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The Wolf of Wall Street – La recensione del formidabile film firmato Martin Scorsese! (2024)

“The Wolf of Wall Street” è un film del 2013 con protagonista Leonardo Di Caprio, seguito dalla splendida regia di Martin Scorsese, basato sull’autobiografia di Jordan Belfort, un broker di New York che ha costruito un impero finanziario fondato su truffe e illegalità. Oggi è uscito sul catalogo di Prime Video e noi di Nerd Al Quadrato siamo qui per dirvi la nostra!

La recensione di “The Wolf of Wall Street” sarà strutturata in queste parti: recensione spoiler con la propria analisi, analisi del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.

The Wolf of Wall Street

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Recensione di “The Wolf of Wall Street”

Il film ci introduce il personaggio di Jordan Belfort, interpretato dal fenomenale Leonardo Di Caprio, un giovane ambizioso che entra nel mondo finanziario della Wall Street degli anni ’90. Dopo una breve e fallimentare esperienza causata dal crollo del mercato azionario, Jordan decide di aprire una propria società di brokeraggio . La sua azienda col tempo, grazie a strategie poco etiche ed ingannevoli, cresce velocemente ed ottiene un enorme successo, tanto da renderlo uno degli uomini più ricchi e potenti del settore.

Tuttavia, dietro questa ricchezza si nasconde un mondo fatto di frodi finanziarie, abuso di sostanze e vite personali distrutte, che porteranno infine al crollo dell’impero e alla sua condanna.

The Wolf of Wall Street

Il film è un’esplorazione esilarante e al contempo spaventosa dell’avidità e del materialismo che permeano Wall Street. Martin Scorsese riesce a raccontare una storia vivace, nonostante abbia toni cupi, con un tocco di satira feroce e momenti comici assurdi, che rendono l’esperienza visiva coinvolgente e mai pesante. Nonostante la gravità delle azioni di Jordan Belfort, il regista opta per una narrazione che fa emergere il fascino perverso del mondo finanziario, facendo sì che lo spettatore, per quanto moralmente critico, resti affascinato dallo stile di vita di questi “lupi”.

Leonardo Di Caprio offre una delle migliori performance della sua carriera. Il suo Jordan Belfort è carismatico, furbo e a tratti inquietante. L’attore riesce a catturare la natura sfrenata e senza scrupoli del personaggio, mostrando anche i suoi momenti di debolezza. Una delle scene più iconiche è quella in cui Jordan è completamente sotto l’effetto di quaalude, e qui Di Caprio offre una performance fisica incredibilmente comica ma allo stesso tempo tragica.

The Wolf of Wall Street

Jonah Hill, che interpreta Donnie Azoff, il braccio destro di Belfort, è anch’esso eccellente, incarnando alla perfezione la figura del socio eccentrico e senza morale. Il cast di supporto, tra cui Margot Robbie nel ruolo della seconda moglie di Belfort, Naomi Lapaglia, è altrettanto efficace e aiuta a mantenere alto il livello di recitazione.

La regia di Scorsese è dinamica e audace, come ci si aspetterebbe da un maestro del cinema come lui. Utilizza tecniche di montaggio rapide, inquadrature forti e musica travolgente per creare un ritmo frenetico che rispecchia il caos interiore ed esteriore della vita di Belfort. Le sequenze di festa, con yacht, droghe e donne, sono esasperate fino all’eccesso, riflettendo l’insensata ostentazione della ricchezza. Il film non risparmia nulla e non edulcora la realtà: ogni dettaglio, anche i più scabrosi, viene mostrato senza censure, rendendo la visione a tratti scioccante ma coerente con il tema.

The Wolf of Wall Street

Analisi del finale di “The Wolf of Wall Street”

La conclusione di “The Wolf of Wall Street” è un momento di riflessione che offre uno sguardo critico e ambiguo sulla parabola del protagonista, Jordan Belfort. Questo finale non chiude realmente il cerchio, ma lo lascia aperto, permettendo una lettura sfaccettata e ambivalente.

Jordan Belfort, dopo essere stato arrestato per frode finanziaria e truffe legate a titoli azionari, finisce per collaborare con l’FBI. Nonostante il suo stile di vita e il suo impero siano crollati, il film non lo presenta come un uomo redento. Al contrario, sembra quasi che non abbia imparato nulla dalle sue esperienze, o che, se lo ha fatto, si tratti di una lezione molto superficiale. Questa mancanza di una chiara redenzione crea una sensazione di vuoto morale che pervade il finale.

Una delle scene chiave della conclusione è quella in cui Jordan, dopo essere uscito di prigione, tiene un seminario di vendite, dove viene presentato come un guru della motivazione. In un certo senso, la sua carriera ha fatto un ciclo completo: da manipolatore e venditore di sogni irrealizzabili a manipolatore di aspiranti venditori. Il pubblico è ipnotizzato, desideroso di apprendere i suoi segreti, e Jordan, ancora una volta, è al centro dell’attenzione, come leader di un “culto” economico, anche se in una forma diversa.

The Wolf of Wall Street

La frase “Vendi questa penna”, ripetuta nel finale, è un simbolo che riporta tutto all’inizio. Non è solo una lezione di vendita, ma una riflessione sulla natura della manipolazione e dell’illusione nel mondo degli affari. Nonostante tutto, Belfort continua a vendere un sogno vuoto, e la sua abilità di convincere gli altri è ciò che lo definisce.

In sintesi, il finale di “The Wolf of Wall Street” lascia lo spettatore con un messaggio ambiguo e disilluso: Jordan Belfort, nonostante tutto ciò che ha fatto, continua a prosperare in una società che sembra non volere davvero punire o cambiare. È un commento sull’avidità, sull’assenza di una reale giustizia e sulla natura ciclica della corruzione all’interno di un sistema economico che premia chi sa sfruttarlo.

Opinione finale con voto

“The Wolf of Wall Street” è un film provocatorio, visivamente coinvolgente e pieno di energia, che lascia un segno per la sua rappresentazione brutale della finanza corrotta e dell’immoralità sfrenata. Scorsese riesce a bilanciare intrattenimento e critica sociale, offrendo una pellicola che diverte, disturba e fa riflettere sul costo del successo in un mondo dominato dall’avidità. Leonardo Di Caprio brilla come protagonista e la regia di Scorsese è, come sempre, impeccabile.

Un film imperdibile per chi ama il cinema audace e provocatorio, anche se può risultare controverso per la sua rappresentazione esplicita e per il modo in cui tratta i suoi personaggi senza giudicarli apertamente.

9/10

The Wolf of Wall Street

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sonjack0

Mi chiamo Jack, SonJack. Amo il cinema e in particolare il mondo Marvel. Faccio parte della redazione di Nerd Al Quadrato e dei canali Telegram collegati ad esso.

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