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QUESTO MONDO NON MI RENDERÀ CATTIVO – LA NOSTRA RECENSIONE! (2023)

Venerdì nove giugno ha finalmente debuttato su Netflix la nuova serie animata scritta e diretta interamente dal celebre fumettista romano Michele Rech, in arte Zerocalcare, intitolata “Questo mondo non mi renderà cattivo” (qui il trailer). Si tratta di un prodotto irriverente, fuori da ogni consuetudine, che, però, non ha paura di toccare tasti caldissimi – soprattutto per il nostro Paese – come l’immigrazione e il razzismo. Ed ecco perché “Questo mondo non mi renderà cattivo” merita di ricevere una recensione e merita assolutamente di essere recuperato!

La nostra recensione, ovviamente, si suddividerà in due parti: quella no spoiler, dove andremo ad analizzare la serie TV in modo generico, parlando grossolanamente di ciò che funziona e di ciò che non funziona, e quella spoiler, dove andremo a esaminare nello specifico il prodotto, sfruttando anche battute e/o scene come esempi.

Questo mondo non mi renderà cattivo

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Recensione No-Spoiler

Questo mondo non mi renderà cattivo” è un ritorno al mondo “di periferia” che Zerocalcare ci aveva già presentato in “Strappare lungo i bordi“; questa volta, però, il fumettista ci porta ancora più in profondità, mostrandoci tutte le difficoltà di chi vive in quel mondo. In questo modo, Michele arriva facilmente ai cuori di tutti, sia di chi vive quella sofferenza sia di chi resta impotente, sul suo comodo divano, a pensare a quanto sia fortunato. Questo permette anche all’autore di “preparare la strada” per farci entrare dentro un grandissimo messaggio di critica sociale.

Una critica spietata, tagliente e diretta a tutti: al governo, incapace di tenere sotto controllo la situazione; al popolo italiano, continuamente diviso e spezzato da inutili lotte; all’ignoranza, che dilaga enormemente nel nostro Paese e anche al ruolo dell’artista e dei giornalisti, che devono farsi carico della voce dei più deboli.

La storia gira proprio attorno a delle domande riguardanti cosa stia accadendo nella zona, come sia possibile odiare delle persone solo perché provengono da una nazione differente, come dovrebbe schierarsi un’artista in merito alle lotte sociali, o ancora come può un cittadino più o meno ricco immedesimarsi nelle vesti delle persone che fanno la fame. Zerocalcare ci pone indirettamente queste domande e ci lascia riflettere, ci lascia cercare di trovare una risposta e una soluzione nel nostro piccolo.

Se, però, da una parte si discosta molto dalla sua precedente serie TV, dall’altra ci sono ancora dei fattori che le accomunano, come il tema dell’amicizia – base portante delle storie del fumettista – o il continuo dialogo con la propria coscienza, simbolicamente rappresentata da un armadillo e impersonata meravigliosamente da Valerio Mastandrea. Inoltre, tutti gli elementi positivi presenti in “Strappare lungo i bordi” qua vengono riproposti, rimodernati e migliorati, partendo in primis dall’animazione, molto più fluida all’interno di “Questo mondo non mi renderà cattivo“.

L’unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è il finale, leggermente affrettato, secondo il mio parere.

Voto: 9.5/10

Questo mondo non mi renderà cattivo

Recensione Spoiler

Un altro elemento funzionale che Zerocalcare riprende da “Strappare lungo i bordi” è quella di articolare la serie su due diversi fili narrativi: quello del presente, ambientato nel commissariato, dove Zero racconta i fatti avvenuti, e quello del passato, che corrisponde alla vera e propria storia che vuole raccontare il fumettista. Si tratta di una scelta che ha ripagato perché coinvolge lo spettatore, lo tiene sempre incollato allo schermo.

I protagonisti, poi, subiscono un’enorme evoluzione e una maggiore umanizzazione rispetto alla precedente serie TV: ci vengono mostrate tutte le fragilità, le difficoltà e i sogni di Sara, presentataci come una tipa tosta, sempre pronta a sostenere e aiutare Zerocalcare in “Strappare lungo i bordi“; lo stesso si può dire di Secco, che nel quinto episodio di “Questo mondo non mi renderà cattivo“, ci rivela la sua storia strappalacrime, mettendo insieme anche un discorso profondissimo, facendoci capire che non è solamente un personaggio divertente e dalla stupidaggine sempre pronta.

Anche Cesare è super promosso e la sua scrittura mi ha stupito moltissimo, poiché rappresenta perfettamente le difficoltà di molti ragazzi d’oggi: hanno paura di essere giudicati dai loro amici per ciò che dicono; hanno paura di aver commesso le scelte più sbagliate che potevano, anche se non lo ammettono; dentro sono insicuri, anche se appaiono tosti fuori e queste debolezze li portano, poi, a rifugiarsi in un mondo tutt’altro che bello, ovvero quello della droga.

Per quanto riguarda la musica, anche il ritorno di Giancane mi è piaciuto molto. In particolare ho adorato la sigla (“Sei in un Paese meraviglioso“), perché sin dal primo episodio fa capire che il tono della serie sarà divertente e spensierato, ma anche che tratterà anche di argomenti “spinosi” e non proprio terra terra.

Inoltre, la trovata escogitata da Zerocalcare per rimediare al suo errore di comunicazione con il team di disegnatori è una vera e propria genialata (così come tutte le gag pensate da Michele)! Ma geniale è anche la critica che il regista della serie fa alla televisione italiana, colpevole di portare troppa spazzatura priva di significato.

Come già detto, il finale l’ho trovato leggermente affrettato; tuttavia, è anch’esso una critica spietata al sistema poliziesco italiano: il fumettista descrive i suoi interrogatori come tre persone che non hanno voglia di lavorare, sono delusi dalla vita e vogliono solo tornare a casa per guardare le storie Instagram.

Questo mondo non mi renderà cattivo

Opinione finale con voto

In conclusione, con “Questo mondo non mi renderà cattivo“, Zerocalcare riconferma la sua scrittura super versatile e potente, in grado di far ridere fino allo sfinimento e far riflettere notti intere su certi temi. Allo stesso tempo, il fumettista compie un passo in avanti non da poco, portando sullo schermo dei temi scottanti e delle critiche non indifferenti all’Italia intera, stampa compresa.

Questo mondo non mi renderà cattivo” non va vista per le gag comiche, bensì per la naturalezza e delicatezza con cui sensibilizza su tematiche più che attuali come: razzismo, amicizia, paura del futuro e disuguaglianze sociali.

Ma fate attenzione quando la inizierete, perché un episodio tira l’altro!

Voto: 9.5/10

Questo mondo non mi renderà cattivo

E voi avete visto Questo mondo non mi renderà cattivo? La vedrete? Fateci sapere la vostra nei commenti!

Davide Citterio

Amante del cinema e dei fumetti, adoro follemente Richard Linklater, Hayao Miyazaki e la DC Comics. Nel tempo libero sono uno scrittore amatoriale e un aspirante sceneggiatore.

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