The Penguin 1×07 – Analisi, easter egg, spiegazione del finale e pareri sull’episodio! (2024)
È stato da poco rilasciato il settimo episodio di ‘The Penguin’, e noi di NerdAlQuadrato siamo qui con la nostra analisi completa!
⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “THE PENGUIN” ⚠️
Lo scorso episodio di ‘The Penguin’, di cui trovate un’analisi completa all’interno di questo articolo, si era concluso con un colpo di scena che ha lasciato tutti gli spettatori molto preoccupati per il destino di Victor Aguilar e di Francis Cobb. Infatti, Sofia Gigante ha trovato il rifugio del Pinguino e sembrava intenta a uccidere, o ferire, le uniche persone importanti per il protagonista.
Nel frattempo, proprio Oswald ha stretto un accordo con le gang locali per avere un’alleanza e poter commerciare il Bliss senza preoccupazioni, nonostante Sofia e Salvatore Maroni siano ormai pronti ad attaccare e riprendersi ciò che Oz si è portato via. Insomma, le vicende si sono fatte sempre più complesse e il piano del Pinguino potrebbe non funzionare. Scopriamo, quindi, come questo settimo episodio ci prepara all’epico finale che vedremo la prossima settimana.
Analisi dell’episodio
Questo intenso episodio di ‘The Penguin’si apre con un tanto atteso flashback sul passato di Oswald e di sua madre. Infatti, vediamo il protagonista da bambino, con la gamba già fuori uso, che vuole passare del tempo con Francis, la quale sta facendo i conti su come pagare tutte le bollette. La madre rifiuta di guardare un film con Oz, ma appena i suoi due fratelli, Jack e Benny, entrano in stanza, inizia a giocare con loro.
Notiamo subito che Oswald si sente escluso ed è geloso dei fratelli, perché loro possono giocare normalmente e Francis sembra tenere molto anche a loro, ovviamente. Dopodiché, i ragazzi escono per non distrarre la madre e Jack, il più grande, ha il compito di restituire a Rex Calabrese un libro.
Finalmente vediamo questo famigerato Calabrese, di cui abbiamo tanto sentito parlare nei precedenti episodi. Il gangster si trova per strada con alcuni dei suoi uomini, mentre stanno picchiando una persona. Oswald osserva con ammirazione Rex, mentre Jack cerca di farlo restare in disparte, mentre restituisce il libro in cambio di 50 dollari.
È interessante vedere che Oswald, fin da quando era soltanto un bambino, non era spaventato da quella violenza o da un gangster, anzi, era affascinato da quel potere e da quella ricchezza. Mentre inizia a piovere, i fratelli si recano alla stazione abbandonata di Gotham, sottoterra, per giocare a nascondino con le torce.
Oz deve cercare Jack e Benny, i quali si prendono gioco di lui, visto che, a causa della sua gamba disfunzionale, non può raggiungerli. Preso dalla rabbia, il protagonista chiude la porta e li lascia chiusi nelle fogne, abbandonando la stazione. Questa affermazione di supremazia è una caratteristica che diventerà ricorrente nel personaggio, come abbiamo già visto nei precedenti episodi, perché Oz non può sopportare di essere deriso.
Il ragazzo ritorna a casa da sua madre, dicendo che i suoi fratelli sono andati al cinema, ma lui voleva soltanto trascorrere del tempo con lei, per guardare finalmente un film insieme. Ore dopo, si viene a scoprire che Jack e Benny sono morti annegati nelle fogne della stazione, ma Oz non rivela la verità a Francis.
Torniamo al presente, e riprendiamo i protagonisti direttamente da dove li avevamo lasciati: Oswald torna al rifugio a Crown Point, che ha finalmente l’energia. Entrando in casa, però, si accorge subito che qualcosa non va e trova Victor per terra, ferito, mentre sua madre è stata rapita da Sofia Gigante.
Arriva presto Salvatore Maroni, che ha l’incarico di prelevare il Pinguino. Oz decide di affrontarlo e riesce a far scappare Victor, chiedendogli di tornare con un esercito. Eppure, il ragazzo non appare più nell’episodio, perciò non sappiamo dove sia andato.
Molto probabilmente, chiederà aiuto alle gang con cui il protagonista ha stretto un accordo proprio poche ore prima. In ogni caso, Sal entra nell’appartamento e inizia a sfogare la sua rabbia su Oswald con una mazza da golf, ma non può ucciderlo, perché anche Sofia vuole vendicarsi. Preoccupato per sua madre, Oz accetta di rivelare la posizione della sua base, soltanto a patto che Francis non venga uccisa, visto che è innocente.
Vediamo successivamente Sofia, nella tenuta dei Gigante, che sta preparando la colazione per Francis Cobb e gliela porta in camera. Inizia un dialogo acceso e dinamico tra le due, con il personaggio di Cristin Milioti che rivela che, ufficialmente, la madre del Pinguino era stata dichiarata morta e chiede di sapere qualcosa sul passato di suo figlio, oltre ad alcune cose risapute che il protagonista sfoggia continuamente, come il fatto di essere nato in un quartiere povero.
Francis, invece di essere spaventata, affronta la rivale, dicendo che Oswald ha osservato per tutti questi anni e che conosce “il gioco” meglio di chiunque altro, proprio grazie alla sua famiglia. Riesce addirittura a spaventare Sofia, dicendole che sta soltanto continuando quello che ha iniziato Carmine Falcone, nonostante sia tutto ciò che vuole evitare, e Oz riuscirà a ucciderla. Per rispondere, Gigante accusa Francis di aver trasformato suo figlio in un mostro e chiede se i suoi due figli siano davvero morti o se anche quella sia una bugia.
Questo confonde la donna, che inizia a piangere a causa della sua malattia. Ritorna infatti, mentalmente, alla notte in cui Jack e Benny sono morti e ricorda come chiedeva a Rex Calabrese di trovarli, perché con la pioggia avrebbero sofferto. È una scena molto toccante e Sofia cerca di confortarla, ma ciò risveglia il carattere duro di Cobb, che le tira uno schiaffo.
La protagonista ritorna in cucina, dove trova Julian Rush, il quale non ha belle notizie. Infatti, un suo amico all’orfanotrofio gli ha rivelato che Gia Vitti, cugina di Sofia, ha chiesto di parlare con la polizia riguardo alla morte dei Falcone, perché quella notte ha visto qualcosa che potrebbe collegare Sofia alla fuga di gas.
Julian si offre di occuparsi del problema, ma Sofia preferisce parlare di persona con sua cugina, perché è soltanto una bambina innocente. La scena si sposta alla base sotterranea di produzione del Bliss, con Salvatore Maroni e i suoi uomini che prendono finalmente il controllo dell’attività, costringendo Oz a guardare.
Gli uomini del Pinguino peró non sono disposti a lavorare per i Gigante/Maroni, perciò uno di loro, guardando semplicemente il suo capo negli occhi, capisce di dover agire. Il protagonista inizia ad agitare la situazione parlando della puzza dei corpi bruciati della moglie e del figlio di Sal, il quale reagisce cercando di ucciderlo. È a questo punto che l’uomo di Oz agisce e fa saltare la corrente, permettendo a Cobb di alzarsi e attaccare il personaggio di Clancy Brown.
I due iniziano a combattere e scoppia una rivolta tra le due fazioni, che si conclude, inaspettatamente, con un infarto che uccide Salvatore Maroni. La cosa più sorprendente è che Oz, vedendo il nemico che cade a terra, rimane deluso e inizia a ripetere di averlo battuto, nuovamente perché ha bisogno di essere superiore, di affermare il suo potere, in un modo molto simile a quanto visto con l’omicidio di Alberto Falcone nel primo episodio.
Come se non bastasse, spara alcuni colpi sul cadavere, per accertarsi che sia morto. Dopodiché, raduna i suoi uomini sopravvissuti per formare un esercito contro Gigante. Nel frattempo, Sofia si reca all’orfanotrofio di Brookside e l’ambiente le ricorda vagamente il suo tempo trascorso ad Arkham, rendendola nervosa.
Viene accompagnata nella stanza di Gia e la bambina rivela di aver visto una maschera antigas nello zaino di sua cugina quella sera, il che indica ovviamente che l’omicidio dei Falcone era pianificato. Sofia cerca di mentire, inizialmente, dicendo che non è stata colpa di nessuno. La sua espressione cambia quando nota dei tagli che Gia si è fatta sulle braccia, a causa dell’immenso dolore che ha provato perdendo la sua famiglia.
Sofia rivede un po’ se stessa nella bambina e afferma che i suoi genitori erano cattivi, perciò si merita di trovare una famiglia migliore che possa offrirle una nuova vita. Uscendo dalla stanza, la protagonista è in lacrime: così come Carmine l’aveva allontanata dalla famiglia, lei ha allontanato Gia dai suoi genitori. In sostanza, Francis aveva ragione, il gioco è sempre lo stesso.
Sofia riceve una chiamata dal telefono di Sal, soltanto per scoprire che Maroni è morto e Oswald, ormai quasi rassegnato, le offre di darle le chiavi per costruire il suo impero, la droga e ogni altra cosa, pur di rivedere sua madre sana e salva. Sofia accetta e ritorna a casa, dove Julian sta interrogando Francis. La protagonista rivela al suo partner ciò che è successo e, anche se Oz ha probabilmente organizzato una trappola, non le interessa più niente.
Infatti, confessa proprio quanto detto prima: senza volerlo, sta diventando esattamente come suo padre, il quale voleva che fosse lei a guidare i Falcone dopo la sua morte. Il personaggio inizia ad avere un attacco di panico e, per calmarla, Julian le chiede cosa vuole davvero. Sofia vuole essere libera e, soprattutto, desidera che Oswald Cobb soffra, proprio come ha sofferto lei.
SEGUITECI ANCHE SULLA NOSTRA PAGINA INSTAGRAM PER RIMANERE SEMPRE SUL PEZZO!
Spiegazione del finale
Arriviamo agli ultimi momenti di questo penultimo episodio di ‘The Penguin’ e le vicende diventano sempre più intense, con il Pinguino che prepara i suoi uomini per l’arrivo di Sofia. Una macchina inizia ad avvicinarsi, ma si ferma in modo sospetto. L’uomo al volante si affretta a uscire dal veicolo e il protagonista riceve una chiamata da Sofia. Quest’ultima rivela di aver imparato alcune cose ad Arkham e dice di aver lasciato un regalo nella macchina.
Si fa tutto molto inquietante, con Oz che trova un lenzuolo e teme che, sotto di esso, si trovi il cadavere di sua madre. In realtà, quando lo alza, scopre che si tratta di una bomba e restano soltanto 20 secondi prima che esploda. Come al solito, il Pinguino pensa soltanto a se stesso, lasciando i suoi uomini a morire mentre scappa, rifugiandosi nello stesso luogo in cui aveva abbandonato i suoi fratelli a morire.
Nel frattempo, Sofia e i suoi uomini tengono in ostaggio Francis e la portano al Monroe, quello che un tempo era il suo locale preferito. Infatti, vediamo un flashback di Oz, da bambino, che bussa alla porta di sua madre per portarle la cena, ma quest’ultima non apre. Ci troviamo alcuni mesi dopo la morte di Jack e Benny, perciò la donna è ancora addolorata. Quella sera, però, aprì la porta indossando un bel vestito e portò Oswald a ballare al Monroe.
Durante il ballo, Francis scoppia in lacrime e chiede a suo figlio di farsi un nome nella città e di diventare qualcuno di importante, perché ha bisogno che lui si prenda cura di lei e le dia tutto ciò che si merita. Oz accetta, dicendole che lei si merita una vita molto migliore. In sostanza, tutto ciò che il Pinguino ha fatto, lo ha fatto perché l’idea del potere gli è stata quasi “imposta” da sua madre e lui non può deluderla.
Torniamo al presente, con Oz, frastornato, che cammina per Crown Point, distrutta a causa dell’esplosione. I civili sono feriti, chiedono aiuto, e lui continua ad andare avanti. A un certo punto, incontra il detective Marcus Wise, che gli dice di essere atteso da Sofia Gigante, prima di colpirlo e metterlo a terra.
Pareri finali sul settimo episodio di The Penguin
Ormai siamo praticamente giunti alla conclusione di ‘The Penguin‘, visto che manca soltanto l’ottavo episodio per scoprire chi uscirà vincitore dalla guerra di Gotham City. Oswald Cobb sembra essere ormai sconfitto, ma potrebbe riuscire a rialzarsi grazie all’aiuto di Victor Aguilar, che dovrebbe tornare con l’aiuto delle gang della città. Anche Sofia Gigante è ormai da sola, visto che Salvatore Maroni è morto.
Ovviamente, è in notevole vantaggio, visto che la vita dell’unica persona a cui il Pinguino tiene è nelle sue mani, ma sembra che non voglia davvero ucciderla, perché in un modo contorto prova pena per lei. Quest’episodio ha impostato in modo perfetto la strada per il finale, con scene davvero intense che lasciano lo spettatore senza fiato e un continuo miglioramento della recitazione del cast.
L’ultima domanda che ormai tutti i fan si pongono, giustamente, riguarda l’assenza di Batman. Fino allo scorso episodio, poteva ancora essere giustificato il fatto che il giustiziere non intervenisse, ma, adesso, un quartiere di Gotham City è saltato in aria, uccidendo decine di persone. Almeno che Bruce non si trovi in qualche situazione peggiore che verrà spiegata in ‘The Batman: Part II‘, un minimo accenno o un cameo sarebbero graditi, per mantenere continuità nell’universo di Matt Reeves.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio?