The Outlast Trials – La nostra recensione! (2024)
Sviluppato e pubblicato da Red Barrels, The Outlast Trials e’ il capitolo spin-off della famosa serie horror che da anni terrorizza milioni di giocatori. Stavolta però la struttura di gioco è quella di un co-op nel quale insieme a massimo 3 amici dovrete affrontare missioni in un ambiente ostile e terrificante.
La storia di The Outlast Trials
The Outlast Trials prende molti dei punti fondamentali del franchise e li adatta a questa nuova struttura cooperativa. The Outlast Trials vi vede giocare nei panni di un soggetto cavia senza nome che è stato costretto contro la sua volontà dall’Organizzazione Murkoff a partecipare a una serie di orribili prove. Ambientati durante l’era della Guerra Fredda, questi esperimenti immorali sono stati progettati per testare procedure di lavaggio del cervello e controllo mentale, e completarli porterà alla vostralibertà… Almeno in teoria… Non avendo una struttura classica della storia, questa progredira’ da una missione all’altra, e grazie alla lettura di diversi documenti sparsi in giro per le varie prove potrete scoprire molto di più sulla storia e sul background narrrativo di questo nuovo capitolo della saga. Dato che The Outlast Trials è un’esperienza multiplayer, ero preoccupato se avrebbe offerto ai giocatori un motivo convincente per continuare a tornare nel gioco nel tempo. Fortunatamente, le prove sono altamente rigiocabili. Alla fine di ogni prova, verrete valutati in base alla vostra prestazione e guadagnerete denaro da poter spendere per personalizzare il personaggio e la vostra stanza all’interno della struttura.
Gameplay
A differenza dei precedenti titoli Outlast, qui potrete scegliere tra diverse prove che possono essere affrontate da solo o con un gruppo fino a quattro giocatori. Queste prove richiedono che il completamento di una serie di obiettivi di base, mentre sgattaiolate nell’ombra per evitare di essere catturati da creature da incubo. La struttura di ogni prova è un po’ ripetitiva, ma la varietà degli ambienti aiuta a mantenere il gioco molto divertente e mai noioso. Prima di iniziare una prova, i giocatori possono scegliere tra uno dei quattro rig (le classi): X-Ray Rig, Blind Rig, Stun Rig e Heal Rig. Ognuno di questi rig è dotato di propri alberi delle abilità che possono essere migliorati dopo aver completato le prove, e tutti offrono i propri ruoli unici per il gioco di squadra. I giocatori con i raggi X, ad esempio, possono vedere temporaneamente i nemici attraverso i muri, i giocatori con i Rig di guarigione possono curare se stessi e i loro compagni di squadra, e i Rig di stordimento e accecamento possono essere utilizzati per disarmare diverse trappole e stordire i nemici.
Quando si tratta di scegliere di giocare da solo o con una squadra, ci sono pro e contro da entrambe le parti. Giocare da solo è l’opzione più ricca di suspense, poiché non potete fare affidamento su altri compagni di squadra per aiutarvi e fargli distrarre i nemici per voi. Lo svantaggio principale, tuttavia, è che il gioco sembra costruito per la modalità cooperativa, con molti degli obiettivi che sembrano volutamente ripetitivi per essere suddivisi e completati tra più persone. Fortunatamente, se non avete amici con il gioco, il matchmaking è molto semplice, e rende facile partecipare a una prova casuale o cercare giocatori che vi assistano. Il senso di terrore e impotenza che i titoli originali centravano perfettamente è molto vivo in Trials, ed eravamo costantemente con il fiato sospeso. Non avendo modo di difendervi, non avete altra scelta che sgattaiolare oltre i tanti orribili mostri ed evitare i vetri rotti e le trappole rumorose sul vostro cammino. A volte anche i nemici salteranno fuori dai nascondigli, potrebbero attivarsi le trappole quando afferrate i materiali di consumo e la nuova meccanica della psicosi distorcerà la vostra visione e vi farà avere folli allucinazioni finché non troverete un antidoto.
Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico del gioco è di buona fattura. Durante la nostra esperienza non abbiamo avuto problemi, bug e glitch di nessun tipo, e anche le prestazioni, sia su PC che su Steam Deck sono state estremamente e sorprendentemente fluide.
Il comparto grafico del titolo è ottimo. La qualità delle texture e dei materiali è molto alta, ma ad averci fatto impressione è la cura delle ambientazioni delle varie prove, piene di dettagli, sangue, budella e nascondigli. Abbiamo molto apprezzato anche il design dei vari mostri, che in più di un’occasione ci hanno fatto venire i brividi dalla paura
Conclusione e Voto
The Outlast Trials: In conclusione, dopo quasi sette anni dall'uscita dell'ultimo capitolo, The Outlast Trials rappresenta un audace ritorno per la serie, che la porta in una nuova direzione, ma senza scendere a compromessi su ciò che ha reso i due titoli precedenti così avvincenti. È sanguinoso, teso e decisamente terrificante, nonostante abbia alcuni piccoli difetti. Consigliamo di giocarlo con una squadra in modalità cooperativa, ma è comunque dannatamente bello se sceglierete di sfidarne gli orrori da soli. Infine, segnaliamo un comparto grafico eccellente, con un ottimo stile artistico estremamente cruento e ambientazioni molto dettagliate. – Cri1603
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.
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