SEKIRO SHADOWS DIE TWICE – LA NOSTRA RECENSIONE! (2022)
Sviluppato da From Software e pubblicato da Activision, Sekiro Shadows Die Twice è l’ennesimo capolavoro dei creatori di Dark Souls, che con questo titolo dimostrano di potersi scostare dall’ambientazione classica oscura dei Souls per abbracciare quella giapponese dell’epoca Sengoku.
Storia e Gameplay Sekiro Shadows Die Twice
Nel gioco interpreteremo uno shinobi chiamato Sekiro, il “lupo con un braccio solo”, incaricato di proteggere un giovane signore che ha l’ambito potere di sfidare la morte. È più un action che un RPG. Raccogli nuove braccia protesiche e impari nuove tecniche di combattimento e persino metti punti abilità in alcuni alberi di potenziamento. Non aspettatevi di giocherellare con le statistiche delle armature come su Dark Souls: questo è un gioco basato su brevi battaglie mortali in un’era dominata da kunai e katane.
Il sistema di combattimento di Sekiro è bellissimo. Invece di abbattere le barre della salute fino a quando il nemico non muore, bisognerà mandare al minimo la loro barra della postura con colpi e parate perfette fino a quando appare un’opzione di “fatality” per finire il nemico con un colpo mortale. Man mano che colpisci la guardia di un nemico e lo danneggi direttamente, questo subirà più danni alla postura dagli attacchi futuri e si riprenderà più lentamente.
Puoi attaccare i nemici con combo, attacchi speciali con la spada, gadget protesici e arti shinobi, ma l’obiettivo è sempre quello di massimizzare la barra della postura e ottenere il colpo finale. In Sekiro il sistema del colpo mortale concentra tutta l’emozione dello sconfiggere un boss in una frazione di secondo. Se non vi piace usare i tempi di parata in combattimento, premendo il pulsante di blocco proprio mentre un attacco nemico sta per scagliarsi su di voi, allora Sekiro potrebbe non essere adatto a voi.
Deviazioni precise infliggono danni alla postura al nemico e alcuni nemici sono progettati per essere sconfitti usando solo deviazioni. È un sistema difficile ma incredibilmente gratificante da padroneggiare, ed è fantastico deviare e contrastare senza sforzo i nemici che una volta erano una terribile sfida. Per fortuna i tempi di parata sono generosi e molto più reattivi della vaga parata di scudo presente in Dark Souls.
Puoi anche tenere premuto il blocco e quindi rilasciare e toccare per ottenere una parata, il che ti mantiene relativamente al sicuro mentre impari i modelli di attacco nemico. In Sekiro è possibile contrastare gli attacchi nemici anche con il braccio protesico del personaggio, che diventa sempre più potente man mano che si avanza nel gioco.
Quando trovi gli upgrade per il braccio puoi tornare all’hub, il Tempio Dilapidato, per far installare e aggiornare il braccio allo scultore. Gli upgrade includono un’ascia che distrugge gli scudi nemici, un ombrello di metallo apribile che devia gli spari, un dispositivo che lancia shuriken e altro ancora che non spoilererò per non rovinarvi la sorpresa. Si possono alternare fino a 3 upgrade alla volta e scambiarli nel menu di pausa ogni volta che si vuole.
Stranamente, sebbene il sistema di combattimento sia molto impegnativo, Sekiro è meno punitivo di Dark Souls. Gli ambienti sono legati insieme da Idoli, che sono l’equivalente dei falò di Dark Souls. Quando muori rientri nell’ultimo Idolo che hai toccato, ma perdi solo metà dei tuoi soldi e un po’ di esperienza. Il 30% delle volte riceverai invece un “Aiuto invisibile“, il che significa che non perderai nulla. Morire ripetutamente riduce quella percentuale di possibilità di ricevere aiuti invisibili, ma non c’è modo di rimanere completamente bloccati in Sekiro. È importante sottolineare che gli aumenti delle statistiche sono legati ai boss.
Ciò significa che non è possibile farmare per aumentare le statistiche. Invece, il gioco è bilanciato attorno a un livello di potenza del giocatore. Secondo me questo è un notevole miglioramento rispetto alla formula di Dark Souls, perché rimuove tutta l’ansia di essere sotto-livellato o poco equipaggiato: accetti semplicemente la sfida che ti viene presentata e migliori le tue abilità per progredire.
Comparto tecnico e grafico
Il comparto tecnico del titolo, a differenza di quello ridicolo dei Souls, è di ottima qualità. Oltre ad essere fluidissimo nelle animazioni, non risulta per niente legnoso come quello dei titoli precedenti della software house. Anche le prestazioni si sono rivelate sempre fisse.
Il comparto grafico del gioco è curatissimo, e mostra un Giappone oscuro devastato da un vuoto di potere. Il design dei boss, così come quello del nostro personaggio, è curato fin nei minimi dettagli, per un’immedesimazione mozzafiato.
Conclusione e Voto Sekiro Shadows Die Twice
In conclusione, Sekiro è uno spettacolare action pieno di brutalità e precisione nei colpi. Il sistema di combattimento offre nuove entusiasmanti sfide fino alla fine e il credo shinobi è realizzato fantasticamente in ogni selvaggio colpo mortale e parata perfettamente sincronizzata. Se sei pronto per una sfida difficile, Sekiro ricompenserà la tua pazienza con alcuni dei duelli più spettacolari e snervanti mai visti.
VOTO: 9 / 10
Versione testata: Google Stadia
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