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Thunderbolts* – La nostra recensione in anteprima del nuovo film dell’MCU! (2025)

Thunderbolts* è l’ultimissimo titolo targato Marvel Studios, in uscita domani 30 aprile nelle sale italiane. Noi di NerdAlQuadrato l’abbiamo visto in anteprima grazie a Disney Italia e siamo qui per dirvi la nostra!

La recensione di Thunderbolts* sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sul film, ma non l’ha ancora visto), recensione spoiler, analisi del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.


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Recensione No-Spoiler di Thunderbolts*

Thunderbolts* è stata una recente rivelazione: quatta quatta, da che nessuno si aspettava nulla, è divenuta una delle pellicole più osannate dell’intero MCU, alzando decisamente le nostre aspettative. Siamo dunque felici nel dirvi che tutta l’esaltazione dietro al film è reale: ci troviamo veramente di fronte a uno dei titoli migliori dell’universo cinematografico di casa Marvel e al 100% tra i migliori della Saga del Multiverso.

Andiamo con ordine: Thunderbolts* è sorprendentemente ben curato dal punto di vista tecnico. Jake Schreier – già regista della serie TV Beef per Netflix – ha saputo dirigere l’azione in modo magistrale, rendendo i combattimenti chiarissimi e divertenti da seguire; sono tutti antieroi di strada, i membri dei Thunderbolts, eppure le sequenze d’azione sono notevolmente efficaci anche senza alcun potere sovrannaturale a schermo.

La fotografia di Andrew Droz Palermo è impressionante, nel senso positivo della parola. Palermo è stato capace di trasformare Thunderbolts* un film della A24 solo con la sua palette cromatica; da paura. Inoltre, la scrittura dei personaggi è impeccabile: Yelena, Alexei, Bucky, Ava, John e Bob sono personaggi che nel giro di due ore ti riescono veramente a entrare nel cuore – nel caso in cui non ci avessero già fatto breccia precedentemente.

Tutti sono memorabili, complice anche la chimica tra gli attori protagonisti; brillano Florence Pugh, David Harbour e Lewis Pullman, che mi hanno fatto personalmente commuovere. Il film parla di tematiche importanti per gli standard dell’MCU, quali la depressione e la salute mentale, e lo fa senza il bisogno di inserire costanti e irritanti battutine; questa storia è guidata da esseri umani che sentiamo vicini. Questa operazione è riuscitissima, ovvero quella di rendere degli eroi – per quanto i Thunderbolts possano essere definiti tali – delle persone fragili, in modo da sensibilizzare su argomenti delicati, come fece The Spider Within: A Spider-Verse Story qualche anno fa.

Thunderbolts* si presenta dunque come un ottimo passo in avanti per il Marvel Cinematic Universe – le domande dei fan stanno cominciando ad avere le loro risposte, si sta riuscendo a vedere in lontananza dove vogliano andare a parare con i futuri film degli Avengers.

Il nostro voto è quindi un solidissimo per più motivi: in primo luogo, questa pellicola è forse la più significativa di tutto l’MCU post-Endgame; possiamo dire che con Thunderbolts* abbiamo ufficialmente aperto le porte ad Avengers: Doomsday e Secret Wars. Inoltre, si sente che per la prima volta un prodotto sia stato veramente fatto col cuore – eccezion fatta per i Guardiani della Galassia di Gunn.

Voto: 8½/10

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Recensione Spoiler di Thunderbolts*

Thunderbolts* si presenta da subito come un film molto maturo: Yelena è seguita da un suo voiceover che narra di come lei si sia sempre sentita vuota. Le vengono assegnate delle missioni, le completa e il ciclo ricomincia. È così persa nelle sue riflessioni che va a cercare risposta da suo padre, Alexei, il quale lei ha rinnegato per anni. “Quando è che ti sei sentito veramente felice?” – chiede lei. E il papà le risponde – “Quando servivo il mio paese. Forse è il momento che tu segua la strada di tua sorella”. E così farà, Yelena seguirà le orme di Natasha.

È forse il primo prodotto Marvel Studios ad aver mai trattato la solitudine e la depressione in questo modo. Il personaggio di Sentry/Void, per quanto realizzato in modo epico, nasconde molto dentro di sé. Bob è un ragazzo che si è sempre sentito inadeguato, solo, ed è per questo che si trova sin dal primo momento con Yelena, e si rifiuterà di ucciderla. È una persona così instabile che si fa abbindolare da Valentina con un semplice “Io credo in te”. E al contempo, quando Void prende il controllo di Bob, lui stesso è intrappolato in quella dimensione parallela, che sta a rappresentare il suo subconscio.

Ed è giusto che stavolta il villain sia stato battuto senza l’uso di maniere forti – poiché il vero nemico di ognuno di noi siamo noi stessi. Non ci troviamo di fronte al solito film dell’MCU, ma bensì a un abbraccio virtuale. Hanno deciso di mettere insieme sei personaggi problematici e umani – Yelena, Bucky, Alexei, Ava, John e Bob – per mandare una lettera d’amore a tutti gli spettatori.

Analisi del finale di Thunderbolts*

Nel finale di Thunderbolts*, il team è costretto ad affrontare Void, una versione malvagia che ha preso il sopravvento su Sentry. Il nemico sta richiudendo tutta New York City in una dimensione parallela in cui le persone devono confrontarsi con i loro traumi del passato; Yelena decide di buttarsi in questa dimensione, ma sfuggendo a tre suoi ricordi riesce a trovare Bob, che essendo sotto il controllo di Void non ha alcun potere su sé stesso. I due decidono di allearsi per vincere sul villain, e vengono raggiunti dal resto della squadra.

I Thunderbolts e Bob si recano in una stanza dov’è presente Void, il quale blocca temporaneamente i protagonisti lasciando che Bob lo assalga. E così succede, ma in un momento di debolezza del nemico il team riesce a liberarsi e a fermare il personaggio di Lewis Pullman, che intanto stava per trasformarsi a sua volta in Void. Riescono così a sconfiggere la minaccia e a tornare alla normalità.

Appena giunti nuovamente a New York, la squadra è in procinto di arrestare Valentina Allegra de Fontaine, apparentemente indifesa; quest’ultima si fa però inseguire finché non raggiunge la stampa, rivelando loro di aver assemblato i New Avengers: così la pellicola si conclude, ed è svelata finalmente la verità dietro l’asterisco nel titolo, che sta a simboleggiare questo nuovo team nell’MCU.

Potete leggere l’analisi dettagliata delle due scene post-credits del film qui:


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Opinione finale con voto

In definitiva, Thunderbolts* simboleggia un ottimo passo avanti da parte dell’MCU: finalmente abbiamo un’idea della direzione che la Marvel vuole intraprendere, dopo anni di blackout. D’altro canto, la pellicola è di fatto ben realizzata tecnicamente e si vede che è stata fatta con tanto amore; un titolo così maturo nell’universo cinematografico non si era quasi mai visto.

Voto: 8½/10

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E voi siete in hype “Thunderbolts*”? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!

alexxvega

Alessandro Maglione, un giovane appassionato di cinema e videogiochi. Nel tempo libero scrivo recensioni e articoli per NerdAlQuadrato! alex.nerdalquadrato@gmail.com

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