The Last of Us 2×04 – Analisi e pareri sul nuovo episodio! (2025)
È stato da poco rilasciato il quarto episodio di The Last of Us 2 e noi di Nerd Al Quadrato siamo qui con la nostra analisi completa!
⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “The Last of Us 2” ⚠️
Il nuovo episodio di The Las of Us 2 intitolato “Day One” 3 suggerisce immediatamente un nuovo inizio a Seattle, promettendo eventi intensi e decisivi per Ellie e Dina. Questo singolo giorno si preannuncia come un momento chiave che definirà il loro percorso futuro in un ambiente sempre più ostile.

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Il Primo giorno a Seattle (Ellie)
Questo nuovo episodio di The Last of Us 2 si apre con una scena a freddo ambientata nel 2018, all’interno di un camion di trasporto della FEDRA. Un soldato della FEDRA, interpretato da Josh Peck, racconta una storia cruda e intrisa di pregiudizi, interrotto da un soldato più giovane, Burton. Il termine “elettori” usato dal soldato della FEDRA per riferirsi ai cittadini di Seattle rivela un contesto cinico e disumanizzante, sottolineando la natura oppressiva del dominio della FEDRA e il risentimento che genera. Il sergente Isaac Dixon, interpretato da Jeffrey Wright, cambia drasticamente la situazione.
Isaac corregge con cinismo il termine dispregiativo e compie un atto scioccante di violenza: risparmia solo Burton prima di lanciare granate all’interno del camion e poi freddare l’autista. Questo incipit serve come una potente e immediata introduzione al personaggio di Isaac, stabilendo la sua spietatezza, il suo passato con la FEDRA e le violente origini del gruppo che diventerà il WLF. Presagisce in modo netto il conflitto in cui Ellie e Dina si troveranno inconsapevolmente coinvolte a Seattle.
Tornando al presente, Ellie e Dina arrivano nell’ambiente sconosciuto e ostile di Seattle, esplorando con cautela i resti di conflitti passati, inclusa la scoperta di cadaveri sparsi della FEDRA e un carro armato arrugginito e abbandonato. Dina, con discrezione, recupera diversi test di gravidanza all’interno di una farmacia saccheggiata, suggerendo uno sviluppo personale significativo che presto verrà alla luce e aggiungendo un velo di silenziosa anticipazione alla loro iniziale ricerca di provviste. Prendono la strategica decisione di rifugiarsi temporaneamente in un negozio di musica abbandonato, riconoscendo la necessità di un luogo sicuro per pianificare la loro prossima mossa prima di tentare di raggiungere la stazione di notizie contrassegnata dal WLF, la loro pista iniziale nella ricerca di Abby.

Nel negozio di musica, si svolge una scena toccante ed emotivamente risonante in cui Ellie scopre una chitarra acustica in perfette condizioni e, in un momento di inaspettata vulnerabilità, esegue una sentita e malinconica interpretazione dell’iconico successo degli anni ’80 degli A-ha, “Take On Me”, specificamente per Dina. Questa scena rappresenta un momento cruciale nello sviluppo della relazione romantica tra Ellie e Dina. La canzone, spogliata del suo allegro arrangiamento synth-pop, assume un significato più profondo e intimo nel contesto post-apocalittico, agendo come una confessione sottile ma potente dei sentimenti di Ellie per Dina.
La scelta di “Take On Me”, una canzone che parla di desiderio e momenti fugaci, risuona con la precarietà della vita nel loro mondo e la natura incerta della loro relazione in evoluzione. L’esibizione timida ma sincera di Ellie e la reazione visibilmente commossa di Dina, segnata da lacrime agli occhi, sottolineano l’approfondirsi del legame tra loro. Segue una breve ma significativa conversazione dopo la canzone, in cui accennano alle lezioni che Ellie ha imparato da Joel, rafforzando sottilmente l’impatto duraturo della sua presenza nella vita di Ellie e come i suoi insegnamenti continuino a plasmare le sue esperienze e relazioni.
Successivamente, la narrazione si sposta su una scena di interrogatorio con Isaac in una cucina di ristorante fatiscente, dove interroga un serafita nel disperato tentativo di estorcere informazioni sui prossimi attacchi dei serafiti. La giustapposizione inquietante tra il monologo apparentemente casuale di Isaac sulle sue aspirazioni passate di impressionare le donne cucinando e il suo attuale ruolo, in netto contrasto, di spietato torturatore, evidenzia il profondo impatto dell’apocalisse sul suo personaggio e la sua discesa in un pragmatismo brutale.
Segue uno scambio teso tra Isaac e il serafita ribelle, in cui Isaac, fiducioso nella superiorità delle armi e delle risorse del WLF, respinge la fede e le “superstizioni” dei serafiti, solo per essere accolto dalla fede incrollabile del serafita nella sua causa e dall’inquietante affermazione che il WLF sta in definitiva perdendo la guerra poiché i membri disertano per unirsi ai serafiti. La reazione cupa di Isaac alla sfida del serafita culmina con lo sparo alla testa del prigioniero, dimostrando la sua intolleranza all’opposizione e il suo impegno a sradicare la minaccia dei serafiti.
Questa scena fornisce un’intuizione cruciale e inquietante nel conflitto complesso e brutale tra il WLF e i serafiti (che Isaac chiama con disprezzo “Iene“). Rivela il profondo abisso ideologico tra le due fazioni e le misure estreme che entrambe sono disposte a prendere nella loro guerra apparentemente senza fine.

Sotto la copertura della notte, Ellie e Dina si avvicinano di soppiatto alla stazione di notizie contrassegnata dal WLF. La loro orribile scoperta all’interno della stazione è una scena raccapricciante: soldati del WLF sventrati e appesi al soffitto, col messaggio “Feel her love” dipinto col sangue su un muro, accanto a un simbolo distintivo, il quale indica chiaramente la violenta opera dei serafiti. Recuperano una radio ricetrasmittente funzionante da uno dei soldati del WLF caduti. Il loro incontro con un gruppo di soldati del WLF in arrivo che scoprono i corpi e riconoscono immediatamente il coinvolgimento dei serafiti porta a una lotta per la sopravvivenza.
Ellie si impegna in un combattimento ravvicinato, incluso il suo viscerale accoltellamento di un soldato del WLF al collo, e Dina agisce rapidamente e in modo decisivo sparando a un altro soldato per proteggere Ellie. Questa sequenza intensifica il pericolo immediato per Ellie e Dina, rivelando che si sono imbattute inconsapevolmente nel cuore di una zona di guerra attiva. I serafiti vengono presentati come una minaccia significativa, capace di estrema violenza.
Nella loro disperata fuga dai soldati del WLF che le inseguono, si rifugiano in un tunnel della metropolitana sotterraneo, cercando riparo nelle profondità sotterranee. Improvvisamente emerge un’enorme orda di infetti, attratta dal trambusto e dai bengala usati dai soldati del WLF che le cercano, trasformando la loro fuga da una minaccia umana in una lotta contro un numero importante di infetti. L’atmosfera caotica e claustrofobica si intensifica mentre Ellie e Dina navigano fra i vagoni della metropolitana rovesciati e non, con gli infetti che irrompono incessantemente attraverso le finestre e si lanciano contro di loro da ogni parte.
Nel momento culminante della loro frenetica fuga dall’orda incalzante, Dina rimane intrappolata mentre cerca di passare attraverso un tornello arrugginito. In un atto di protezione istintivo, Ellie mette un braccio in bocca a un infetto, facendosi mordere per impedire alla creatura di raggiungere Dina, dandole il tempo per sparare e uccidere l’infetto.

Alla fine, trovano rifugio in un luogo apparentemente più sicuro: un cinema abbandonato, un ambiente in netto contrasto di sbiadita grandezza che offre una tregua temporanea dagli immediati pericoli esterni. Segue un’atmosfera carica di emozioni dopo la loro fuga, quando Dina osserva il fresco segno del morso sul braccio di Ellie e, temendo il peggio, si prepara a prendere misure drastiche per impedire la trasformazione di Ellie. Finalmente costretta dalle circostanze estreme e dalla paura di Dina, la ragazza confessa la sua immunità all’infezione da Cordyceps.
Successivamente, una volta aver ceduto alle parole dell’amata, Dina fa una rivelazione: è incinta del figlio di Jesse. La giustapposizione della rivelazione dell’immunità di Ellie e dell’annuncio della gravidanza di Dina crea un culmine potente ed emotivamente risonante per l’episodio. La mattina seguente, si svolge una scena tenera, in cui si impegnano in una conversazione aperta e onesta sul loro passato, inclusi i tentativi di Ellie di nascondere la sua immunità e le riflessioni di Dina sulla sua bisessualità.
La gioiosa reazione di Ellie alla notizia della gravidanza, esclamando “Cazzo, sarò un papà“, mostra il suo stupore. La loro ritrovata pace viene interrotta dal suono di esplosioni distanti, seguito da un’informazione cruciale raccolta dalla radio ricetrasmittente del WLF: una conversazione che menziona “Nora” e la località “Lakehill“. Immediatamente si rendono conto che “Nora” è probabilmente un membro del gruppo di Abby di Salt Lake City, fornendo loro la prima pista concreta nella loro (sua) implacabile ricerca di vendetta.
Questo finale spinge la narrazione in avanti con un chiaro senso di direzione che vedremo nei prossimi episodi di The Last of Us 2. La menzione di Nora e Lakehill fornisce un obiettivo tangibile per la ricerca di Ellie e Dina, riaccendendo la loro persecuzione di Abby. La ferma decisione di Dina di rimanere al fianco di Ellie, nonostante la sua gravidanza, sottolinea la forza del loro legame e la loro determinazione condivisa ad affrontare insieme le sfide future. Ciò prepara il terreno per il prossimo capitolo del loro viaggio, ora complicato e intensificato dalla prospettiva della genitorialità in un mondo definito dalla violenza e dall’incertezza.

Parere finale di The Last of Us 2×04
“Day One” si distingue come un episodio significativo di “The Last of Us 2”. I suoi punti di forza risiedono nello sviluppo avvincente dei personaggi di Ellie e Dina, nell’introduzione di grande impatto di Isaac, nelle sequenze d’azione sapientemente realizzate ed emozionanti e nella riuscita esplorazione di temi complessi e rilevanti come l’amore, la sopravvivenza e la natura ciclica della violenza.
Sebbene siano emerse alcune potenziali debolezze o punti di critica dalle recensioni e dalle discussioni dei fan, come le preoccupazioni sul ritmo in alcuni aspetti della narrazione o le deviazioni dal materiale originale che potrebbero dividere il pubblico, l’episodio contribuisce in modo significativo all’arco narrativo generale della seconda stagione. Prepara efficacemente il terreno per l’escalation del conflitto a Seattle e approfondisce ulteriormente la relazione tra Ellie e Dina, ora complicata dalla prospettiva della genitorialità.
Nel complesso, “Day One” è un episodio di alta qualità che lascia un segno duraturo nello spettatore, soprattutto alla luce degli eventi emotivamente carichi della stagione finora.

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto questo nuovo episodio di The Last of Us 2?