si trova fuori casa per il campeggio estivo – la donna accetta di volare fino a New York per incontrare il giovane cantante in hotel, dove passano una notte sfrenata. La stessa Solène si presenta con un completo molto provocatorio, nonostante avesse spiegato di non voler intrattenere alcun tipo di relazione amorosa.
All’inizio la neonata coppia appare super affiatata, tanto che affrontano insieme parte del tour di Hayes. Ecco che sorge il primo problema, nel momento in cui, durante una settimana di stacco, si recano insieme ad altre coppie in una villa nella campagna francese. Solène si sente a disagio, il suo corpo non è più come quello delle altre giovani e bellissime ragazze in costume a bordo piscina, i suoi interessi sono in conflitto con quelli altrui. Non riesce a integrarsi. A ciò si aggiungono dei problemi di fiducia, causati dalla scomoda rivelazione della tradizione di “Closer”, che, sommati al resto, nel computo dell’equazione, danno come risultato il primo litigio.
Ed ecco che Solène, improvvisamente, molla tutto, senza provare a instaurare un dialogo, senza cercare quantomeno una soluzione. Semplicemente molla. Irrompe nuovamente la fretta nella narrazione della storia. Showalter e Westfeldt, sceneggiatori di “The Idea of You“, non creano un crescendo delle difficoltà e dei rapporti, bensì giungono subito alla soluzione più drastica, dando una mazzata al ritmo del film e iniziando a perdere lo spettatore.
Dopo la rottura, tutto il mondo viene a sapere della storia, Izzy compresa, che in un primo momento si arrabbia con la madre per la bugia, aiutandola a riparare in seguito. Quindi, la nostra protagonista torna per l’ennesima volta sui suoi passi, dirigendosi in studio da Hayes, dove faranno pace e torneranno insieme. A differenza della prima volta, le cose diventano pubbliche molto presto, un problema per cui tutti si sono preparati, o almeno dovrebbero… Già, perché la cosa non va bene a Daniel e, dopo alcuni fattacci accaduti a scuola, forse forse nemmeno più a Izzy, il cui rapporto col padre cresce a dismisura in pochissimo tempo, il tutto off-screen perché non c’è più tempo.
Così, Solène, che vede la figlia soffrire a causa sua, prende la decisione chiudere la storia, ancora, con la promessa di Hayes di rivedersi dopo cinque anni. La donna, però, non ci sta e gli dice espressamente che può trovare qualcuna meglio di lei, che, se mai gli capitasse un’occasione per essere felice, dovrebbe cogliere al balzo l’opportunità, così come farebbe lei. Chiaramente, nessuno dei due riesce a trovare una nuova fiamma che possa completarli e, passato il lustro promesso, si rincontrano alla galleria d’arte, per lasciare impressa la morale che ripete, o almeno ci prova, per quasi due ore: l’amore non ha età.
Un’altra tematica su cui la sceneggiatura prova a riflettere sono i giudizi altrui sulla nostra vita, o anche come intercede la fama in una relazione. Di entrambi, però, riusciamo ad approfondirne solo una parte, mai la totalità.
L’ aspetto tecnico di “The Idea of You”
Il lungometraggio non spicca dal lato tecnico. La regia, nel complesso, è abbastanza buona, risultando quasi invisibile, anche se la messa in scena di alcune situazioni risulta cringe e/o sbagliata, come nel caso del primo bacio a casa di Solène, fin troppo volgare e soprattutto eccessiva vista la successiva reazione della donna. Passando poi alle scene di sesso, che sembrano quasi tratte da una fan fiction; in effetti, come già detto, il problema principale di “The Idea of You” è che non riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta di fiction rosa e giovanile, oltre all’eccessiva e inutile, sicuramente non voluta, lentezza del ritmo, che si risolleva nell’ultima mezz’ora circa.
La fotografia “va a momenti”. Alterna delle belle scene, come quelle a casa Marchand e a Parigi, a dei livelli scadenti, specialmente nel primo atto, in particolar modo al Coachella. Pessima, invece, quella della sequenza ambientata all’hotel e del bacio finale, quest’ultima con un gioco di colori inutile.
Anne Hathaway fa un po’ da “collante“, reggendo il film con la sua interpretazione, riuscendo a trovare un’ottima chimica con Nicholas Galitzine, che fa del suo meglio.
Nota di demerito anche per il make-up di “The Idea of You” – a opera di Tarra D. Day, Nana Fischer, Shaneka Murray, Haley Porch e Jordan Rosenstein – che, nel finale ambientato cinque anni nel futuro, fa sembrare Solène quasi più giovane.
Opinione finale con voto
Insomma, “The Idea of You“ parte da alcune belle premesse, ma si perde nella realizzazione, girando a vuoto per una quantità di tempo troppo lunga (risollevandosi solo nel finale), diventando lento e ripetitivo, senza mai staccarsi dall’estetica, dalla patina tipica di una fan fiction media. Vuole riflettere su argomenti importanti, tuttavia finisce per non essere in grado di scavarne veramente a fondo nemmeno uno, rimanendo sul livello base, per dare spazio a scene inutili che non fanno altro che allungare il film.
Voto: 4.5/10
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E voi, avete visto “The Idea of You”? Cosa ne pensate di questa recensione? Siete d’accordo o siete in disaccordo? Fatecelo sapere qui sotto con un commento!