Unknown 9: Awakening – La nostra recensione! (2024)
Sviluppato da Reflector Entertainment e pubblicato da Bandai Namco, Unknown 9: Awakening è un action adventure che fa parte di un nuovo meta-universo, che si estende su più medium, tra cui webserie, fumetti, una trilogia di romanzi, persino un podcast, il tutto per raccontare la storia della ricerca degli Unknown 9, un gruppo di potenti Immortali che possiedono antichi segreti che potrebbero salvare o dannare l’umanità.
Storia
In Unknown 9: Awakening vestirete i panni di Haroona, una giovane donna Questor (una delle tre fazioni del gioco), addestrata fin da piccola per ammaestrare l’Am, un antico potere interiore proveniente da un altro mondo, chiamato The Fold. Ciò che inizia come una ricerca di vendetta si trasforma presto in una battaglia per salvare l’umanità quando Haroona viene coinvolta da Luther Goodwin e dalla Leap Year Society mentre cerca Vincent, il bersaglio della sua vendetta.
Fin dall’inizio, è ovvio da dove Unknown 9: Awakening trae ispirazione. Antichi culti oscuri, società clandestine contrapposte, parecchie arrampicate, furtività e abbattimenti silenziosi… sembra come i vecchi Assassin’s Creed, nel bene e nel male. La storia del gioco, purtroppo piuttosto scialba, ci ha comunque intrattenuto ed è decisamente la parte migliore del gioco.
Gameplay
Dove Unknown 9: Awakening differisce da un qualsiasi Assassin’s Creed di vecchio stampo è nell’uso dei poteri Shade. Haroona, interpretata da Anya Chalotra, può raggiungere The Fold e manipolare determinati elementi per incanalare energia telecinetica, diventare invisibile, leggere la forza vitale di coloro che la circondano o persino possedere i suoi nemici “camminando” dentro di loro.
Il gioco offre molte opzioni in combattimento, anche se vi rende fin da subito un po’ troppo potenti, e anche il gameplay è abbastanza semplice, seguendo l’impostazione di giochi come Uncharted di eliminare i nemici prima di andare avanti, poi guardare una cutscene o risolvere un puzzle, e ricominciare ad uccidere nemici.
Il combattimento è molto divertente ma un po’ traballante, poiché il rilevamento delle collisioni e le hitbox cominciano ad impazzire quando combattete contro più di un nemico. C’è sempre molto con cui interagire durante le fasi di combattimento, compresi i nemici stessi grazie alla possibilità di possederli. Potete addirittura concatenare fino a tre azioni mentre state possedendo i nemici, e quando tornate nel vostro corpo le azioni che avete eseguito avvengono tutte contemporaneamente.
Ad esempio, potete spostare un nemico per metterlo accanto a un serbatoio di gas esplosivo, fargli sparare un altro nemico e poi far sparare al secondo nemico da un terzo, quindi far accadere tutto contemporaneamente. Questi momenti ci hanno fatto divertire tantissimo, ed è davvero un peccato che il resto del gioco non sia curato come le fasi di combattimento.
E’ possibile migliorare le abilità di Haroona, ad esempio estendendo la durata di alcune abilità Shade, e ci sono oggetti collezionabili ovunque, anche se non forniscono alcuna vera ricompensa. Purtroppo e’ presente anche un sacco di spazio sprecato nella vasta mappa di gioco, con percorsi alternativi che portano a vicoli ciechi o semplicemente si ricongiungono al percorso originale senza una ragione. Metà delle volte non saprete di andare nella direzione sbagliata finché non c’è un muro invisible o una barriera invalicabile a sbarrarvi la strada. Poiché dovrete esplorare ovunque per trovare Punti Gnosi per salire di livello e aumentare salute e Am, i vicoli ciechi inutili sembrano come se il gioco vi stesse solo facendo perdere tempo.
Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico del gioco è abbastanza altalenante. Durante la nostra esperienza siamo incappati in diversi bug e glitch, che fortunatamente non ci hanno impedito di proseguire la nostra partita, e anche le prestazioni si sono rivelate spesso instabili.
Il comparto grafico del titolo è di buona fattura. Le texture e la direzione artistica delle varie ambientazioni sono di alto livello, mentre purtroppo animazioni facciali e volti dei protagonisti e dei nemici potevano essere decisamente più curati.
Conclusione e Voto
Unknown 9: Awakening: In conclusione, resta da vedere se l'universo esteso di Unknown 9 decollerà o meno. Pur non essendo molto originale o emozionante, Unknown 9: Awakening è più che decente, offrendo ottimi combattimenti e esplorazioni troppo spesso frustranti, con un cast simpatico e cattivi particolarmente buffi. Non è un gioco rivoluzionario, ma è abbastanza simpatico da poter catturare la vostra attenzione e godervi il sistema di combattimento per qualche decina di ore. – Cri1603
Versione testata: PC
Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.
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