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CAUSEWAY – LA NOSTRA RECENSIONE! (2022)

Una frazione di vita, un battito di ciglia a rallentatore, e il conflitto interiore con il nostro “nido”. Causeway è la continua ricerca del benessere, con sfondo la storia di una soldatessa che dopo un attentato è costretta a lottare contro la durissima riabilitazione e i suoi traumi del passato. Eccoci di nuovo qui noi di NerdAlQuadrato, con la nostra recensione.

Chi ci segue sa già che la recensione di Causeway sarà divisa in diverse categorie: la parte no-spoiler, parte spoiler, la parte dedicata ai personaggi e al cast, un ulteriore all’aspetto tecnico e infine l’opinione finale con voto.

Causeway
Causeway

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Recensione No-Spoiler

Causeway sancisce l’esordio alla regia cinematografica di Lila Neugebauer; una prima volta ben curata che richiede i suoi tempi, anche fisicamente, per essere interiorizzata. Credo sia un film fruibile solo con calma in ogni sua sfumatura, senza fretta. Dobbiamo poter sentire lo strascico di Lynsey (Jennifer Lawrence), non solo come specchio della sua difficoltà, ma proprio come espediente per riconoscere i suoi “fantasmi“.

Questo film preferisce farsi raccontare dalle immagini e dalle sensazioni, ed è probabilmente questa scelta che ha portato alcuni spettatori in sala con me, a definire questa pellicola come un “film lento”. La regia e la scrittura si muovono con i tempi della protagonista, che ovviamente risultano dilatati. A fare da sfondo alla storia abbiamo una piccola cittadina, chiusa ed opprimente, sempre mostrata dal punto di vista della protagonista per accentuare quel senso di disagio che aiuta lo spettatore ad immedesimarsi fin dai primi minuti di girato.

Veniamo accompagnati in questo viaggio da una Jennifer Lawrence ben calata nel suo personaggio, capace in ogni scena di coinvolgere lo spettatore quasi come parte integrante della storia, unita ad una cura dell’immagine superiore a film di maggior calibro, e soprattutto, budget. A migliorare il tutto, abbiamo una sceneggiatura pulita, senza troppe pretese, che unita alla semplicità dei dialoghi, tutt’altro che casuale, si rivela una scelta che regala un realismo ricercato, mai estremo e poche volte didascalico. Sicuramente non un film totalmente perfetto, poco adatto ad un pubblico più generalista, ma con una volontà ben precisa che va’ premiata e, il più possibile, ricercata.

Voto: 8,5/10

Causeway
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Recensione Spoiler

La propria casa appare come un posto difficile in cui vivere in Causeway, svariate volte peggio di essere in Afghanistan, eppure non si può fuggire per tutta la vita, prima o poi bisogna fare i conti con se stessi e con gli altri, questo è quello che Lynsey è costretta ad imparare dopo il l’attentato. Obbligata a re-impadronirsi del suo corpo, delle sue abitudini e della sua indipendenza ogni cosa appare difficile ed insignificante; i vuoti di memoria e la ridotta mobilità suscitano frustrazione persino nello spettatore che si sente impotente di fronte alle sequenze di questo film.

Un rapporto platonico azzeccato che non cerca di straripare nel romantico, una scelta che a mio avviso avrebbe rovinato molto la storia. Il film si chiude esattamente in forma contraria rispetto a quello che è l’inizio: la storia inizia un “attimo” dopo la tragedia e si chiude un “attimo” prima del cambiamento, evidenziando una minima crescita nella protagonista.

Causeway
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Personaggi e Cast

C’è poco da dire sul cast: Jennifer Lawrence magistrale persino nelle scene della riabilitazione, dove fa mostra di un controllo del corpo veramente superlativo, che sia un interpretazione da Oscar? Spero di sì. Anche Brian Tyree Henry non sfigura e anzi in un scena di confronto tra i due, tiene molto bene il ritmo senza problemi, donando una scena molto carica emotivamente. Sul cast secondario, in verità, non ho molto da dire visto che si tratta veramente di ruoli piuttosto marginali e principalmente svolgono ruoli di sfondo alle vicende della storia. Nota d’onore per Stephen McKinley Henderson (il neurologo che segue Lynsey), che riesce in ogni sua apparizione a strapparmi un sorriso, in senso buono.

Causeway
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Aspetto tecnico

Probabilmente l’aspetto tecnico di questo film è ciò che mi ha colpito maggiormente. Regia coincisa e coerente, curata e di alto livello. Montaggio poco dinamico ma adatto alla tipologia di storia e una fotografia veramente suggestiva; Diego Garcia dona scene molto contrastate e cariche di pathos, di grande pregio artistico e visivo. Anche il lato audio è di buon livello anche se non brilla particolarmente in confronto a tutto il resto, così come le musiche che avrebbero potuto dare un tocco in più di drammaticità alle scene più concitate in assenza di un audio, come detto in sopra, troppo brillante.

Causeway
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Opinione finale con voto

Piacevole, scorrevole e amabile, un prodotto confezionato bene e con i criteri giusti, senza strafare cadendo nell’ovvio, o peggio, nel cliché. Tutto funziona come dovrebbe dal cast fino all’aspetto tecnico. Scrittura semplice e una fotografia curata quasi a livello impeccabile. Probabilmente Causeway non è un capolavoro proprio perché manca dell’esperienza e di una reputazione registica solida, ma sicuramente si presenta come un inizio che promette grandi cose per il futuro, sperando nella collaborazione continuativa con la casa di produzione A24, che sta dimostrando negli anni di avere grande occhio per i registi emergenti.

Voto: 8,5/10

Causeway
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E voi, cosa ne pensate? Avete già visto Causeway?

Alessandro Ierna

Redattore di Nerdalquadrato. Studio Teatro, Cinema e Media alla Sapienza. Amante della critica cinematografica, dell'arte, della letteratura e aspirante regista. Mi piace il caffè lungo.☕

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