DC Comics

THE FLASH – ANDY MUSCHIETTI PARLA DI UN POTENZIALE SEQUEL DEL FILM! (2023)

Tante sono le domande su “The Flash“, nuovo film della Warner Bros. – realizzato in collaborazione con la DC Comics (qui la nostra recensione), a cominciare dalla possibilità di vedere un sequel del film, fino al perché Micheal Keaton ha scelto di fare il suo ritorno come Cavaliere Oscuro. Ebbene il regista del film, Andy Muschietti, ha risposto a queste domande e molte altre!

Infatti, intervistato da Vanity Fair, Andy Muschietti ha parlato del suo ultimo film, “The Flash“, esprimendosi su moltissimi argomenti, come, l’eventuale sequel della pellicola o la presenza di una sua versione del film della durata di quattro ore, e fornendo anche spunti molto divertenti su avvenimenti accaduti dietro le quinte, come il modo in cui lui e sua sorella sono riusciti a convincere Micheal Keaton a tornare a vestire i panni di Batman.

Andy Muschietti
Andy Muschietti

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Vedremo mai un sequel di The Flash?

Il primo quesito a cui Andy Muschietti ha posto una risposta è quello relativo al sequel di “The Flash“. I fan a cui è piaciuto il film (che sono molti) desiderano ardentemente un seguito, che, però, è ancora in forse a causa dello scopo di “The Flash“, che si pone come la pellicola che ci porterà al nuovo DCU:

Non ne abbiamo parlato. Penso che tutti stiamo aspettando di vedere come va questo film. Ovviamente c’è entusiasmo nel continuare la storia, specialmente se questo film avrà successo. C’è un’architettura in DC che sta fermentando, e sta venendo creata, e la domanda è: questa nuova architettura assorbirà questa storia? La cosa buona del multiverso è che è possibile. Il multiverso consente a tutti questi mondi diversi di coesistere e interagire. E quindi, si spera di sì. Non lo sappiamo ancora. È la verità.

Andy Muschietti
Andy Muschietti ed Ezra Miller

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Come i Muschietti hanno convinto Keaton a ritornare

Intervistata insieme al fratello, Barbara Muschietti ha raccontato in tono scherzoso come il duo è riuscito, con un po’ di “persuasione”, a convincere Michael Keaton a entrare a far parte del cast del film:

L’abbiamo portato fuori a pranzo [in un ristorante italiano nel quartiere di Keaton] e abbiamo pagato [allude sia al conto del ristorante che allo stipendio di Keaton]. È l’essere umano più energico che tu abbia mai incontrato. È pazzo. E, in realtà, una delle missioni è che, quando lo avevi sul set, dovevi essere in gamba al cento per cento e tenerlo occupato, perché non vuoi che quell’uomo si annoi.

Andy e io siamo seduti lì, un po’ nervosi. È molto sano. È un tipo da noci, semi e pollo e broccoli. È entrato facendo jogging e si è seduto. Ci era arrivato il cibo; lui ha arrotolato la sceneggiatura letteralmente sotto il braccio e ha lasciato facendo ugualmente jogging. Quindi, Andy e io dopo l’incontro ci siamo detti, ‘Abbiamo Batman…? sì?’ E ce l’abbiamo fatta.

Barbara Muschietti

Barbara ha, poi, parlato anche dell’enorme emotività che questo ritorno portava con sè:

Michael non indossava l’abito da 30 anni e, in realtà, l’ultima volta che l’ha indossato, Sean, suo figlio, – che ora è un talentuoso produttore musicale con la sua stessa famiglia – era un ragazzino. Quindi, ha indossato il suo completo e il ragazzo sembrava dannatamente fantastico.

Barbara Muschietti

Anche Andy ha rivelato un momento molto emotivo e strappalacrime, avvenuto dietro le quinte, legato al ritorno dell’attore nelle vesti del Cavaliere Oscuro:

La prima scena che giriamo, in cui indossa il completo, dice: ‘Puoi fare una foto? È per mio nipote’. Mi ha riempito di [brividi]… ho la pelle d’oca in questo momento.

Andy Muschietti

Fondamentalmente ha avuto modo di mostrare al suo nipotino che era Batman . È stato davvero incredibile.

Barbara Muschietti

Keaton, però, a detta del regista del film, non è tipo che dà molto a vedere le sue emozioni, anche se c’è stato un momento in cui l’interprete statunitense sembrava come “rapito”:

È un ragazzo che non mostra molto le sue emozioni, lo potresti dire. Abbiamo costruito l’intera Batcaverna su uno dei set più grandi dei Leavesden Studios, ovvero i palcoscenici della Warner Bros a Londra. Fatta eccezione per la cascata piena che scende, è tutto interamente pratico. E quando Keaton è arrivato sul set, la Batcaverna era già finita, ed era illuminata e tutto il resto.

È rimasto così per un po’. Non volevo interromperlo o altro, volevo solo che lo prendesse. Chissà cosa stava accadendo lì, ma qualcosa stava succedendo là.

Andy Muschietti

Tuttavia, anche questi ritorni così magici e affascinanti nascondono delle insidie e delle “scomodità”, come per esempio quella del costume che ricordava quello del famoso film del 1989, ma che Micheal trovava molto, molto scomodo per varie ragioni. Così, la costumista Alexandra Byrne ha dovuto risolvere il problema:

Quel vecchio vestito era impossibile da indossare. [Keaton] era molto frustrato perché non riusciva a muovere il collo o altro. Il design era perfetto, ma capita molto spesso nei film che quanto migliore è l’aspetto di un abito, tanto più è scomodo. L’ho fatto. Questo Flash ha un abito che è impossibile da indossare.

Ha realizzato un abito in cui questo ragazzo potrebbe effettivamente muovere il collo e sollevare la gamba.

Andy Muschietti
Michael Keaton sul set di “The Flash

La director cut di Andy

Successivamente, Andy Muschietti ha parlato anche dell’esistenza sua director cut del film, lunga ben quattro ore (il film nella versione versione finale è lungo circa due ore e mezza). Però, non si sa se potremo vederla come accaduto per la ZSJL.

Forse. Sono decisamente più contento di questa versione rispetto alla versione di quattro ore. Per la cronaca, il film finale dura ancora circa due ore e 35 minuti. Ti ecciti e inizi a improvvisare con gli attori, e all’improvviso hai una scena che ha raddoppiato la durata della sceneggiatura.

Ci sono molte cose nel film che sono sul piano della sala di montaggio, ma questa è davvero la versione migliore del film. 

Molte cose sono cose molto interessanti, ma in qualche modo calpestano la propulsione, il ritmo del film, che è qualcosa che devi sempre avere in mente.

Andy Muschietti
Andy Muschietti, regista del film

⚠️ ATTENZIONE: ALLERTA SPOILER SU “THE FLASH” ⚠️

La scena del “Chronobowl”

Quando il Flash di Ezra Miller infrange le barriere dello spazio e del tempo, nel climax del film si ritrova di fronte una serie di sfere che rappresentano tutti gli altri universi costituenti il multiverso. Tale scena, secondo quanto riportato da Barbara Muschietti, è stata nominata “Chronobowl” dal regista del film, poiché mostra il tempo che salwe e scende lungo un vortice cronologico. Quindi, la produttrice del film è intervenuta per parlare degli innumerevoli personaggi che hanno composto i cameo di quella parte del film:

Gli universi iniziano a scontrarsi e abbiamo avuto molti più personaggi, che tutti conosciamo, che abbiamo dovuto lasciare andare perché non c’era il tempo.

Barbara Muschietti

Il fratello, Andy, ha successivamente speso delle parole per il cast che recitato durante questa scena, parlando anche del legame affettivo che i due fratelli nutrono verso il Batman del compianto Adam West:

Quella ‘hall of fame’ di grandi personaggi e attori… ce ne sono così tanti, la lista era infinita. Abbiamo dovuto scegliere, abbiamo dovuto scegliere chi prendere. Lynda Carter era una di loro. Brando e Burgess Meredith, Cesar Romero…

Siamo cresciuti in Argentina, dove le repliche erano molto importanti. Avevamo solo quattro canali e stavano presentando Batman, ritrasmettendolo come se fosse una nuova serie. Quello era il nostro Batman.

Andy Muschietti
Ezra Miller nei panni di Flash

E a voi è piaciuto il film? Vorreste un sequel?

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