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The Brutalist – Il film vincitore dei Golden Globe è stato realizzato con l’aiuto dell’IA? (2025)

Dopo una straordinaria accoglienza alla Mostra del Cinema di Venezia 2024,The Brutalist di Brady Corbet si profilava come uno dei grandi favoriti per questa stagione dei premi. Difatti, alla cerimonia di premiazione dei Golden Globes, la pellicola ha trionfato in diverse categorie: miglior film drammatico, miglior regista e miglior attore in un film drammatico. Tuttavia, negli ultimi giorni, su X è scoppiata una polemica sull’assegnazione dei premi, a causa di alcune rivelazioni fatte dal montatore del film, Dávid Jancsó.

Intervistato da RedShark News, Jancsó ha toccato molti argomenti inerenti alla produzione del film. In particolar modo, però, due parole hanno suscitato enorme interesse: intelligenza artificiale. La discussione, per l’appunto, è stata causata dalla fatto che Brady Corbet, il regista dell’opera, si è servito dell’aiuto dell’IA per apportare alcune correzioni alla sua opera, migliorando, per esempio, le performance vocali dei due attori protagonisti, Adrien Brody e Felicity Jones.

The Brutalist
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The Brutalist e l’AI

In The Brutalist“, Adrien Brody interpreta László Tóth, un architetto di origini ungheresi emigrato negli Stati Uniti. L’attore newyorkese ha ricevuto il plauso sia del pubblico sia della critica per questa sua performance, risultando molto convincente grazie anche a un perfetto accento slavo.

L’accento ungherese, però, è estremamente difficile da replicare, come spiegato da Jancsó, e sembra che né Brody Jones siano riusciti a padroneggiarlo in modo impeccabile. Proprio per questo, Corbet è sceso a patti con l’intelligenza artificiale, sfruttando un software che gli ha permesso di migliorare le prestazioni dei due protagonisti:

Sono madrelingua ungherese e so che è una delle lingue più difficili da imparare a pronunciare. Anche con le origini ungheresi di Adrien, non è così semplice. È una lingua estremamente unica. Abbiamo fatto da coach a [Brody e Felicity Jones] e hanno fatto un lavoro favoloso, ma volevamo perfezionarlo in modo che nemmeno la gente del posto notasse alcuna differenza.

Se vieni dal mondo anglosassone, certi suoni possono essere particolarmente difficili da afferrare. Abbiamo prima provato a sostituire completamente questi elementi più difficili [da pronunciare] con gli attori. Poi abbiamo provato a sostituirli completamente con altri attori, ma non ha funzionato. Quindi abbiamo cercato altre opzioni per migliorarli.

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Per realizzare questo processo di miglioramento è stato fondamentale l’aiuto dell’azienda Respeecher, già nota per lavori di questo genere all’interno del settore cinematografico. Ovviamente, come spiegato dal montatore, niente di tutto ciò è avvenuto senza il consenso di Adrien Brody e Felicity Jones.

L’operazione ha avuto inizio con la registrazione delle voci dei due interpreti, a cui è seguita la registrazione di una persona madrelingua, ovvero Jancsó in persona:

La maggior parte dei loro dialoghi ungheresi ha una parte di me che parla lì dentro. Siamo stati molto attenti a mantenere le loro performance. Si tratta principalmente di sostituire delle lettere qua e là. Puoi farlo da solo con Pro Tools, ma avevamo così tanti dialoghi in ungherese che avevamo davvero bisogno di accelerare il processo, altrimenti saremmo ancora in post [produzione].

Jancsó ha concluso parlando dell’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo cinematografico:

È controverso parlare di IA all’interno del settore, ma non dovrebbe esserlo. Dovremmo avere una discussione molto aperta su quali strumenti l’IA può fornirci. Nel film non c’è nulla che utilizzi l’IA in un modo che non sia già stato fatto prima. Rende solo il processo molto più veloce. Utilizziamo l’IA per creare questi piccoli dettagli che non avevamo i soldi o il tempo per girare.

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A seguito di questo “scandalo mediatico”, Brady Corbet è intervenuto ai microfoni di Deadline per fare chiarezza sull’argomento. Il regista ha parlato dapprima del processo di sintesi vocale, difendendo, poi, l’operato umano nella realizzazione del lungometraggio:

Le performance di Adrien e Felicity sono completamente loro. Hanno lavorato per mesi con l’insegnante di lingua Tanera Marshall per perfezionare i loro accenti. La tecnologia innovativa di Respeecher è stata utilizzata solo nell’editing dei dialoghi in lingua ungherese, precisamente per perfezionare e rendere più accurate alcune vocali e lettere. Non è stata modificata nessuna lingua inglese. Si è trattato di un processo manuale, svolto dal nostro team del suono e da Respeecher in post-produzione. L’obiettivo era preservare l’autenticità delle performance di Adrien e Felicity in un’altra lingua, non sostituirle o alterarle, e di farlo con il massimo rispetto per l’arte.

Judy Becker e il suo team non hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per creare o renderizzare nessuno degli edifici. Tutte le immagini sono state disegnate a mano da artisti. Per chiarire, nel video commemorativo mostrato sullo sfondo di una ripresa, il nostro team di revisione ha creato immagini intenzionalmente progettate per sembrare rendering digitali scadenti del 1980 circa.

The Brutalist è un film sulla complessità umana e ogni aspetto della sua creazione è stato guidato dallo sforzo umano, dalla creatività e dalla collaborazione. Siamo incredibilmente orgogliosi del nostro team e di ciò che hanno realizzato qui.

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E voi, cosa ne pensate di questo aspetto di “The Brutalist”? Avete già visto il film? Fatecelo sapere qui sotto con un commento!

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Davide Citterio

Amante del cinema e dei fumetti, adoro follemente Richard Linklater, Hayao Miyazaki e la DC Comics. Nel tempo libero sono uno scrittore amatoriale e un aspirante sceneggiatore.