The Acolyte: La Seguace – Ecco la nostra recensione del finale di stagione! (2024)
Mercoledì 17 Luglio è stato rilasciato l’ultimo episodio di The Acolyte intitolato proprio “The Acolyte”. Questo episodio è stato davvero fantastico mostrando scene e colpi di scena pazzeschi arricchiti da cameo davvero eccezionali, inoltre l’episodio chiude perfettamente molte vicende della prima stagione aprendo molte strade narrative per la prossima.
Come di consueto le coreografie sono state eccezionali e bisogna dare merito anche al montaggio che in questo episodio è stato davvero ottimo così come la sceneggiatura. L’episodio non è ovviamente esente da imperfezioni prima fra tutte l’eccessiva enfasi posta da Amandla Stenberg in alcune scene.
Chi ci segue sa già che la recensione sarà divisa in diverse categorie: la parte spoiler, con tanto di analisi della puntata, e infine l’opinione finale con voto.
Recensione Spoiler The Acolyte: La Seguace – Ottava Puntata
L’episodio si apre mostrandoci Osha intenta ad avere una visione causata proprio dall’elmo di Cortosis che ha indosso, Qimir accorgendosi della situazione tenta di calmare la mente di Osha e di rimuovergli l’elmo ma la ragazza involontariamente fa opposizione utilizzando gli stessi poteri di Aniseya. Qimir non è del tutto soggiogato dalla magia oscura e riesce a rimuovere l’elmo a Osha, in questa piccolo sequenza possiamo notare come negli occhi della ragazza appaia per pochi secondi una spada laser rossa, elemento praticamente impercettibile ma che risulterà molto importante più avanti nell’episodio tuttavia ciò dimostra la cura che vi è stata messa nella realizzazione della serie.
Una volta tornata in se Osha rivela a Qimir di aver visto Mae intenta a uccidere Sol mentre impugnava una spada laser aggiungendo però che per uccidere il Jedi non ne stava facendo uso, anche in questo caso la visione risulta confusionaria ma avrà una spiegazione più avanti nell’episodio. Qimir ci fornisce subito una spiegazione a ciò che ha visto Osha dicendo “Ciò che hai visto è il futuro” questa è una chiara citazione al Maestro Yoda che in Episodio V dice a Luke “è il futuro che vedi”.
Qimir pensa subito che Mae stia completando l’ultima prova ma il suo entusiasmo viene frenato da Osha che dice “Il futuro non è immutabile” ennesima citazione a Yoda e alla sua celebre frase “Sempre in movimento il futuro è”, si arriva a uno stallo tra i due infatti Osha possiede le informazioni mentre Qimir possiede la nave e dunque si viene a creare una situazione in cui i due sono obbligati a collaborare.
La sequenza successiva sposta l’interesse a bordo del Polan che si trova in orbita vicino a Brandok, Sol rivela a Mae che non è nel suo interesse la vendetta verso Qimir ma bensì il suo intento è far uscire la verità, Sol aveva contattato Vernestra così che potesse provare l’esistenza della Vergenza su Brandok.
Tuttavia Mae ribatte al Jedi dicendo che non stava cercando altro che un modo per giustififcare l’omicidio di sua madre, tuttavia Sol non accetta tali accuse dicendo nuovamente che si tratto di un incidente e rinfacciando a Mae, quasi come un bambino, che è la responsabile del caos avendo appiccato l’incedio concludendo dicendo che i Jedi fossero nel giusto e avessero fatto bene ad intervenire provando nuovamente che Sol non avesse la ben che minina intenzione di assumersi le proprie responsabilità.
Infine Sol dice che l’unico suo rammarico era quello di non essere riuscito a salvarle entrambe tentando di rivelare a Mae le origini sue e di sua sorella ma prima che potesse finire la frase Mae sfrutta Pip e tramite una scarica elettrica stordisce per qualche secondo il Jedi sfruttando l’occasione per rubare una navetta e scappare. Sol si mette alla guida del Polan inseguendola dentro un campo di asteroidi mostrandoci una scena pazzesca la quale si conclude con lo schianto della nave di Mae sul suolo di Brandok mentre il Polan perde potenza a causa del sabotaggio di Bazil.
Successivamente la scena si sposta su Coruscant dove vediamo Vernestra alle prese con il Senatore Rayencourt. I due si incontrano all’interno della sala di controllo del Tempio Jedi e fin da subito si nota una certa ostilità tra i due, nonostante ciò il Senatore si interessa alla salute di Vernestra citando nuovamente il suo disagio per i viaggi Iperspaziali. Non è un segreto che il Senatore sia ostile ai Jedi e non nasconde questa cosa neanche di fronte alla stessa Vernestra affermando infatti che per lui i Jedi non erano altro che un’istituzione senza alcun freno nascosta dietro la falsa apparenza di ordine religioso, per lui i Jedi non sono altro che una setta che pretende di controllare l’incontrollabile.
In questa occasione il Senatore mette in luce un punto focale e molto veritiero infatti egli specifica che non si stesse riferendo alla Forza ma bensì alle emozione concludendo facendo un’affermazione quasi profetica infatti dice che prima o poi qualcuno di loro “esploderà” non riuscendo più a reprimere le proprie emozioni, chiaro riferimento agli eventi che abbiamo visto con Anakin Skywalker all’interno della trilogia Prequel.
Il discorso tra i due va avanti con il Senatore che dice “Al momento molti senatori non riescono a immaginarsi una galassia senza Jedi” lasciando intuire che ancora l’opposizione ai Jedi in Senato non era ben sviluppata ma comunque presente, inoltre riferisce a Vernestra di aver messo al corrente il Cancelliere Drellik della poca trasparenza da parte dell’Ordine e che la Maestra Jedi sarebbe stata convocata dal Cancelliere per metterlo al corrente della situazione, infine il Senatore si congeda ma non prima di aver preso in giro Vernestra pronunciando la classica frase “Che la Forza sia con voi” in maniera sarcastica.
La sequenza successiva sposta nuovamente l’attenzione su Osha e Qimir, quest’ultimo dice a Osha che avrebbe dovuto addestrarsi offrendogli un ultimatum per accettare la sua proposta trovando nuovamente una risposta negativa da parte della ragazza che nuovamente ribadisce di non essere sua sorella come Qimir confermerà dicendo infatti che Mae aveva accettato l’accordo senza pensarci. Osha e Qimir lasciano il pianeta e l’attenzione si sposta presso l’ingresso di una caverna in cui avviene la prima apparizione di Darth Plagueis in Live Action così come nel Canone.
Ad accompagnare la sua apparizione vi è la colonna sonora a lui dedicata in Episodio III inoltre possiamo confermare che così come nel Legends anche nel Canone Plagueis è un Muun e ciò viene reso in maniera impeccabile, il suo aspetto è caratterizzato dai classici occhi rossi corrotti dal Lato Oscuro e da una pelle sciupata il tutto condito da un visibile aggrottamento facciale il che incute ulteriore paura. Tuttavia la sua presenza sul pianeta fa sorgere molte domande ma risponde anche a un dubbio, iniziamo da quest’ultimo.
La presenza di Plagueis sul pianeta infatti ci da la conferma definitiva che esso si tratti proprio di Bal’Demnic pianeta centrale per le vicende raccontate proprio nel romanzo dedicato a Darth Plagueis, inoltre il pianeta nel romanzo presentava una formazione oceanica macchiata da diversi arcipelaghi e anche in questo caso le cose coincidono, infine la peculiarità di Bal’Demnic sta nel suo sottosuolo infatti esso è ricco di Cortosis ulteriore elemento che conferma la tesi per cui il pianeta sconosciuto di The Acolyte sia effettivamente Bal’Demnic. Come detto in precedenza però la sua presenza apre a un sacco di punti interrogativi creando davanti a noi diverse strade narrative.
La prima vede Qimir e Plagueis essersi già conosciuti e che il primo sia diventato l’apprendista del Sith tuttavia è un’opzione che ritengo poco probabile per diversi motivi, in primo luogo Qimir non agisce secondo la dottrina Sith elemento molto caro invece a Darth Plagueis ma ciò che sta ancora più a cuore al Sith è mantenere segreta l’esistenza del suo Ordine cosa che Qimir invece stava mettendo a rischio.
Plagueis, inoltre, ha un odio viscerale per tutti coloro che si appropriano del titolo Sith andando a eliminare personalmente tutti coloro che nel tempo si sono spacciati come tali pur non essendolo, questo è un punto molto importante infatti si possono ritenere Sith solo coloro che discendono dalla stirpe di Darth Bane e quindi solo il Maestro e L’Apprendista che nel tempo si sono succeduti tramandato i segreti dei Sith ignoti ai più.
Un’opzione che ritengo più fattibile invece vede Plagueis,che da poco ha abbattuto il suo Maestro Darth Tenebrous, scoprire dell’esistenza di Qimir il quale probabilmente era l’apprendista segreto del defunto Tenebrous ma che ovviamente Plagueis non riconosce e accetta, il tutto accreditato anche dallo sguardo d’odio che Plagueis volge a Qimir. Questa dinamica andrebbe a riproporre le vicende che hanno coinvolto Plagueis, Tenebrous e Darth Venamis l’apprendista segreto di Tenebrous, è dunque probabile che questa vicenda venga riadattata al canone con Qimir nei panni di Venamis, chissà che non tocchi anche a lui la terrificante sorte toccata alla sua controparte cartacea nel Legends.
In ogni caso siamo ben lontani dall’apprendistato di Palpatine il quale nascerà soltanto 50 anni più tardi gli eventi di The Acolyte. Successivamente torniamo su Coruscant all’interno della Sala di Controllo dove Vernestra sta tentando di comunicare con qualcuno, non sappiamo bene si chi sia la voce dall’altra parte ma sentiamo che dice “questo è molto poco ortodosso, ma vedrò cosa posso fare”. Giunge Mog Adana nella stanza, esso avverte Vernestra che Sol aveva riattivato il segnalatore che risultava essere su Brandok, Vernestra da l’ordine di reclutare più Jedi possibili senza però dare nell’occhio e poco dopo partono alla volta di Brandok.
L’attenzione si sposta proprio su Brandok infatti sul pianeta sono giunti anche Osha e Qimir che si dirigono alla fortezza delle streghe, Osha tenta di riattivare l’elevatore ma Qimir non ha intenzione di attendere infatti quando Osha si gira verso di lui il ragazzo era sparito riapparendo in seguito nella fortezza. Qimir infatti ha utilizzato il potere del teletrasporto, potere utilizzato dalle streghe come abbiamo visto nella precedente puntata ma anche da altre tipologie di personaggi come le Sorelle della Notte o il Bendu visto nella terza stagione di Rebels.
Qimir riappare davanti a Sol e poco dopo ingaggiano uno scontro ricco di citazioni a vari scontri visti nei vari prodotti come per esempio la Battaglia degli Eroi combattuta tra Obi Wan e Anakin, lo scontro cita anche opere esterne come “La tigre e il dragone” strizzandogli l’occhio soprattutto nei momenti aerei. Qimir nello scontro fa ampio uso anche della sua particolare lama secondaria che ricordo essere un pugnale laser. Nel frattempo Osha e Mae si incontrano faccia a faccia proprio nella vecchia stanza della prima, le due hanno un confronto accesso che sfocia in uno scontro non prima però che Mae dica a sua sorella la verità ovvero che Sol è colpevole dell’omicidio di loro madre.
Ovviamente Osha non le crede e continua a combattere sua sorella, il combattimento è equilibrato essendo che le due si muovono praticamente in contemporanea e con movimenti estremamente simili d’altro canto invece lo scontro tra Qimir e Sol vede quest’ultimo avere la meglio riuscendo a danneggiare la spada laser dell’avversario. Mae si sottrae allo scontro con Osha e si immischia nello scontro tra Qimir e Sol riuscendo a rubare l’arma al Jedi, Qimir dice alla ragazza a percepire e sfruttare la propria ira dicendo inoltre di abbattere il Jedi citando le parole di Palpatine rivolte a Luke in Episodio VI “Percepisco la tua ira, prendi la tua arma.
Abbattimi con tutta la forza del tuo odio e il tuo viaggio verso il Lato Oscuro sarà finalmente compiuto”. Mae come Luke rifiuta e lancia via la spada laser danneggiandola, il suo unico obiettivo era far confessare i peccati di Sol davanti all’Alto Consiglio il Senato e la Repubblica, Qimir come Sol rimangono stupiti della volontà di Mae ma nuovamente Sol si dimostra arrogante e convito di aver compiuto la scelta giusta. In questa situazione Sol rivela la vera origine di Osha e Mae rivelando che le due sono nate dalla Vergenza ma originariamente Aniseya aveva intenzione di creare soltanto un individuo aggiungendo che lei e sua sorella avevano la stessa coscienza divisa in due corpi separati.
Ciò spiega i comportamenti di Mae e Osha infatti esse tendono ad equilibrarsi andando a compiere scelte che rispecchiano due facce della stessa medaglia, inoltre va a rispondere a tutti quei fan che in malafede criticavano la scrittura della serie andando a tacciare di incoerenza la caratterizzazione di Osha e soprattutto di Mae invece la serie dimostra per l’ennesima volta come ogni singolo dettaglio, carattere, comportamento e ambiente non siano lasciati al caso bensì curati con estremo interesse.
Tornando alla scena, Mae riesce a far confessare a Sol i suoi crimini approfittando del fatto che sua sorella era proprio dietro il Jedi, Osha è visivamente distrutta e chiede immediatamente conferma a Sol e soprattutto chiede perché non glielo avesse detto in tutto quel tempo. Il Jedi risponde dicendo che lo aveva fatto per il suo bene aggiungendo che avrebbe voluto farlo ogni giorno, Osha tuttavia non vuole saperne essendo ormai accecata dall’ira tanto da uccidere Sol con un Force choke, quest’ultimo prima di morire dice alla ragazza che andava bene così come se in punto di morte avesse finalmente trovato il coraggio di ammettere le sue colpe e prendersi le proprie responsabilità.
Nel frattempo Osha aveva in mano la spada laser del suo ex Maestro, la ragazza riversa tutto l’odio sul cristallo che comincia a diventar colore cremisi a causa del sanguinamente processo che veniva svolto dagli utilizzatori del Lato Oscuro per ottenere la propria lama laser rossa. Questo processo ricorda moltissimo il processo di Sanguinamento del Cristallo svolto da Dagen Gera in Star Wars Jedi Survivor, tuttavia abbiamo diversi esempi nelle opere cartacee di rituali di Sanguinamento. La prima apparizione di tale rituale risala al 2017 con la run a fumetti “Star Wars: Darth Vader” in cui il Signore dei Sith dopo aver recuperato il Cristallo Kyber dal Jedi Kirak Infil’a lo fa sanguinare.
Un altra occasione in cui vediamo un Cristallo Kyber sanguinare è in “Ascesa di Kylo Ren” dove Ben Solo fa sanguinare il proprio cristallo ma essendo in conflitto con se stesso quest’ultimo si spezza, infine bisogna specificare che la pratica del Sanguinamento non era prerogativa dei soli Sith (difatti Kylo Ren non lo era) ma di qualunque Force User del Lato Oscuro e inoltre tale processo non era affatto automatico ma bensì frutto di una decisione dell’individuo.
Tornando all’episodio Osha diventa l’attrice principale della visione avuta ad inizio film con in pugno la sua lama cremisi. Successivamente il gruppo di Jedi capitanati da Vernestra giunge sul pianeta e appena quest’ultima mette piede sul pianeta riesce a percepire la presenza di Qimir che vediamo affrettarsi a indossare l’elmo di Cortosis, i due si conoscono molto bene infatti poco dopo scopriamo che Qimir in passato è stato un apprendista di Vernestra.
Nel frattempo Qimir sparisce mentre Mae chiede a Osha di seguirla poiché sapeva una via di fuga, proprio in questa scena scopriamo come Mae sia sopravvissuta agli eventi di Brandok infatti dopo la caduta Mae è stata risucchiata in un condotto che le ha salvato la vita, alla fine del condotto le due ragazze spuntano nella foresta e si dirigono verso ‘albero di Bunta.
Nel frattempo i Jedi giungono sul luogo e mentre Vernestra ordina di creare un perimetro essa ricostruisce l’accaduto tramite un potere della Forza che però non sembra essere la psicometria essendo che non tocca alcuno oggetto e che non tende la mano verso niente, successivamente riesce a percepire la presenza di Qimir che la osserva da un angolo della struttura ma prima che la Jedi potesse vederlo esso si dilegua, una volta completamente sola Vernestra si avvicina all’orecchio del defunto amico e dice “Mi dispiace” ma solo successivamente scopriremo perché, tuttavia è bene precisare che Vernestra non abbia intenti cattivi o oscuri come il doppiaggio italiano vuole far trasparire.
La scena si sposta su Osha e Mae giunte sotto l’albero di Banta si riposano ma poco dopo vengono interrotte da Qimir, Osha dice a quest’ultimo che si sarebbe unita a lui per l’addestramento solo se avesse permesso a Mae di vivere. Tuttavia Mae rappresentava un pericolo per Osha e lo Straniero poiché era a conoscenza della loro esistenza e della posizione del pianeta misterioso così Mae decide di farsi cancellare la memoria da Qimir così che i Jedi non potessero usarla per arrivare a sua sorella,le due sorelle si abbracciano in una scena davvero emozionante e poco dopo Qimir cancella la memoria a Mae lasciando solo i ricordi risalenti a 16 anni prima.
Nella sequenza successiva i Jedi portano Mae su Coruscant dove verrà portata dalla Maestra Vernestra all’interno della Sala di Controllo, Vernestra si rende conto che la memoria di Mae è stata cancellata e così le comincia a raccontare del Maestro Sol definendolo buono, compassionevole ma soprattutto un buon Jedi e un buon amico ma purtroppo aveva commesso un errore,una cosa terribile. Sfruttando un montaggio davvero eccellente vediamo Vernestra continuare il suo discorso su Sol durante la riunione con i Senatori e il Cancelliere nella quale dice che Sol aveva disonorato i Jedi e ne aveva tradito il codice definendo Sol sleale.
Ovviamente Vernestra non credeva veramente alle accuse che lei stessa rivolgeva a Sol ma per preservare la reputazione e il prestigio dell’Ordine Jedi era disposta ovviamente a tutto, tuttavia come vediamo successivamente Vernestra aveva dato a Sol un funerale Jedi segno di rispetto il che ci conferma ulteriormente che Vernestra riteneva Sol un buon Jedi e un buon amico. Rayencourt insiste comunque per l’avvio di un ispezione esterna all’Ordine Jedi ma Vernestra ribatte dicendo che tutto l’accaduto era colpa di un singolo Jedi fallace.
Il Cancelliere Drellik il quale scopriamo essere di specie Tarsunt (esattamente come il Cancelliere Lanever Villecham in carica fino agli eventi di Episodio VI con la distruzione della capitale della Nuova Repubblica) chiede di Sol e di che fine abbia fatto, Vernestra risponde dicendo che esso si è tolto la vita. La sequenza successiva ci mostra nuovamente il colloquio tra Mae e Vernestra con quest’ultima che parla di come l’errore commesso da Sol fosse troppo pesante per lui da sopportare e questo lo ha spinto a commettere molte scelte egoiste spinte dall’amore paterno che provava per sua sorella Osha, Mae ovviamente non ricorda niente di Osha.
Vernestra chiede aiuto alla ragazza per trovare una persona che rivela essere stata un suo Padawan riferendosi ovviamente a Qimir, non sappiamo cosa abbia spinto Qimir a lasciare L’Ordine ma visto la filosofia del personaggio è probabile che l’abbia fatto per sete di potere e che Vernestra per impedire probabilmente un avvenimento grave sia stata costretta ad attaccare il proprio apprendista. L’ultima sequenza si incentra su Qimir e Osha ormai tornati sul pianeta misterioso e li vediamo insieme davanti al tramonto pronti a iniziare il proprio percorso da maestro e apprendista. L’episodio ha anche una scena post credit in cui vediamo Vernestra entrare nella stanza in cui è presente il Maestro Yoda dicendo “Maestro, dobbiamo parlare”
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Opinione finale con voto
Finisce così l’ultima puntata della prima stagione di The Acolyte, questa serie ha sicuramente tanti pregi e alcuni difetti ma la considero in tutto e per tutto un ottimo prodotto di Star Wars e anzi sotto un certo punto di vista il migliore. Infatti questa serie ha il primato per aver portato non solo in live action ma su schermo in generale per la prima volta molti elementi visti soltanto nelle opere cartacee integrandoli perfettamente con la trama, un esempio può essere il Voto di Barash il Cortosis il rituale del Sanguinamento, la Vergenza e molti altri elementi che rendono questa serie davvero unica.
Come detto in precedenza non è certo esente da difetti come ad esempio la scrittura frettolosa su alcuni punti a causa dello scarso minutaggio imposto da Disney così come qualche strascico di regia qua e là. Per il resto questa serie ci ha regalato tantissime cose positive e fra tutte spuntano soprattutto le coreografie che si prendono di diritto il primo posto per quanto riguarda tutti i prodotti live action di Star Wars.
Voto Episodio: 9/10
Voto Stagione: 8.5/10
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