The Penguin 1×08 – Analisi, easter egg, spiegazione del finale e pareri sull’episodio! (2024)
È stato da poco rilasciato l’ultimo episodio di ‘The Penguin’, e noi di NerdAlQuadrato siamo qui con la nostra analisi completa!
⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “THE PENGUIN” ⚠️
Nello scorso episodio di ‘The Penguin’, di cui trovate un’analisi completa all’interno di questo articolo, abbiamo visto i protagonisti arrivare lo sfinimento: Oswald Cobb è da solo, ha perso i suoi uomini e il suo laboratorio, mentre Sofia Gigante ha perso il suo complice, Salvatore Maroni, e ha realizzato di dover cambiare i suoi metodi per non diventare come suo padre.
Il Pinguino è determinato esclusivamente a salvare la vita di sua madre, che è tenuta in ostaggio dall’Impiccato. La tensione è alle stelle e finalmente siamo arrivati all’ultimo episodio di questa frenetica e sensazionale serie TV. Non perdiamoci in altre chiacchiere e scopriamo insieme come si conclude questa guerra per il potere di Gotham City e come ‘The Penguin’ ha anticipato alcuni elementi fondamentali di ‘The Batman: Part II’.
Analisi dell’episodio
Quest’ultimo episodio di ‘The Penguin’ si apre con Francis Cobb che viene interrogata da Julian Rush e Sofia Gigante, i quali cercano di scoprire la verità sul passato di Oswald e sulla morte dei suoi fratelli. Francis, all’interno dei flashback, ha il suo volto del presente, nonostante siano avvenimenti di molti anni prima. La vediamo qualche mese dopo la scomparsa di Jack e Benny, con Rex Calabrese che le fa visita a casa.
Il gangster è preoccupato per la donna, visto che non esce più di casa e si è chiusa nel dolore. Si offre anche di pagare il funerale dei suoi figli, per dare loro un degno saluto, ma Francis non vuole piangere la loro scomparsa con persone che neanche li conoscevano. Successivamente, Rex rivela che Oz ha iniziato a frequentare il suo negozio molto spesso e, stando a lui, Francis si rifuta di parlargli o anche solo di guardarlo negli occhi.
È qui che scopriamo che Francis sapeva la verità fin dall’inizio: Oz ha lasciato i suoi fratelli a morire e, a provarlo, c’è una delle torcie che i ragazzi usavano per giocare nei canali sotterranei, che la madre ha trovato nella sua giacca. Addolorata, incolpa suo figlio, dicendo che avrebbe potuto pentirsi, cercare di salvarli, ma ha semplicemente deciso di mentire. Per questo, lei lo ritiene il Diavolo.
Calabrese, però, pensa che il bambino possa essere una buona risorsa, perché è leale soltanto a sua madre, e questo, insieme alla sua ambizione per il potere, può essere utilizzato per spingerlo a fare molte cose che non tutti sarebbero disposti a fare. Nonostante questo, Francis è spaventata e chiede a Rex di uccidere suo figlio.
Quella sera, Francis esce per la prima volta dalla sua stanza, con un bel vestito, portando Oswald a ballare. In pratica, si tratta della stessa scena dello scorso episodio, ma dalla prospettiva della madre e non da quella di Oz. Al Monroe, il ragazzo nota subito la presenza di Rex Calabrese e ne è entusiasta. Francis gli dice che a riportarlo a casa sarà proprio Rex, ovviamente come parte del piano per ucciderlo.
La donna si guarda attorno e nota la presenza di Sofia e Julian, il che indica che sta perdendo il contatto col ricordo, ma riesce a riprenderlo e a continuare a rivivere quei momenti. A questo punto, Oswald si offre di fare tutto ciò che può per prendersi cura di sua madre, perché lei si merita tutta la città, e lui è determinato a darle la vita migliore in assoluto.
Torniamo al presente e rivediamo finalmente Victor, che si sta dirigendo a Crown Point con un esercito formato dalle varie gang della città. In lontananza, vede il fumo dell’esplosione e teme che Oswald possa essere ferito. I gangster che sono con lui si rifiutano di aiutarlo a cercare il Pinguino, perché ormai il laboratorio del Bliss è saltato in aria e non hanno più niente da guadagnarci.
Vic cerca di convincerli con un discorso molto simile a quelli del Pinguino, in cui li accusa di essere dei codardi e parla della loro onestà, ma non ottiene il risultato sperato, portando il vice della Triade, Link, a dargli un pugno in pancia. Le gang lasciano così da solo il ragazzo.
Ci spostiamo al Monroe, dove Oswald si risveglia legato a una sedia e imbavagliato, mentre Francis viene portata di fronte a lui. Sofia inizia a raccontare una storia di come, quando era una bambina, trovò un nido d’uccelli nella tenuta dei Falcone insieme a suo fratello.
L’uccello più piccolo, un giorno, spinse suo fratello giù dal nido, uccidendolo, e la madre tornò quando ormai era troppo tardi. Sofia si è sempre chiesta se la madre sapesse di chi era la colpa e, naturalmente, è soltanto una metafora per la storia di Oz.
Sofia permette finalmente a Oswald di parlare, chiedendogli di confessare di aver ucciso i suoi fratelli, ma il protagonista è determinato a mantenere il segreto. Gigante rivela allora che quella fatidica sera al Monroe, Rex Calabrese avrebbe dovuto ucciderlo per conto di sua madre, e crolla così tutta la menzogna reciproca tra Francis e il figlio. Nonostante questo, Francis non prende bene la rivelazione e sputa su Sofia.
A questo punto, la scena si fa sempre più intensa, con il personaggio di Cristin Milioti che minaccia di tagliare il mignolo a Francis se Oz non è disposto a confessare. La donna, impaurita, inizia ad arrabbiarsi e insiste affinché suo figlio dica la verità, perché tanto l’ha sempre saputa, e così avrebbe l’occasione di salvarla ancora una volta. Oswald cerca ancora di mentire, dicendo che è la sua malattia che le fa pensare queste cose, ma Francis resta convinta di ciò che dice, arrivando ad esprimere tutto l’odio che prova nei suoi confronti.
L’ex Falcone rimane colpita dalla conversazione, perché ha capito che Oswald non è interessato realmente neanche a sua madre. La donna viene quindi lasciata libera e si avvicina al figlio, dicendogli quanto sia delusa da lui e quanto vorrebbe averlo ucciso quella notte, per poi rompere una bottiglia di vetro e accoltellare Oz nello stomaco. In questo momento, la sua malattia prende nuovamente il sopravvento e le fa vedere Jack e Benny, fradici, come se fossero sopravvissuti.
Lo shock è eccessivo per lei e, infatti, cade a terra priva di sensi. Sfruttando la confusione, il Pinguino riesce a liberarsi, rubando una pistola e prendendo sua madre prima di scappare al di fuori del locale. All’esterno del Monroe, uccide il detective Marcus Wise e ruba una macchina per fuggire. Il personaggio si reca in ospedale, nella speranza di poter salvare sua madre.
Mentre Francis viene affidata ai medici, Oz ruba un telefono e riesce a rintracciare Victor, nascondendosi in uno sgabuzzino per cercare di medicarsi la ferita inflitta dalla madre. Non molto dopo arriva proprio Aguilar, a cui il protagonista mente, dicendo che è stato colpito da Sofia. Oswald afferma che le gang hanno fatto bene ad abbandonarlo, perché ormai non ha più nulla da offrire.
Victor riesce nuovamente a mostrare quanto si sia evoluto come personaggio, con un discorso incoraggiante in cui spiega come Oz si sia preso cura delle persone, riportando la luce a Crown Point e, soprattutto, dando lavoro e dignità a centinaia di cittadini che avevano perso tutto. Insomma, in un modo contorto, ha ridato una speranza, seppure si tratti di attività criminali.
Il Pinguino rimane colpito dalle parole del ragazzo e si decide a rialzarsi per uscire dall’ospedale e salvare ancora la situazione. Contemporaneamente, Sofia Gigante riunisce i leader delle gang di Gotham nella sua tenuta, rivelando loro che ha intenzione di abbandonare la città una volta per tutte e il primo che le consegnerà Oswald Cobb potrà prendersi tutto ciò che è suo, sia i beni materiali che il potere.
Link è l’unico a parlare, accusando la figlia di Carmine Falcone di star soltanto mentendo, perché non avrebbe alcun motivo per rinunciare a tutto quello che possiede, ma Sofia afferma di poterselo permettere. Ritorniamo alle vicende del Pinguino, che si fa accompagnare da Vic al Tribunale di Gotham City, per incontrare il consigliere Hady, che abbiamo già visto nei precedenti episodi.
Mentre Oz si avvia per entrare nell’edificio, Victor riceve una chiamata da Link, che, dopo aver sentito il piano di Sofia, ha deciso di schierarsi dalla parte del Pinguino. Quest’ultimo entra in aula e prende il posto di Bella Reál, il nuovo sindaco della città che avevamo già visto in ‘The Batman’, quando è raggiunto da Hady.
Inizialmente, si congratula con lui per aver riportato la luce nel quartiere come aveva chiesto, e poi afferma che i cittadini di Crown Point vorranno qualcuno da incolpare per l’esplosione che ha distrutto, ulteriormente, le loro case. La versione ufficiale che verrà rivelata prevede quindi che Sofia Falcone/Gigante abbia mandato la bomba sottoterra per colpire Salvatore Maroni, il quale sarebbe stato dietro alla produzione del Bliss.
Dopotutto, nella base sotterranea si troverà proprio il corpo di Maroni, perciò Oz ha una storia perfetta. Inoltre, Sal verrà incolpato dell’omicidio di Alberto Falcone e, di conseguenza, Sofia verrà incolpata di aver bruciato sua moglie e suo figlio. Hady è disposto ad accettare, ma rivela che il sindaco sta formando una squadra speciale per indagare sulla corruzione e sulla malavita di Gotham, perciò Oswald dovrà apparire pulito per non avere problemi.
Mentre sta per uscire dall’edificio, nota in lontananza proprio Bella Reál, il cui ritorno rappresenta un collegamento diretto con il film di Matt Reeves. In ogni caso, sembra non prestarci molta attenzione e, all’esterno, non trova Victor ad aspettarlo, ma Link e i suoi uomini, che gli ordinano di salire in macchina.
Ormai siamo vicini agli atti finali della serie e vediamo Sofia che si prepara ad abbandonare la tenuta in un modo particolare: accende tre sigarette, che, insieme a qualche bottiglia di alcool, usa per dare fuoco alla casa in cui è cresciuta e tutti i ricordi che la collegavano a suo padre. È la fine ufficiale del nome dei Falcone e c’è un breve momento significativo con un quadro di Carmine che brucia, proprio per rappresentare la conclusione della sua era.
La protagonista si reca all’aeroporto privato della famiglia, da cui dovrebbe partire, e incontra Zhao e i suoi uomini, che le hanno portato il Pinguino come previsto. Tutto sembra andare per il meglio, quando a un certo punto Link uccide il suo superiore e libera Oswald, scatenando una serie di spari che lasciano Sofia da sola, spaventata. Oz le chiede quindi di salire in macchina con lui, in onore dei vecchi tempi.
Gigante è sorpresa che il Pinguino sia riuscito a convincere Link a unirsi a lui, ma il personaggio afferma che è bastato offrirgli una possibilità di diventare qualcuno, visto che nessuno lo aveva mai fatto. E lo stesso vale anche per tutte le altre gang: ogni leader delle varie famiglie viene ucciso dal proprio sottoposto, segnando a tutti gli effetti la fine dei loro vecchi imperi criminali.
I due arrivano finalmente a destinazione, scendono dalla macchina e Oswald fa camminare Sofia per portarla in un posto appartato vicino a un ponte. Qui, le punta una pistola contro e la protagonista cerca ancora di prendersi gioco di lui in qualche modo, chiedendo come sta sua madre.
La cosa interessante è che afferma di “non aver capito” chi è davvero il Pinguino, ma soltanto Francis lo aveva compreso fin dal principio: Oswald Cobb è un mostro, e lo è sempre stato. Successivamente, Sofia si gira, pronta ad accettare il suo destino e, secondo Oz, ad andare all’inferno.
Eppure, mentre aspetta di ricevere un proiettile in testa, vede una luce arrivare dal cielo: è la polizia, che è arrivata sul luogo per arrestarla, mentre Oswald è scappato. Il personaggio torna di fretta in ospedale con Victor, entusiasta di aver finalmente vinto la guerra contro i Gigante.
Al telegiornale si parla dell’arresto dell’Impiccato e delle varie rivelazioni sui Maroni e sui Falcone che sono emerse, ma quando Oz guarda negli occhi sua madre, si rende conto che qualcosa non va e Francis, anche se sembra sveglia, non si muove e non reagisce a niente.
Quando arriva un’infermiera, comunica la spiacevole notizia: Francis ha avuto un ictus ed è ormai soltanto un vegetale. Oz non riesce a credere alla notizia e si infuria, scoppiando in lacrime, perché non potrà mai sentire che sua madre è fiera di lui, che gli vuole bene, dopo tutto ciò che ha fatto per diventare il re di Gotham City. Insomma, ha vinto la guerra, ma ha perso l’unica cosa di cui aveva bisogno: l’approvazione materna.
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Spiegazione del finale
Più tardi, Oswald e Victor si trovano in un parco pubblico, vicino al fiume, con un tono malinconico, mentre ricordano i membri delle loro famiglie che hanno perso. Vic è grato al Pinguino, che gli ha dato una possibilità e lo ha preso al suo fianco nel momento peggiore della sua vita, diventando una nuova famiglia per lui. È a questo punto che Oz cambia in modo inquietante espressione.
Inizialmente, ringrazia il ragazzo per essere stato al suo fianco in ogni passo di questa guerra, ma poi aggiunge che non può più portarlo con sé. A questo punto, afferra il collo di Victor, spiegando che la famiglia ti indebolisce e che non vorrebbe farlo, perché Vic è un brav’uomo, e mentre quest’ultimo implora di essere salvato, lo soffoca fino a ucciderlo. Il suo corpo viene lasciato cadere a terra e il Pinguino prende il suo portafoglio, gettando la carta d’identità nel fiume e prendendo i suoi soldi.
È senz’altro il momento più buio e cattivo per il Pinguino, che mostra il massimo della sua cattiveria e quanto sia spietato: nonostante tutto, anche Victor Aguilar non contava niente per lui, e Colin Farrell raggiunge livelli recitativi elevatissimi. Dopodiché, vediamo Sofia all’Arkham Asylum, la pena peggiore per lei, anche peggio della morte. In manicomio, è tornato anche Julian Rush come suo dottore, ma come abbia fatto non è ben specificato.
Dopotutto non sarà stato difficile, visto quanto è corrotto il sistema. In ogni caso, Julian porta alcune lettere a Sofia, alcune che la lodano e altre che la insultano, ma c’è n’è una specifica che dovrebbe leggere: è mandata da Selina Kyle, una donna che afferma di essere la sua sorellastra. Il contenuto della lettera non è rivelato, ma Gigante sorride leggermente, il che anticipa una futura collaborazione tra le due, che potremmo vedere proprio in ‘The Batman: Part II’.
Arriviamo finalmente al gran finale, con il Pinguino che arriva all’hotel La Couronne, il quale diventerà la sua nuova casa. Ha una nuova macchina, dei nuovi vestiti, ed è chiaro che non stia badando più a spese. Con il classico look fumettistico, che comprende anche il cappello, entra in una stanza in cui si trova sua madre, immobile, e lui è fiero di averle finalmente dato ciò che voleva: un attico al di sopra di Gotham, come una vera regina.
Eppure, la madre aveva chiesto esplicitamente di essere uccisa se la sua mente l’avesse abbandonata, ma Oswald non rispetta la promessa e la lascia a soffrire, sapendo che dovrà vivere il resto della sua vita incapace di muoversi, infatti vediamo una lacrima scendere sul suo volto. L’episodio si conclude con Oz, in sala da ballo, che danza con Eve Karlo, la quale è vestita come Francis e la imita, dicendo che è fiera di lui e nessuno potrà più fermarlo, ma lo schermo si allarga e, nel cielo, si accende l’iconica luce di Gotham City: il Bat-Segnale.
Pareri finali sull’ultimo episodio di The Penguin
Ormai, tutto ciò che c’era da dire su ‘The Penguin’ lo abbiamo detto con queste analisi degli episodi che ci hanno accompagnato per oltre un mese, ma questa serie ha davvero superato ogni aspettativa. Il finale ci ricorda che il protagonista non è un eroe, e anche se abbiamo empatizzato con lui per tutte queste settimane, il Pinguino è una persona spregevole, egoista e senza limiti.
Prossimamente arriverà la nostra recensione dettagliata della serie, ma per il momento possiamo dire senza dubbio che questo ottavo episodio è il migliore tra tutti, non solo per le interpretazioni del cast, per la scrittura mai banale o per i colpi di scena sorprendenti, ma anche perché anticipa, senza esagerare, tutti i collegamenti necessari a ‘The Batman: Part II’, ma senza abusare del fan service o di cameo inutili alla trama. Anche solo il riferimento a Catwoman e il segnale di Batman sono sufficienti per mantenere un senso di continuità in questa epica saga criminale di Matt Reeves.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto l’episodio?
