Thelma – La nostra recensione del nuovo film di Josh Margolin! (2024)
Josh Margolin approda per la prima volta al cinema con il lungometraggio “Thelma“, da lui scritto, diretto e montato, che vede come protagonista una simpatica vecchietta di 93 anni, vittima di una costosa truffa telefonica. Nel cast troviamo: June Squibb nei panni della protagonista, Fred Hechinger in quelli del nipote e, a seguire, Richard Roundtree, Parker Posey, Clark Greeg, Malcolm McDowell e numerosi altri. Si tratta sicuramente di un film originale e dal soggetto coraggioso, ma sarà stato in grado di tenere alta l’asticella della creatività? Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo visto e siamo qui per dirvi la nostra!
La recensione di “Thelma” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, concludendo con l’opinione finale riassuntiva.
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L’anteprima di “Thelma”
Grazie alla divisione italiana di Universal Pictures, la major che si è preoccupata della distribuzione del film, abbiamo potuto visionare in anteprima “Thelma“, il nuovo film, nonché opera prima, di Josh Margolin. Quindi, carichi di gioia e allegria come sempre, ci siamo avviati verso il cinema Anteo di Milano. Un ringraziamento speciale va anche a quest’ultimo, che ci ha permesso la visione del lungometraggio nella sala Astra, fornendoci tutti i comfort necessari.
Recensione No-Spoiler di “Thelma”
Cosa si prova quando si invecchia? Quando la memoria comincia a giocare brutti scherzi, le gambe faticano a muoversi in modo coordinato, i pensieri sono disordinati e le nostre libertà vengono minacciate costantemente? Quando il cuore è stanco, ma il cervello vuole ancora divertirsi? Cosa ci succederà quando smetteremo di essere autosufficienti? Sono alcune tra le domande che, inevitabilmente, nel corso della vita umana, passano tra i miliardi di neuroni di cui disponiamo.
Quesiti articolati, complicati, apparentemente irrisolvibili. Potremmo stare ore a rifletterci sopra senza venirne a capo. Fortunatamente, però, ci viene incontro ancora un’altra volta il cinema, che risponde ai nostri dubbi, alle nostre angosce. Il film in questione è “Thelma“, opera prima del regista Josh Margolin, il quale l’ha anche scritto, montato e dedicato personalmente a sua nonna.
La storia parla, per l’appunto, di una nonna di 93 anni simpatica e piena di vita, il cui nome dà il titolo al film. La donna, ancora in gamba ed energica, vive da sola e in modo pienamente autonomo, anche se non mancano le continue e consuete preoccupazioni degli affetti, specialmente da parte del nipote Daniel (Fred Hechinger). Un giorno, però, la memoria le gioca un brutto scherzo e diventa la vittima di una costosa truffa telefonica. Viene raggirata come un calzino da un individuo immorale e, nel giro di poche ore, perde una somma pari a diecimila dollari.
Chiaro che, dopo questo spiacevole inconveniente, l’ansia della famiglia verso la sua condizione cresce a dismisura. Temono che possa essere l’inizio di qualcosa, una qualche malattia degenerativa, e iniziano a nutrire dubbi per il futuro a breve termine, su cosa sia meglio per lei. Thelma (June Squibb), però, non ci sta. È una donna sul pezzo e non vuole permettere a nessuno di metterle i piedi in testa. Vuole dimostrare di essere ancora in grado di badare a sé stessa. Così, presa una borsa e il necessario, si getta a capofitto in un’avventura senza precedenti, con in testa il solo obiettivo di riprendersi i suoi dannati soldi.
Parlando di tecnica, il film è valido. La regia di Josh Margolin, caratterizzata da un’ottima messa in scena, è buona e funzionale alla narrazione, senza guizzi particolari o ricercati. La bellissima fotografia è, invece, contraddistinta da colori caldi e accesi, che rappresentano una coccola visiva per gli occhi, simile, per quanto possibile, proprio a un abbraccio della nonna, che dà affetto e amore. La scrittura, genuinamente divertente e toccante, risulta, purtroppo, leggermente frettolosa in alcuni punti. Le interpretazioni? Tutte valide, specialmente quella della Squibb.
Sicuramente la sorpresa dell’anno.
Voto: 7.5/10
Recensione Spoiler di “Thelma”
Thelma Post è un’adorabile vecchietta di 93 anni che sa ancora il fatto suo. Cammina, anche se con fatica, ricama, guarda la televisione, usa il computer e pensa attivamente. In altre parole, si porta divinamente i novant’anni suonati. Ciononostante, non mancano le incessanti preoccupazioni da parte degli affetti, in particolare da parte di Daniel, l’adorato e insostituibile nipote, con cui ha un legame strettissimo e unico. Proprio questo rapporto viene fuori benissimo nel corso del film, grazie a una scrittura autentica e toccante.
Un giorno, poco dopo una visita del ragazzo, la signora riceve una telefonata sospetta. Dall’altro capo della cornetta parla Daniel. Quest’ultimo le dice di aver causato un incidente, colpendo persino una donna incinta, perciò ora si trova in prigione. Con una coordinazione eccezionale, un altro uomo la chiama subito al telefono e si spaccia per l’avvocato. Le rivela che la cauzione di suo nipote è fissata a diecimila dollari e che, se vuole rivederlo presto, deve spedire il denaro alla svelta. Presa dal panico e dall’agitazione del momento, la donna abbocca e invia i soldi all’indirizzo datole.
Serve l’intervento di Alan (Clark Gregg) e Gail (Parker Posey), i genitori di Daniel, per far capire a Thelma il grande errore appena commesso. Seguono una serie di riflessioni sulle condizioni mentali della donna, udite anche dalla diretta interessata, poiché non aveva ancora rimosso l’apparecchio acustico. Le parole sono una vera e propria frana che si riversa sulla povera anziana, conscia del suo buono stato di salute mentale. Il giorno seguente, incoraggiata dalla prima pagina di un giornale su cui troneggia la frase “Mission Possible!”, decide di rimediare al guaio da lei combinato. Si fa portare dal nipote presso una casa di riposo con la scusa di andare a trovare un vecchio amico, Ben.
La verità è che necessita del suo scooter per dirigersi verso l’indirizzo presso cui ha spedito i soldi. Dopo una lunga chiacchierata e un “piccolo” incidente nei corridoi, Ben decide di assisterla nella sua missione. Thelma comincia a non rispondere alle telefonate e la famiglia, in pensiero, va alla sua ricerca, riuscendo a stanarla per poi perderne le tracce per un altro po’ di tempo.
A un certo punto, dopo aver visto il suo scooter finire in mille pezzi, il compagno di avventura decide di abbandonare quella follia. La 93enne viene lasciata sola, ma alla prima difficoltà viene salvata dal suo angelo custode Ben, tornato rapidamente sui suoi passi. Grazie a un passaggio fortuito, i due riescono a raggiungere il luogo da cui è provenuta la telefonata, origine di tanta discordia, dove trovano i due responsabili, Harvey e Micheal. Con un po’ di cattive maniere e una lucidità davvero sorprendente da parte di Thelma, i soldi tornano finalmente a casa, così come i due simpatici pensionati.
Josh Margolin dirige bene questa commedia divertente e originale. Non si tratta di una regia particolarmente creativa o con un estro particolare, ma, considerando che questa è la sua prima esperienza dietro la macchina da presa, è complessivamente positiva e funzionale alla narrazione. Lodevole è, invece, la messa in scena, che riesce a rendere serie e credibili delle situazioni comiche e bizzarre.
Anche sulla scrittura c’è da lavorare. Nonostante i tempi comici siano perfetti e la sceneggiatura contenga dei dialoghi profondi e toccanti, oltre a un eccezionale rapporto nonna-nipote, alcuni passaggi risultano troppo frettolosi e rapidi. Durante il suo viaggio, Thelma non incombe in grosse difficoltà e viene quasi sempre aiutata. Si potevano creare degli scenari decisamente interessanti dopo la dipartita di Ben, invece è stato risolto tutto in modo molto semplice e banale. Si poteva osare un po’ di più, ecco.
A ogni modo, la splendida fotografia, che con i suoi colori caldi ricorda vagamente il calore e l’affetto degli abbracci della nonna, visivamente rende molto piacevole l’esperienza. Anche la colonna sonora, con alcuni brani che ricalcano un po’ quelli degli heist movie, rende la visione più gradevole.
Le interpretazioni? Tutte più che sufficienti. June Squibb è perfetta nei panni di Thelma, mentre Hechinger poteva dare un po’ di più nelle scene emotive e commoventi. Parker Posey e Clark Gregg fanno il compitino e risultano sempre in parte, a loro vanno i due personaggi più semplici da impersonare. Infine, Richard Roundtree regala una performance efficace.
Opinione finale con voto
“Thelma” rientra di diritto tra le più grandi sorprese cinematografiche di questo 2024. Toccante ed emotiva, ma anche esilarante e con dei tempi comici impeccabili, la prima opera di Josh Margolin contiene un bel messaggio di fondo e mostra con grande sincerità cosa significa invecchiare, senza dimenticarsi di far divertire e intrattenere il pubblico. Nonostante questo, la scrittura presenta diverse soluzioni narrative troppo semplici e banali, che, comunque, non pregiudicano troppo la visione, grazie anche a un buon lato tecnico.
Voto: 7.5/10
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