SCIOPERO DEGLI ATTORI – COSA STA SUCCEDENDO? (2023)
Sciopero degli attori! Da oltre due mesi, Hollywood è in stato di profonda agitazione. Dopo gli sceneggiatori, anche gli attori hanno deciso di incrociare le braccia e di protestare contro i produttori per ottenere migliori condizioni di lavoro, retribuzione e tutela della propria immagine. Si tratta di uno sciopero storico in quanto non si vedeva dal 1980 per quanto riguarda gli attori e dal 1960 per gli sceneggiatori, e che potrebbe avere potenzialmente gravi ripercussioni sull’industria dell’intrattenimento a livello globale.
Diverse sono le domande che sorgono al riguardo: quali sono gli attori che stanno prendendo parte allo sciopero attualmente in corso? Quali sono le ragioni dello sciopero degli attori? Per quanto potrebbe protrarsi e quali potrebbero essere le eventuali conseguenze? Come potrebbe risolversi la situazione creatasi?
Proviamo a rispondere a queste domande analizzando la situazione in modo semplice ma profondo.
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Chi sciopera e perché?
Per comprendere a pieno la decisione di iniziare uno sciopero di questa portata è importante capire innanzi tutto chi coinvolge tale sciopero degli attori e il perché.
Iniziamo con lo specificare che lo sciopero non coinvolge tutti gli attori nel mondo, ma solamente quelli rappresentati da un sindacato in particolare, nello specifico si parla del SAG-AFTRA (Screen Actors Guild – American Federation of Television and Radio Artists). Chi non è rappresentato da questo sindacato non è necessariamente tenuto a scioperare, ma chi desidera supportare la causa può sempre farlo.
Il sindacato SAG-AFTRA ha oltre 160.000 membri, tra cui attori, doppiatori, ballerini, coreografi, truccatori, parrucchieri e altre figure professionali che lavorano nel settore dell’intrattenimento. E’ molto importante sapere che tra i membri rappresentati da tale sindacato ci sono alcune delle figure più famose di Hollywood, come George Clooney, Meryl Streep, Brad Pitt, Leonardo DiCaprio, ma anche molti altri artisti sconosciuti e che già di norma non percepiscono un grosso compenso per il lavoro che svolgono.
Ma quali sono i motivi che hanno portato a questo storico sciopero degli attori? I punti su cui si discute sono diversi, andiamo a vedere quali sono nello specifico.
Un primo aspetto riguarda i compensi. Gli artisti coinvolti chiedono innanzi tutto un adeguamento dei compensi basati sull’inflazione e sul costo della vita. Sempre riguardo alla questione guadagni, chi è coinvolto nello sciopero chiede inoltre un incremento delle royalties quando i film e le serie TV vengono distribuite sulle piattaforme streaming, che hanno registrato un incredibile boom di utenti e di guadagni durante la pandemia.
Tenendo conto che, come detto, la maggior parte degli artisti coinvolti nello sciopero non hanno grandi possibilità economiche, questo problema sorge dal fatto che i contratti attuali sono basati su concezioni ormai passate di serie TV o di streaming, oltre al fatto che il costo della vita è oggettivamente aumentato.
Un secondo importante aspetto su cui si discute è l’utilizzo delle intelligenze artificiali nei prodotti televisivi e cinematografici. Gli artisti che scioperano infatti chiedono una limitazione allo sfruttamento illimitato e perpetuo della loro immagine, che può essere utilizzata per creare nuove opere o pubblicizzare i prodotti attraverso sistemi di intelligenza artificiale o di deepfake.
E’ noto infatti che addirittura alcune majors abbiano già chiesto a degli attori di scannerizzare la loro immagine in modo da poterla utilizzare ogni qual volta loro lo ritengano necessario, senza chiamare necessariamente ogni volta a recitare l’attore interessato.
Un ultimo aspetto, non per importanza, su cui si fa leva è una maggiore protezione dalle molestie, le discriminazioni e le violenze sul luogo di lavoro. Come sappiamo negli ultimi anni sono emersi diversi avvenimenti spiacevoli al riguardo. Il fatto che sempre più artisti stiano trovando il coraggio di denunciare questo genere di cose è sicuramente un grande passo in avanti.
Dai motivi che abbiamo analizzato emergono già due aspetti molto importanti.
Le richieste avanzate dagli attori sono simili a quelle degli sceneggiatori, che già da un paio di mesi sono in sciopero per ottenere maggiori tutele economiche, sanitarie e creative. Entrambi i sindacati sostengono inoltre che i produttori non abbiano mostrato nessuna volontà di dialogo e di compromesso, e che anzi abbiano cercato di imporre condizioni inaccettabili.
Un secondo aspetto che emerge da queste motivazioni è che il sistema cinematografico, dal punto di vista della gestione e dei compensi dei creativi, sembra essere rimasto ancorato al passato, a quando il costo della vita era diverso ed esistevano solo cinema e TV, non considerando che attualmente, con i servizi di streaming, un utente può rivedere un determinato prodotto ogni volta che lo desidera, aumentando i guadagni dei produttori, e che la tecnologia avanza velocemente e quindi si crea il bisogno di regolamentarne l’utilizzo.
Cosa prevede lo sciopero degli attori e quali sono le eventuali conseguenze?
Il Sindacato SAG-AFTRA, capitanato dall’attrice Fran Drescher (per chi non la conoscesse, era la tata nell’omonima serie degli anni ’90), ha invitato i propri artisti a disertare innanzitutto i set cinematografici, ma non solo. Gli attori non possono rilasciare interviste o partecipare alle promozioni di prodotti che non siano già stati pagati o svolti in precedenza. Iconico è stato l’evento promozionale del film di Christopher Nolan Oppenheimer, durante il quale l’intero cast si è alzato ed è andato via.
Tale sciopero degli attori, ha già avuto un forte impatto sul mondo del piccolo e del grande schermo. Molti set sono stati fermati o rinviati, molti programmi sospesi o cancellati e molti festival sono stati messi in dubbio o svuotati delle loro star. Il pensiero va ad esempio a grandi eventi come il Comic-Con o, se dovesse continuare, anche al Festival di Venezia.
Si stima che lo sciopero stia costando all’industria cinematografica, già in crisi in questo periodo, fino a 400 milioni di dollari al giorno, senza contare i danni di immagine agli occhi del grande pubblico.
Un altra importante conseguenza che sta portando lo sciopero è una spaccatura interna ad Hollywood. Molti attori famosi come Ron Perlman e Jennifer Aniston hanno espresso il loro appoggio al sindacato, mentre alcuni produttori hanno apertamente criticato lo sciopero degli attori, accusando gli attori di essere ingordi, irragionevoli ed irresponsabili. Il ceo della Disney, Bob Iger è stato tra i più duri, arrivando a minacciare ritorsioni legali e licenziamenti.
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Come si potrà risolvere la crisi?
Al momento non sembra esserci una soluzione facile o rapida allo sciopero. Le parti sono ancora lontane da un accordo e non ci sono stati segnali di distensione o di mediazione. Il sindacato degli attori ha dichiarato che continuerà la protesta fino a quando i produttori non accetteranno le richieste. I produttori hanno invece invitato gli attori a tornare al tavolo delle trattative con proposte più realistiche e sostenibili.
Intanto, il pubblico si trova a dover fare i conti con una scarsità di contenuti originali e di qualità, e con il rischio di perdere il contatto con i propri beniamini del grande e del piccolo schermo. Si spera che lo sciopero degli attori possa portare a una maggiore consapevolezza dei diritti e dei doveri degli artisti, e a una maggiore valorizzazione del loro ruolo nella società, senza contare il fatto che una adeguata regolamentazione dei mezzi tecnologici di cui si dispone attualmente potrebbe solo fare bene al mondo del cinema e non solo.
Cosa pensate invece voi dello sciopero degli attori attualmente in corso?