Lost Records: Bloom & Rage – La nostra recensione della Cassetta 2: Rage! (2025)

Sviluppato e pubblicato da Don’t Nod, lo studio che ha dato i natali ai primi due Life Is Strange, la Cassetta 2 di Lost Records: Bloom & Rage è una spettacolare conclusione della avventura narrativa del team canadese che ci ha lasciati senza parole, e che conferma ancora una volta il grandissimo talento di Don’t Nod nel pubblicare esperienze toccanti e piene di significato.

Storia

La Cassetta 2: Rage si apre nei momenti successivi allo spiazzante cliffhanger avvenuto nella Cassetta 1, dove viene rivelata la malattia degenerativa di Kat. All’indomani del traumatico evento, le tre ragazze iniziano ad elaborare la difficile rivelazione a modo loro, ma dovranno farsi forza per stare insieme alla loro amica, ormai senza speranze, mentre continuano ad indagare sugli eventi paranormali che segneranno la piccola cittadina di Velvet Cove e le amiche per sempre.

Non vogliamo fare spoiler, in quanto crediamo che vivere questa bellissima esperienza da soli sia il miglior modo per entrarne a far parte e lasciarci il cuore, affezionandosi a tutte e quattro le ragazze. Le scelte, che come in ogni avventura narrativa sono cruciali, sono decisamente più importanti rispetto a quelle della prima cassetta, e possono cambiare radicalmente la storia e il suo finale (che presenta 4 conclusioni diverse).

Abbiamo trovato questa conclusione semplicemente perfetta, piena di momenti toccanti e bellissimi, e speriamo che il finale volutamente “aperto” ci porti in futuro ad esplorare nuovamente Velvet Cove e i suoi segreti, magari sempre in compagnia di Kat, Nora, Autumn e Swann.

Gameplay

Come per la Cassetta 1, Lost Records non rivoluziona i canoni di gameplay consolidati nelle avventure narrative di Don’t Nod, ma si affida a una formula che si è dimostrata estremamente efficace. L’interazione ambientale con gli oggetti disseminati negli scenari è anche qui ben curata e ben realizzata, e contribuisce a rendere l’esplorazione molto coinvolgente. Abbiamo inoltre particolarmente apprezzato la sensazione di scoperta dei vari gadget e segreti nascosti nel mondo di gioco.

Anche in questa seconda cassetta, la meccanica delle riprese con la telecamera svolge un ruolo fondamentale. Attraverso questa meccanica, la protagonista realizza brevi filmati che poi monta insieme per dare vita a veri e propri cortometraggi. L’aggiunta di questa funzione è stata da noi apprezzatissima, tanto da spingerci spesso a soffermarci a lungo nei vari scenari per catturare al meglio determinate scene, data la grande varietà di soggetti filmabili.

Comparto tecnico e grafico

Il comparto tecnico del titolo è di buona fattura, nonostante qualche problema. Durante la nostra avventura abbiamo riscontrato qualche piccolo bug e glitch, che però non ha intaccato la nostra esperienza, e le performance si sono rivelate stabili durante tutte le 10 ore di gioco, anche se con qualche piccolo sporadico calo di frame.

Il comparto grafico del gioco è semplicemente mozzafiato. Le ambientazioni colpiscono per il loro impatto visivo magnifico, mentre il character design delle quattro protagoniste e dei personaggi secondari si distingue per l’elevata qualità e cura nei modelli. Ogni scenario è stato arricchito con meticolosa attenzione, includendo numerosi dettagli e Easter egg che rendono l’esplorazione ancora più coinvolgente e appagante.

Ultima, ma non per importanza, è la straordinaria direzione artistica, che valorizza ogni ambientazione, dettaglio e personaggio presente sulla scena. A nostro parere, si tratta di uno dei migliori lavori realizzati da Don’t Nod sotto questo aspetto, capace di conferire al gioco un’identità visiva unica e di grande impatto.

Conclusione e Voto

Versione testata: PC

Questo gioco è stato recensito utilizzando una copia fornita dal publisher, dalla società di PR, dallo sviluppatore o altro allo scopo esplicito di una recensione.

E voi avete già giocato a Lost Records: Bloom & Rage? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti!