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The Boys – La nostra recensione della quarta stagione della serie TV! (2024)

La quarta stagione di ‘The Boys’ si è appena conclusa dopo 8 episodi, e noi siamo qui con la nostra recensione!

Chi segue già le nostre recensioni, saprà benissimo che la recensione della stagione si dividerà in diverse categorie: la parte no-spoiler, la parte spoiler, quella dedicata ai personaggi e al cast, un ulteriore paragrafo dedicato all’aspetto tecnico della serie e infine la parte finale con voto.

L’universo televisivo di The Boys creato da Prime Video ha sempre diviso il pubblico: tra chi lo ama e chi invece non riesce a sopportare la crudeltà e la violenza gratuita presente in ogni episodio. Dopo il debutto del primo spin-off, ‘Gen V’, la serie TV originale è ancora in grado di sorprendere i fan e di superare se stessa?

The Boys
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Recensione No-Spoiler

Questa stagione di The Boys ha introdotto alcuni nuovi personaggi interessanti, oltre ad approfondire maggiormente tutti i membri dei Sette e soprattutto i Boys, cosa che non era stata fatta molto nelle prime stagioni.

Una grande mancanza è il rapporto tra Butcher e Patriota, che è stato messo in secondo piano, nonostante fosse probabilmente il punto più alto della serie. Tutta la trama politica di questa stagione è interessante, sebbene sia capitata in un momento particolare, dopo i recenti eventi reali negli Stati Uniti con la campagna elettorale.

In ogni caso, vengono approfonditi i rapporti tra i personaggi, che diventano molto più reali, persino Patriota, nella sua follia. La questione di suo figlio, Ryan, è tra le cose migliori di queste puntate.

In generale, The Boys riesce sempre a divertire e intrattenere, tenendo lo spettatore incollato allo schermo in certi momenti di tensione e facendo anche distogliere lo sguardo in scene disgustose e cruente, ma non si arriva mai a un punto concreto.

Voto: 7,5/10

The Boys
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Recensione Spoiler

Principalmente, la trama è la stessa delle precedenti tre stagioni, anche se siamo in piena campagna elettorale che si è conclusa con una tragedia, tra la morte inaspettata di Victoria Neuman e l’arresto del suo rivale.

Le azioni di A-Train sono state anche una delle cose migliori di questa stagione, visto che è finalmente diventato un vero eroe, ma non credo che lo rivedremo nella quinta stagione, proprio come Queen Maeve è scomparsa, sarà così anche per lui.

Sembra che finalmente Patriota abbia il potere sugli Stati Uniti, ma la cosa più importante è che vediamo, nel finale, il ritorno di Soldatino, ancora ibernato. Le intenzioni di Patriota, che lo osserva, non sono chiare, ma personalmente credo che cercherà di convincerlo a unirsi a lui.

Per il resto, la storia della morte del padre di Hughie e il ritorno di sua madre è stata molto toccante, anche se quest’ultima forse troppo affrettata e, specialmente, non ci viene detto nulla su di lei ora che suo figlio è ricercato.

La morte di Grace Mallory era un’altra cosa non prevedibile, ma necessaria per cercare di portare la storia da qualche parte. Anche perché sembra che Ryan non fosse così tanto dispiaciuto nell’averla uccisa, perciò potrebbe seguire le orme del padre.

Di seguito trovate un approfondimento specifico, ricco di spoiler, sul resto dei protagonisti di questa stagione.

The Boys
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Personaggi e Cast

In questa stagione, come detto prima, abbiamo finalmente visto diversi aspetti molto umani dei protagonisti, una delle caratteristiche che mancavano nelle precedenti. Infatti, gli episodi si prendono il giusto tempo per approfondire i lati più reali specialmente dei Boys.

Chiaramente, avendo visto le puntate doppiate in italiano, non possiamo giudicare del tutto le interpretazioni, ma è chiaro che il livello recitativo sia notevolmente migliorato, specialmente parlando dei protagonisti, Butcher e Patriota.

Patriota diventa molto più umano in questa stagione, affrontando il problema della vecchiaia, la paura dell’abbandono, il bisogno di essere amato e la consapevolezza di non riuscire a fare tutto da solo. Il quarto episodio ci regala un’interpretazione sorprendente da parte di Antony Starr, che rappresenta benissimo la malvagità e la vulnerabilità del proprio personaggio.

Tutta la storia legata a Firecracker e il latte, invece, è inutile, anzi, sembra quasi che volessero riutilizzare la stessa trama di Madelyn Stillwell nella prima stagione e il complesso materno di Patriota.

Restando nei Sette, Sage è un personaggio interessante e le sue intenzioni di creare un impero come quello di Cesare sono molto intriganti, ma anche in questo caso non troviamo nessun punto d’arrivo, la donna più intelligente del mondo viene prima mostrata in scene sessuali non rilevanti e, successivamente, messa da parte, per poi tornare nel finale.

The Boys
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Parlando invece del personaggio di Karl Urban, Butcher rimane sempre un ottimo aspetto dello show, grazie alle sue scene ironiche e drammatiche, e tutta la trama legata al tumore è stata gestita piuttosto bene. Billy vuole rimediare ai suoi errori e cercare di salvare Ryan in nome della sua defunta moglie, ma non ha abbastanza tempo per farlo.

È così che incontriamo anche Joe Kessler, una visione di Billy che cerca di portarlo sulla cattiva strada, interpretato da Jeffrey Dean Morgan. Sicuramente non ha avuto molte scene, ma l’attore ha avuto una presenza piacevole e, la cosa sorprendente, è che il suo personaggio ha effettivamente convinto Butcher a tentare un genocidio contro i supereroi.

Parlando del resto dei Boys, la trama legata a Frenchie e il suo passato non era così fondamentale, anzi, probabilmente è stata inserita soltanto per guadagnare tempo, anche se non è molto sensata: il personaggio si costituisce accettando di restare in prigione, per poi tornare a lavorare con gli altri pochissimi episodi dopo.

Una cosa molto gradita invece è stata la storia di Kimiko, che cerca di affrontare il suo passato anche con una psicologa per tornare a parlare. E, finalmente, nell’ultimo episodio la sentiamo per la prima volta, mentre urla disperata nel vedere il suo amore, Frenchie, portato via.

Parlando brevemente di Hughie, il povero personaggio di Jack Quaid non ha avuto neanche un momento di riposo in questa stagione, tra la morte di suo padre (con un’interpretazione degna di nota di Simon Pegg), le torture sessuali di Tek Knight e il mutaforma che fingeva di essere Starlight. Quest’ultima, ormai, sprecata come nelle altre stagioni.

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Aspetto tecnico

Naturalmente, quando uno spettatore guarda ‘The Boys’, non lo fa per trovare stupefacenti colonne sonore o per una regia mozzafiato, non è mai stato quello il punto forte dello show, mentre la CGI fa sempre bella figura. La storia è sempre interessante e riesce a intrattenere, anche se si ha ancora la sensazione per quasi tutta la stagione che non venga mai sfruttato del tutto il potenziale di questo universo.

Per spiegarmi meglio, dopo 4 stagioni in cui Patriota e Butcher si affrontano, non sarebbe ora di cambiare qualcosa? Restiamo sempre nelle stesse location, con gli stessi argomenti, e, anche se è intrigante l’aspetto politico, la serie TV potrebbe decisamente diventare più epica, apocalittica, insomma, mostrare il vero potenziale di Patriota e del resto dei Super per fare qualche follia. Invece, le uniche follie che vediamo sono sempre legate al sesso, alla violenza gratuita, soltanto per cercare di piacere online.

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Opinione finale con voto su The Boys 4

In generale, non si tratta di una brutta stagione, anzi, se siete fan dello stile perverso della serie TV, allora la apprezzerete sicuramente, nonostante ci siano alcuni evidenti problemi. Perlomeno, i collegamenti con ‘Gen V’ sono sensati, anche se i due personaggi dello spin-off vengono mostrati soltanto per un cameo e non hanno nessuna importanza nella trama.

La quinta stagione, adesso, potrebbe diventare la migliore, superando i limiti della ragione grazie a Butcher, che è determinato a scatenare una guerra, o potrebbe soltanto peggiorare le cose, continuando a girare intorno alla pazzia di Patriota senza mai mostrare il suo vero potenziale.

Voto: 7,5/10

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E voi cosa ne pensate? Avete visto la quarta stagione di The Boys? Vi è piaciuta?

IlSanniX

Fan del Marvel Cinematic Universe, della DC Comics, specialmente della filmografia di James Gunn, del personaggio di Superman e amante di molti altri franchise.

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