The Penguin 1×01 – Analisi, easter egg, spiegazione del finale e pareri sull’episodio! (2024)
È stato da poco rilasciato il primo episodio di ‘The Penguin’, e noi di Nerd Al Quadrato siamo qui con la nostra analisi completa!
⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “THE PENGUIN” ⚠️
La nuova serie TV DC è un diretto spin-off di ‘The Batman‘, con protagonista il Pinguino interpretato da Colin Farrell. Il personaggio era stato già introdotto nel film di Matt Reeves con protagonista Robert Pattinson ed era stato ampiamente anticipato che avremmo visto le conseguenze degli eventi della pellicola proprio nel corso di questi 8 episodi. Non perdiamoci in altre chiacchiere, dunque, e scopriamo insieme cosa ci ha mostrato questo primo episodio di ‘The Penguin’!
Analisi dell’episodio
Questo primo, tanto atteso, episodio di ‘The Penguin’ con protagonista Colin Farrell si apre proprio da dove avevamo lasciato questo universo narrativo: Gotham City è distrutta, ai telegiornali vengono mostrate le conseguenze dell’attacco dell’Enigmista e dell’allagamento della città, con in sottofondo l’iconica colonna sonora di Michael Giacchino. Non è questa la cosa più importante però, perché come ben sappiamo, nel finale del film è morto anche Carmine Falcone, un boss mafioso che aveva il controllo assoluto della città.
Rivediamo, dunque, il nostro Oswald Cobb, (non Cobblepot, come è invece nei fumetti). È evidente che Alberto Falcone, il figlio del defunto capo mafioso, sia destinato a diventare l’erede al trono, ma Oz non sembra particolarmente contento della cosa. Il protagonista si trova all’Iceberg Lounge, il suo locale che è stato danneggiato dall’alluvione.
In un posto sicuro, Oz ritrova alcuni oggetti conservati per Carmine, ovvero diverse prove per incriminare i suoi aiutanti, i suoi amici, persino la sua stessa famiglia, oltre ad alcuni gioielli preziosi. Ben presto arriva Alberto, che impugna una pistola e minaccia di uccidere Oz, perché è sicuro che lui voglia togliergli il potere.
Il protagonista riesce a convincerlo del contrario e i due iniziano a bere insieme, visto che Cobb si approfitta proprio della dipendenza di Alberto dalle droghe e dall’alcol. Falcone rivela, nel corso della conversazione, di aver ereditato l’anello che portava il padre, rubato in realtà a Salvatore Maroni, un boss mafioso rivale che si trova in carcere.
Quella che segue è una scena che racchiude perfettamente l’essenza del Pinguino di questa saga: ci viene narrata la storia di un gangster locale, Rex Calabrese, che aiutava tutte le persone nel suo quartiere. Alla sua morte, i cittadini hanno tenuto una piccola parata in suo onore, per celebrarlo.
È questo ciò a cui Oswald Cobb aspira maggiormente: non soltanto un potere politico, finanziario, ma un rispetto da parte delle persone, un riconoscimento per tutti gli sforzi fatti. Alberto però deride la cosa, trovandola sciocca e insignificante.
Questo scatena la furia di Oz, che lo uccide immediatamente con la sua pistola. La soddisfazione che vediamo nel volto di Colin Farrell, la breve risata appagata del personaggio, che ha appena affermato la sua supremazia su un membro dei Falcone, viene ben presto rotta dal lato umano di Oz, che si pente di quanto fatto.
Uscendo dal locale per cercare di sbarazzarsi del corpo (non serve parlare del modo quasi comico in cui Colin Farrell cammina, semplicemente perfetto), Oz trova alcuni ragazzi che cercano di rubare le ruote della sua macchina. Inizia a sparare per spaventarli e, tra questi, si avvicina in particolare a uno: Victor Aguilar, terrorizzato dal protagonista.
Questo contesto è un chiaro riferimento al primo incontro tra Batman e Jason Todd nei fumetti, proprio perché Vic sarà una versione contorta di Robin nei confronti del Pinguino.
Oz sembra quasi immedesimarsi nei panni di Victor, si rivede in lui, un povero ragazzo che fa di tutto pur di guadagnarsi da vivere, perciò decide di risparmiarlo e di “assumerlo” come assistente. I due nascondono quindi il corpo di Falcone e ci sono alcuni momenti comici molto simpatici tra i due, con Victor ancora traumatizzato che teme di essere ucciso da un momento all’altro. Per assicurarsi di non avere troppi problemi, il protagonista si reca a casa di “una sua amichetta”, Eve Karlo.
Quest’ultima viene pagata per fornire un alibi a Oz, ed è chiaro che i due hanno una qualche sorta di relazione che verrà maggiormente esplorata nei prossimi episodi. Durante le scene in macchina di Oz e Vic, il protagonista scopre grazie al telefono di Alberto l’arrivo di un importante carico di droga a Gotham, che potrebbe rivoluzionare il mercato. La mattina, quando devono definitivamente disfarsi del corpo di Falcone, Oz gli prende dalla mano l’anello di Sal Maroni, per affermare nuovamente il suo potere.
Dopodiché ci rechiamo nell’appartamento di Oz, in cui vediamo finalmente il motivo per cui il personaggio zoppica: un piede deforme. Cobb nasconde l’anello di Maroni e si reca in uno dei magazzini di droga che gestisce, dal quale invia uno dei suoi uomini a minacciare un politico. Arriviamo poi all’incontro con Sofia Falcone: Oz viene convocato dalla famiglia per parlare di affari e gli viene comunicato che il suo magazzino verrà chiuso per sicurezza.
Oz cerca di convincerli che con un prossimo carico, quello di Al, gli affari andranno meglio, ed è qui che incontriamo il personaggio interpretato da Cristin Milioti, appena uscita da Arkham dopo aver commesso diversi omicidi sotto il nome di “L’impiccato”. Sicuramente uno dei personaggi migliori dell’episodio, con un’interpretazione notevole e una presenza scenica di Milioti che mette fin da subito tensione e ansia.
Sofia è preoccupata visto che Alberto non è più tornato a casa e invita Oz a pranzo per fargli alcune domande. Lei sa che suo fratello era andato proprio all’Iceberg Lounge, ma Cobb riesce velocemente a soffocare i sospetti utilizzando il suo alibi e dicendo che stava aiutando Al con il carico della nuova droga, anche se Sofia resta comunque incerta.
Ci avviciniamo al finale dell’episodio con Oz e Victor che vanno a casa della madre del protagonista, tenuta al sicuro dal figlio, che la visita ogni settimana e si assicura che prenda le sue medicine. Oz, preoccupato che i Falcone scoprano la verità, decide di lasciare la città, ma sua madre, che non sembra più soltanto “una vecchia rimbambita”, si mostra feroce nei suoi confronti, accusandolo di essere un codardo e dicendogli che deve combattere per prendersi ciò che gli spetta.
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Spiegazione del finale
Il giorno seguente, Oz si reca al penitenziario di Blackgate per incontrare Salvatore Maroni, nella speranza di accordarsi con lui per avere una protezione contro i Falcone. In realtà però, da furbo doppiogiochista, Oz inganna il boss mafioso. Infatti, quando Sal rifiuta la proposta di un’alleanza, il protagonista gli lascia il suo anello che era stato rubato dai Falcone e che si trovava sul corpo di Al.
È così che inizia il piano di Cobb, che viene poi seguito da alcuni scagnozzi di Sofia nelle strade della città. Inizialmente, il personaggio riesce a sfuggire, ma viene poi catturato e portato a casa Falcone, dove è legato senza vestiti, per essere torturato. Sofia ha rapito uno degli amici di Victor, che dice di sapere qualcosa sulla morte di Al, ma Oz giura che stia mentendo, così il ragazzo viene ucciso.
Sofia è disposta a uccidere chiunque pur di sapere la verità, mentre Oz è disposto a sacrificare qualsiasi vita pur di salvare la propria, un’altra scena che ci mostra la sua vera natura. Il tutto si conclude però con un colpo di scena: una macchina arriva nel giardino e, nel cofano, vediamo il corpo senza vita di Alberto Falcone, con il dito tagliato e la scritta “vendetta”, così che i Falcone pensino sia opera di Salvatore Maroni. Oz si è quindi liberato di ogni possibile sospetto e la guerra tra gang in ‘The Penguin’ ha ufficialmente inizio…
Pareri finali sul primo episodio di The Penguin
Le aspettative per questo primo spin-off di‘The Batman’ erano alte e bisogna ammettere che soltanto il primo episodio le ha già superate. Non solo rivediamo una Gotham City stupenda a livello visivo, con anche ambientazioni diurne che funzionano molto bene , ma tutti i personaggi introdotti in ‘The Penguin’ sono molto interessanti.
A partire da Victor Aguilar, l’aiutante di un Pinguino ancora più unico di quello visto nel film di Matt Reeves, grazie a una magnifica interpretazione di Colin Farrell che, nonostante il trucco, riesce a mostrare un livello altissimo. Parlando poi di Sofia Falcone, come già detto in precedenza, l’interpretazione di Cristin Milioti è notevole, si sente la tensione e si percepisce la pazzia del personaggio, cosa che verrà sicuramente ampliata con i flashback ad Arkham.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio? Siete in hype per i prossimi?