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SCIOPERO DEGLI SCENEGGIATORI: COSA STA SUCCEDENDO? (2023)

Gli sceneggiatori americani sono in sciopero da circa una settimana per una serie di motivazioni. Lo sciopero degli sceneggiatori provocherà una serie di conseguenze in tutto il mondo poiché gli sceneggiatori ricoprono un ruolo estremamente importante nel mondo della cinematografia e della cultura Nerd. A tal proposito, vi consigliamo di fare un salto nel nostro sito per essere giornalmente aggiornati sugli eventi della suddetta cultura!

Lo sciopero degli sceneggiatori

A partire dal primo maggio di quest’anno, la Writers Guild of America (WGA) ha avviato lo sciopero degli sceneggiatori contro la mancata disponibilità della Alliance of Motion Picture and Television Procuders (AMPTP), ovvero l’associazione dei produttori, di aprire un dialogo che discuta i termini dei nuovi contratti. Infatti, i contratti (in generale) degli sceneggiatori sono in scadenza e per l’occasione la WGA ha portato avanti una serie di richieste che renda il dovuto al ruolo dello sceneggiatore. Andiamo ad analizzare insieme la questione!

Sciopero degli sceneggiatori

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Dibattito WGA vs AMPTP

Di preciso, la WGA è il sindacato che tutela i diritti degli sceneggiatori americani e, quindi, ne prende le difese proprio in questi casi. Essendo una questione di attualità, è inevitabile il fatto di citare un paio di eventi prima di entrare nel vivo della questione. Infatti, tutto l’accaduto si è generato a causa di due eventi in particolare: l’evoluzione e l’introduzione dell’intelligenza artificiale all’interno della nostra società e una serie di richieste con lo scopo di rendere il ruolo dello sceneggiatorie americano più dignitoso e profittevole.

Come detto, la serie di richieste avanzata da WGA riguarda le condizioni salariali degli sceneggiatori. Due richieste su tutte sono piuttosto rilevanti. I sindacati hanno chiesto la revisione e, in caso, aggiustamenti sulle tutele lavorative come un numero minimo di settimane lavorative per ogni episodio di un prodotto seriale e/o un numero minimo di autori per ogni Writers Room (Il gruppo di sceneggiatori che lavora ad un singolo progetto).

Il fulcro della discussione, però, è inevitabilmente la presenza dell’intelligenza artificiale nella società odierna e il pericolo che rasenta per alcuni mestieri. La causa dello sciopero degli sceneggiatori è proprio l’assenza di un accordo tra l’associazione e i sindacati durante le mediazioni avvenute nel mese di aprile.

sciopero degli sceneggiatori
Sciopero degli sceneggiatori

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L’intelligenza artificiale e il suo ruolo

Da inizio anno, l’intelligenza artificiale si è evoluta tanto da risultare quasi un pericolo per lo svolgimento di alcuni mestieri da parte di dipendenti umani ed uno di questi è proprio il mestiere dello sceneggiatore. ChatGPT, per esempio, potrebbe risultare un elemento rilevante al riguardo poiché, col tempo, potrebbe analizzare e imparare l’operato e persino prendere il posto degli stessi mestieranti.

Infatti, l’algoritmo che costituisce ChatGPT non è un normale algoritmo informatico che svolge una serie di informazioni in maniera ciclica e continua, ma un algoritmo che ha una rete neurale. In pratica, archivia le informazioni che ottiene attraverso il dialogo e le sfrutta nel momento opportuno. La versione più famosa di questa AI (Artificial Intelligence) è la terza (ChatGPT 3.5), la quale rappresenta una vera e propria AI di tipologia GPT (Generative Pre-Trained Transformer). Questo è dato dal fatto che queste applicazioni, o meglio algoritmi, non hanno ancora avuto la possibilità di apprendere tutto ciò che è possibile apprendere dalla conoscenza umana attuale.

Anche Zack Snyder, regista di alcuni film della DC (Justice League, Batman v Superman e altri) ha colto l’occasione per dire la sua opinione sulla questione affermando ciò che, di fatto, l’AI è oggi.

Direi a tutti i cineasti là fuori, che si tratti di un film, di un dipinto o di una fotografia, qualunque cosa tu stia facendo, sei anche un prisma per la cosa. L’intelligenza artificiale non ha la capacità. Io, come spettatore, voglio questo prisma tra me e la realtà che il regista crea.

Zack Snyder

Poi, ha aggiunto altro criticando la caratteristica dell’AI che distingue la suddetta dall’essere umano, ovvero l’assenza di umanità che porta l’uomo a non empatizzare durante l’ascolto di un dialogo composto dall’algoritmo.

Hai la tua esperienza. Cammini per il mondo, vedi cose, senti cose. E quando fai un film, passa tutto attraverso di te e va sullo schermo. Io come essere umano lo voglio. Voglio il tuo tocco. La tua personalità. Il tuo modo di vedere il mondo sullo schermo così che io possa avere un’esperienza umana empatica da ciò che metti sullo schermo. Penso che sia il modo in cui cerco di pensare, al modo in cui fotografo le cose.

Zack Snyder
sciopero degli sceneggiatori
Sciopero degli sceneggiatori

La controparte più importante del mondo cinematografico, ovviamente, non si è fatta attendere. Infatti, Joe Russo, regista di Avengers: Endgame, ha voluto esprimere i suoi pensieri aggiungendosi alla sfilza di persone che ne stanno parlando in questo periodo. Per prima cosa ha affermato che dovremmo tutti avere paura dell’intelligenza artificiale e del suo potenziale facendo riferimento alle canzoni di Drake che in questi ultimi giorni sono spopolate sul web come contenuti creati dall’AI.

Penso che tutti dovrebbero avere paura dell’intelligenza artificiale. Non so se hai sentito qualcuna delle ‘canzoni’ di Drake che sono state lanciate sui social media, ma è qui. Non andrà da nessuna parte.

Joe Russo

Inoltre, ha voluto esporre una sua osservazione secondo la quale l’AI, da strumento creato per servire, prenderà il posto di noi umani. Quindi noi al servizio dello strumento che in origine fu progettato per servire. Il tutto solo per far notare, attraverso un esempio sul collega James Cameron, le potenzialità di questa nuova tecnologia sfruttabili nel caso in cui venisse usata con criterio.

Quando i creativi sono coinvolti e i creativi stanno guidando l’uso della tecnologia – guarda l’intera carriera di James Cameron – quella tecnologia finisce al servizio degli artisti piuttosto che viceversa. Se le aziende guidano l’adozione di quella tecnologia, potrebbe essere una storia diversa.

Joe Russo

Dovremmo analizzare per bene l’argomento sfruttando i vari insegnamenti che la filosofia e l’etica ci insegnano, ma lasceremo questo compito ai laureandi e agli insegnanti operanti nel settore. Soggetti che sicuramente discutono sulla questione da mesi e forse da anni.

sciopero degli sceneggiatori
Sciopero degli sceneggiatori

Le conseguenze dello sciopero

Come prima e, sinceramente, ovvia conseguenza dello sciopero degli sceneggiatori si ha un forte ritardo per una quantità abbastanza ingente di prodotti televisivi, seriali e cinematografici. Possiamo citare lo stop subìto della produzione della quinta stagione di Stranger Things, la quale era programmata per l’inizio dell’estate di quest’anno e ora, purtroppo, non ha una data d’inizio.

Anche la recente serie de Il Signore Degli Anelli, ovvero Anelli del Potere, ha subìto uno stop per la produzione della seconda stagione e attualmente non ha una data programmata per l’inizio dei lavori. Lo stesso identico discorso vale per la sesta stagione di Cobra Kai, produzione ferma a causa dell’assenza degli showrunner, i quali hanno dovuto lasciare la produzione per partecipare allo sciopero degli sceneggiatori.

Il discorso si fa più serio quando si parla di serie come Abbott Elementary e YellowJackets, le quali hanno subìto uno stop totale a causa delle condizioni in cui versa la fase di scrittura (non ancora completata, per l’appunto) e allo scioglimento delle Writers Room. Lo sciopero degli sceneggiatori non ha influenzato la produzione della seconda stagione di House of the Dragon poiché le sceneggiature dei vari episodi sono già pronte.

Anche alcuni show hanno subìto uno stop a causa dello sciopero. Anzi, sono stati i primi a subire le conseguenze per via della loro natura. Alcuni come The Late Show sono stati completamente cancellati mentre altri, ovvero i Talk Show come The View, proseguiranno ma verranno totalmente improvvisati.

Anche i Marvel Studios, quindi conseguentemente la Disney, hanno subìto alcuni stop e ritardi. In particolare, Blade, film dalla già discutibile produzione, ha subìto un completo stop e questo aggiungerà altro tempo al ritardo già provocato dall’esigua sceneggiatura, altro stress agli attori coinvolti nel progetto (come Mahershala Ali) e l’introduzione del rischio sempre più vicino di una potenziale eliminazione del titolo dal programma stilato qualche mese fa da Kevin Feige e soci.

sciopero degli sceneggiatori
Sciopero degli sceneggiatori

E voi? Cosa ne pensate dello sciopero degli sceneggiatori? Da che parte state per il discorso Intelligenza Artificiale?

Fonte: Wired: motivi e conseguenze dello sciopero degli sceneggiatori, BadTaste: “Giù la penna”

Massimo Massullo

Massimo Massullo. Redattore di Nerd Al Quadrato. Studente iscritto alla facoltà di Lettere e Filosofia (articolazione di Filosofia), presso la Sapienza di Roma. Aspirante scrittore, filosofo e professore. Amante del cinema e del mondo nerd.

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