The Electric State – La nostra recensione del nuovo film dei fratelli Russo! (2025)
The Electric State è il nuovo film targato Netflix uscito lo scorso 14 marzo sulla piattaforma, noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo visto e siamo qui per dirvi la nostra!
La recensione di “The Electric State” sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, analisi del finale, e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.

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Recensione No-Spoiler di “The Electric State”
The Electric State è l’ennesima fatica dei fratelli Russo, due miracolati che hanno azzeccato, a mio parere, un singolo film nella loro carriera (Captain America: The Winter Soldier). Una serie di figure barbine da parte loro da studiare. Sono curioso di vedere, a questo punto, come saranno i due prossimi film sugli Avengers, che purtroppo verranno diretti da loro.
Questa pellicola è di una banalità, una superficialità e di una vuotezza rara. Sono sempre stato un amante del cinema che racconta quello che è il rapporto tra l’uomo e la macchina, ma in questo caso non c’è niente di cui parlare, niente per cui emozionarsi o per aprire un dibattito interessante.
Non ci voglio pensare, ma purtroppo dovrò dirlo: questo film è costato la bellezza di 320 milioni di dollari, sarei genuinamente curioso di avere una chiacchierata con chi ha prodotto il film per capire in cosa sono stati investiti questi soldi. Non so se in questo numero da capo giro sia compreso anche il cachet dei vari attori, ma non penso onestamente.
Colgo la palla al balzo per parlare dei nostri protagonisti. Millie Bobbie Brown ha letteralmente una singola faccia per tutto il film, un termosifone ha più espressività. Giancarlo Esposito fa il suo, lui grandissimo attore, lo avranno pagato fior di quattrini per fare qualche scena. Stanley Tucci non è stato malvagio, era nella parte, e ha regalato una performance buona. Per concludere, Chris Pratt interpreta praticamente se stesso, tutto nella norma.
Di questo film non rimane niente, un comparto tecnico aberrante, una fotografia che vuole essere “sporca” di proposito ma risulta scadente e la cgi terribile in diversi punti non aiuta. I robot, purtroppo non tutti, sono realizzati benino, e strappano anche un sorriso in alcuni punti del film.
Concludo questa parte dicendo che è veramente un peccato vedere come Netflix utilizzi tutti questi soldi per film che non raggiungono nemmeno lontanamente la sufficienza. Ci sarebbero moltissime storie da raccontare, sicuramente con meno budget da mettere sul tavolo.
Voto: 2.5/10

Recensione Spoiler di “The Electric State”
The Electric State racconta la storia di come i robot siano diventati a tutti gli effetti delle persone. Svolgono lavori a comando, sono a contatto con l’uomo, e si comportano secondo quelle che sono delle regole. Ad un certo punto decidono di ribellarsi e di attaccare il genere umano, una rappresentazione messa a schermo in maniera scialba, e con poco impatto.
La nostra protagonista Michelle inizialmente ci viene fatta vedere spensierata, insieme al fratello Christopher compie una vita semplice, ma in lui vede il talento, un qualcuno che potrebbe veramente cambiare il mondo.
La guerra scoppia, gli umani e i robot sono in guerra, fino a che non facciamo la conoscenza di Ethan Stake, un ricco signore che, grazie alle sue avanzate tecnologie, sconfigge i robot obbligandoli a rimanere in un carcere.
Veniamo trasportati al presente, Michelle è ormai sola, ha perso tutti, compreso il fratello. Il tutto è avvenuto durante un incidente in auto, che viene fatto vedere per poco più di un secondo. Lei viene sballottata da una casa famiglia all’altra. Una sera però incontra Cosmo, un robot che scopriremo presto essere la coscienza del fratello messa all’interno di lui.
Lei quindi capisce che deve partire poiché suo fratello è vivo. Deve trovare questo dottore che può portarlo da lui come indicato dal robot. Dopo una serie di peripezie alquanto noiose, la nostra protagonista fa la conoscenza di Keats e del suo fedele compagno Herman (robot). I quattro si uniscono per trovare il fratello di Michelle, non prima di aver affrontato Bradbury, colonnello incaricato di abbattere tutti i robot che non si trovano nel carcere delineato per loro.
Quest’ultimo si unirà al cattivo centrale della storia, Ethan Stake. Apparentemente raffigurato come il salvatore, Stake è in realtà una mente malvagia che cattura il fratello di Michelle, è grazie a lui infatti che Stake ha il successo, e tiene al guinzaglio tutti i robot.
I nostri quattro protagonisti incontrano diversi robot, che dopo una serie di scene ai limiti del surreale, decidono di unirsi a loro in questa missione. La missione va malissimo, il dottore muore, e i nostri perdono, con Cosmo che viene catturato.
Come in molti film del genere, ci siamo sorbiti le classiche scene in cui ci si motiva a vicenda per poter alla fine trovare la forza per poter sconfiggere il cattivo.

Analisi del finale di “The Electric State”
Nel finale, il personaggio interpretato da Giancarlo Esposito, vedendo quello che realmente faceva Stake, decide di alzare bandiera bianca e togliere il visore che permetteva di controllare il suo robot.
Michelle è d’avanti ad un bivio, per far cadere l’impero di Stake deve uccidere necessariamente il fratello che grazie alla sua mente tiene in piedi Stake e la sua azienda. Con una messa in scena terrificante il film finisce ovviamente come ipotizzavo non appena ho iniziato il film, con la morte del fratello per “mano” di Michelle. Il film si conclude ufficialmente con la fine della guerra tra robot e umani. Per concludere, veniamo a scoprire che in realtà, perlomeno la coscienza, del fratello di Michelle è viva.

Opinione finale con voto
È un film terribile che non rivedrei, ma sono abbastanza sicuro che farà molte visualizzazioni poiché molte famiglie magari in una serata con Netflix di accompagnamento se lo vedranno. Anche perché sicuramente verrà per molto tempo messo nella schermata iniziale della piattaforma.
Voto: 2,5/10

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E voi avete visto “The Electric State”? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!