What If…? Stagione 3 – La nostra recensione della serie TV animata! (2024)
È da poco terminata la terza stagione di ‘What If…?’, una serie TV di Marvel Animation che esplora diversi universi con iconici personaggi dei fumetti e dell’MCU, le cui storie sono narrate dall’Osservatore. Noi di Nerd Al Quadrato l’abbiamo vista e siamo qui per dirvi la nostra opinione!
La recensione di ‘What If…?’ sarà strutturata in queste parti: recensione no-spoiler (per chi vuole un primo parere sulla stagione, ma non l’ha ancora vista), recensione spoiler, analisi del finale e concludendo con l’opinione finale riassuntiva.
Recensione No-Spoiler di “What If…? Stagione 3”
La serie TV animata che racconta le storie di diversi personaggi nel multiverso MCU non ha mai particolarmente colpito i fan con le precedenti stagioni e quest’ultimo capitolo ha soltanto confermato che era ora di terminare il progetto. Per quanto alcune storie siano interessanti e riescano a funzionare, tutto viene rovinato dalla scrittura tremenda e dalle incoerenze che vengono presentate negli episodi, oltre ovviamente al potenziale sprecato del Multiverso.
Un difetto aggiunto in questa stagione riguarda proprio l’animazione, che non è più creativa e fluida, piacevole da vedere, ma anzi, risulta spesso statica e molte scene vengono narrate con l’utilizzo di semplici concept art, come se non ci fosse stato il tempo di animarle tutte. I personaggi scelti per questi episodi, inoltre, sono quasi tutti provenienti dalla Saga del Multiverso e la cosa non è negativa, ma purtroppo viene eccessivamente forzata, soltanto per mettere in chiaro allo spettatore che anche i personaggi più nuovi dell’MCU vengono utilizzati.
Voto: 5/10
Recensione Spoiler di “What If…? Stagione 3”
Il primo episodio di questa terza stagione, purtroppo, non è per niente un buon inizio, con un’idea di “E se” molto contorta, dei personaggi caratterizzati in una maniera pessima e una contestualizzazione degli eventi ancora peggiore. Gran parte del problema resta sempre la durata, eccessivamente breve, che non consente di farci davvero interessare a quanto vediamo.
Il rapporto tra Bruce Banner e Sam Wilson è abbozzato e poco definito, quasi casuale, e l’argomento principale dell’episodio, ovvero l’unione degli Avengers sotto forma di Mecha per affrontare una creatura generata da Hulk, risulta ridicolo e non ci permette di percepire la minaccia. Per non parlare della formazione di Vendicatori, i cui membri sembrano essere stati scelti soltanto per ricordare che ci troviamo nella Saga del Multiverso e ci sono nuovi eroi nell’MCU, nonostante siano personaggi che non c’entrano nulla l’uno con l’altro.
Il secondo episodio, invece, rappresenta sicuramente un miglioramento, presentando un’idea non del tutto scontata, che riesce a diventare anche abbastanza interessante nel corso dei 30 minuti, ma viene più volte appesantita dalla scrittura banale e ridicola della serie. La scelta dei protagonisti, Kingo e Agatha, non è delle migliori e il loro rapporto è molto casuale, improvvisato, ma per qualche strano motivo funziona.
Possiamo dire che questa puntata rientra nella categoria di “episodi fortunati” di What If, che pur non utilizzando al massimo il proprio potenziale riescono a intrattenere e, perlomeno, troviamo finalmente un “E se” basato su una storia della quarta fase dell’MCU, anche se in modo forzato. Molto carine le citazioni al mondo del cinema, ma spesso non necessarie, mentre è eccessivamente forzata la continua anticipazione a un continuo di questi eventi.
Il terzo episodio ci porta ad assistere a uno degli eventi che ha caratterizzato maggiormente il Marvel Cinematic Universe: la morte dei genitori di Tony Stark, uccisi dal Soldato d’Inverno. In questo universo, la missione di Bucky Barnes è stata impedita da Red Guardian e la dinamica tra i due personaggi è senz’altro molto divertente, così come sono molto interessanti le tematiche affrontate, ma i problemi sono più che evidenti.
L’incoerenza con le stesse premesse che vengono introdotte nell’episodio è quasi imbarazzante, alcuni personaggi vengono totalmente snaturati rispetto alle versioni che conosciamo ed è frustrante il fatto che la produzione si ostini a includere forzatamente i propri personaggi originali in contesti in cui non dovrebbero essere presenti, ma ciò non rovina totalmente l’episodio.
Il quarto episodio ci riporta in uno degli universi visti nella prima stagione della serie e, purtroppo, proprio come la puntata di Party Thor, questo capitolo si rivela essere una delle cose peggiori mai prodotte dallo show. L’umorismo esagerato, un potenziale sprecato e un uso di personaggi completamente insensato rendono l’episodio più che inutile, oltre al fatto che l’idea di base, con Howard il Papero che mette su famiglia, non è per niente interessante.
Con tutte le possibilità del Multiverso, troviamo alcuni dei più importanti personaggi dell’MCU, come Thanos, Dormammu, Loki, Nick Fury, Zeus, il Gran Maestro e molti altri, che danno la caccia a un uovo magico, con tante banalità e le solite forzature per cercare di far combaciare il tutto. Un gran peccato, specialmente perché il messaggio dell’importanza della famiglia non è neanche così brutto, ma passa fin troppo in secondo piano.
Il quinto episodio, al contrario dei precedenti, si è rivelato una vera e propria sorpresa, mostrandoci un’idea di “E se” piuttosto originale che riesce a funzionare, con alcuni personaggi secondari che si trovano ad affrontare Mysterio dopo l’emersione del Celestiale. Chiariamoci, non è un episodio perfetto, ma perlomeno sfrutta in modo creativo le potenzialità degli universi alternativi.
Una formazione di eroi che non è delle migliori, ma un villain che riesce a essere davvero minaccioso e imponente, e soprattutto l’episodio funziona senza il bisogno di mostrare cameo di altri personaggi dell’MCU come i precedenti. Inoltre, l’intervento dell’Osservatore chiude la puntata con un colpo di scena, anticipando la trama generale della stagione, ma senza essere invadente.
Il sesto episodio non presenta davvero un “E se”, un universo alternativo che parte da un cambiamento rispetto all’MCU come lo conosciamo, ma ormai sappiamo che questo è il difetto più grande della serie. Nonostante questo, la puntata riesce a intrattenere e ci introduce un mondo ambientato nel Far West con protagonisti Shang-Chi e Kate Bishop, che si rivela essere piuttosto interessante.
Il rapporto tra i due personaggi non è definito, così come non è particolarmente caratterizzato ciascuno di loro, ma è comunque bello rivedere i due eroi introdotti nella Fase 4 in nuove avventure, sebbene il villain dell’episodio, The Hood, sia molto sprecato in questa puntata, ma la colpa ricade ancora una volta sulla durata, perciò la cosa non stupisce più.
Arriviamo quasi al finale di questa serie animata con un settimo episodio, purtroppo, orribile. Con l’Osservatore in pericolo, una squadra di eroine che non si sa come sia nata va alla ricerca di una variante di Ultron in grado di entrare nella quinta dimensione. Il primo grande problema è Tempesta: è la prima volta che vediamo la mutante in un prodotto MCU e non ci viene data nessuna spiegazione della sua storia, di come abbia incontrato Captain Carter, anzi, sembra che dovremmo conoscerla a prescindere da tutto.
Per non parlare di Byrdie, la figlia di Howard il Papero, che viene inclusa nella squadra per qualche strano motivo. E poi, l’episodio azzarda a menzionare anche la Time Variance Authority, creando moltissime domande a cui non avremo mai risposta, e vediamo addirittura una sedia temporale di Kang il Conquistatore in mano a Peggy. Insomma, un confuso miscuglio di elementi che cercano di collegarsi alla Multiverse Saga, ma finiscono per essere confusionari e specialmente irrilevanti.
Analisi del finale di “What If…? Stagione 3”
Il finale della serie è un continuo diretto di quanto visto nel precedente episodio, con gli altri Osservatori intenzionati a punire Uatu per essere intervenuto nella storia del Multiverso. Ci vengono anche mostrati alcuni momenti del passato del Narratore, ma la storia continua con Captain Carter che rappresenta il più grande sbaglio commesso dall’Osservatore, visto che per colpa sua ha avuto accesso agli altri universi.
Il processo, che potrebbe avere un impatto molto più epico e importante, prosegue con l’intervento di Ultron e delle altre eroine, peggiorando con alcuni classici cliché. Rivediamo l’universo di Supreme Strange e Peggy Carter si sacrifica per proteggere i suoi amici, andando a chiudere il suo percorso, finalmente. Tutto si conclude al meglio per Uatu, che riesce anche a convincere gli altri Osservatori a cambiare la propria prospettiva sul Multiverso, come se niente fosse, prima di mostrarci un prisma di infinite realtà con alcune varianti molto interessanti, che però non vedremo mai in azione.
Opinione finale con voto
In conclusione, ‘What If…? Stagione 3’ si è rivelata soltanto una delusione come le due stagioni rilasciate negli anni scorsi, ma sembra che Marvel Animation stessa si sia resa conto dell’errore e abbia rilasciato questa stagione perché ormai era pronta, l’impegno da parte del team creativo non è presente e, come detto prima, neanche l’animazione riesce a soddisfare lo spettatore. Naturalmente non si tratta del progetto più brutto di sempre per la Marvel, ma è un sollievo sapere che non continuerà.
Tramite l’animazione, si sarebbero potute raccontare storie di ogni genere, ma gli sceneggiatori hanno preferito riutilizzare personaggi della prima e della seconda stagione, insieme ad alcuni altri originali, per mostrarci universi quasi imbarazzanti e infantili, la maggior parte delle volte. Prossimamente vedremo anche una nuova serie TV animata di Spider-Man, e speriamo che quella, essendo focalizzata su un singolo protagonista, possa rivelarsi migliore rispetto a questa.
Voto: 5/10
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E voi avete visto “What If…? Stagione 3”? Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate!